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Bellini, Giovanni
(Foresto Sparso BG 11 marzo 1892 – Sarnico BG 18 dicembre 1986)
Dopo la partecipazione alla Prima guerra mondiale, nella quale raggiunse il grado di capitano di fanteria, si laureò in lettere classiche all'Accademia scientifico-letteraria di Milano nel dicembre 1921.
Entrato al Comune di Milano nel 1920, dal dicembre 1924 fu destinato come assistente alla Biblioteca comunale (allora "civica"). Ne divenne poi vicedirettore, dal 1º gennaio 1946 ne assunse la reggenza e dal febbraio 1947 la direzione, che lasciò per limiti di età nell'ottobre 1960 (mantenendo però ancora l'incarico, su richiesta, fino a metà del 1961). A lui si devono in maniera determinante la ricostruzione della Biblioteca comunale dopo la distruzione bellica e il suo rilancio.
Dal 1961 al 1969 diresse l'Ufficio per l'alta Italia dell'Ente nazionale per le biblioteche popolari e scolastiche.
Socio dell'AIB dal 1933, aderì subito alla sua rifondazione democratica nel dopoguerra e fu eletto ininterrottamente membro del Comitato regionale della Sezione Lombardia dal 1949 al 1967 (dal 1955 circa al 1958 come vicepresidente, dal 1958 al 1961 come presidente regionale, subentrando al dimissionario Calderini, dal 1961 ancora come vicepresidente). Eletto nel Consiglio direttivo e vicepresidente nazionale dal 1957 al 1960, nell'assemblea di Chianciano rimase con la minoranza calderiniana ma si adoperò in seguito per ricomporre la scissione nell'Associazione e al successivo congresso di Viareggio venne nuovamente eletto nel Consiglio direttivo, in rappresentanza dei bibliotecari di ente locale, e nominato vicepresidente per il triennio 1961-1964. Fu anche membro di diverse commissioni dell'AIB, fra le quali quella che elaborò gli standard per le biblioteche pubbliche del 1965.
Fece inoltre parte, negli anni Cinquanta, del Comitato d'intesa dei bibliotecari degli enti locali e nel quadriennio 1958-1962, per nomina ministeriale, del Consiglio superiore delle accademie e biblioteche presso il Ministero della pubblica istruzione. Nel 1957 gli fu conferita la medaglia d'oro dei benemeriti della cultura.
Collaborò con interventi sulle biblioteche pubbliche e sulle attività della Comunale di Milano a vari convegni e pubblicazioni, al «Bollettino d'informazioni» dell'Associazione italiana biblioteche e a «La parola e il libro» dell'ENBPS.
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