Camerani, Vittorio

(Ancona 9 maggio 1898 – Roma 8 aprile 1961)

Diplomato nel 1920 al Liceo Monti di Cesena, fu assai legato alla figura dello zio materno Nazzareno Trovanelli, occupandosi dopo la sua morte della catalogazione della sua raccolta privata poi donata alla Malatestiana. Laureato in lettere all'Università di Firenze nel 1925 con Guido Mazzoni, discutendo una tesi su Edmondo De Amicis, conseguì nel 1927 anche il diploma della Scuola di perfezionamento per archivisti e bibliotecari, sotto la guida di Carlo Battisti.
Bibliotecario presso la Biblioteca dell'Institut international d'agriculture di Roma dal 1927, tra il 1929 e il 1930 fu inviato a frequentare i corsi di biblioteconomia dell'Università del Michigan ad Ann Arbor (dove conobbe e si legò a William Warner Bishop) e poi alla Deutsche Bücherei di Lipsia e a Londra. Resse la direzione della Biblioteca dopo la morte della collega e prima moglie, la bulgara Mara (Marie) Teodorova, dal 1946 al 1951, occupandosi tra l'altro del delicato trasferimento delle raccolte dell'Istituto, che nel dopoguerra confluì nella nascente FAO.
Nel 1939 pubblicò L'uso pubblico delle biblioteche, nella collana «Enciclopedia del libro» edita da Mondadori. Per l'Institut international d'agriculture curò il catalogo degli incunaboli (Liste des incunables possédés par la Bibliothèque de l'Institut international d'agriculture, 1945) e il Catalogue systématique (1948, con supplementi nel 1949 e 1950). Pubblicò inoltre, assieme a Andrea Fernandez, il Saggio di bibliografia del tabacco (Europa e bacino del Mediterraneo) (Roma 1952). Attento, rigoroso e aggiornato conoscitore della letteratura biblioteconomica straniera, specie di ambito inglese e statunitense, fu tra l'altro primo recensore e divulgatore italiano delle opere di Ranganathan. Collaboratore de «La bibliofilia» a partire dagli anni Trenta, dal 1957 al 1961 curò la rubrica delle Notizie.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dal 1932, fu eletto nel Consiglio direttivo dal 1957 al 1960 e nel Comitato provvisorio 1960-1961. Fece parte anche del Comitato regionale della Sezione Lazio dal 1957 alla morte (dal 1960 come vicepresidente) e della Commissione Biblioteche speciali. Partecipò attivamente anche alla vita dell'Associazione internazionale dei bibliotecari e documentalisti di agricoltura (IAALD) e dell'IFLA.
Libero docente di bibliografia e biblioteconomia dal 1955, tenne da quell'anno l'insegnamento di Biblioteconomia alla Scuola speciale per archivisti e bibliotecari dell'Università di Roma.
La sua ricca biblioteca specializzata, donata all'AIB dopo la sua scomparsa dalla seconda moglie (Bruna Barbini), costituisce il nucleo originale della Biblioteca dell'Associazione. I suoi libri di letteratura e linguistica vennero invece destinati, per il tramite del fratello Sergio (direttore dell'Archivio di Stato di Firenze) e di Francesco Barberi, alla Biblioteca Augusta di Perugia.