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Londra: maggio 2000

Relazione sulla partecipazione al corso di studi a Londra organizzato dall'Associazione Italiana Biblioteche in collaborazione con il British Council nel periodo dal 15 al 21 maggio 2000

di Silvia Girometti


Sommario

Introduzione

Public libraries
Isaac Newton Centre - Schools Library Service
Sion Manning Secondary School Library
Kensington Central Library

The British Library
The British Library, St. Pancras
The British Library Document Supply Centre, Boston Spa
The British Library of Political and Economic Sciences

University Library
IRS Centre, Harrow Campus, Westminster University

Conclusione

Ringraziamenti

Appendice 1 : Elenco alfabetico dettagliato delle strutture visitate
Appendice 2 : Programma del viaggio


Introduzione

Il corso di studi verteva sulla visita ad alcuni fra i più prestigiosi centri di servizio e biblioteche inglesi, offrendo la possibilità di confronto fra la realtà anglosassone e quella italiana. [Vedere anche la relazione della visita dell'anno precedente.] Il gruppo che vi ha preso parte proveniva da realtà italiane diverse e presentava interessi professionali eterogenei, che il programma di visite mirava a soddisfare.

La presente relazione è basata sugli appunti presi in loco, brevemente integrati dall’abbondante materiale raccolto. Le strutture visitate, ordinate alfabeticamente nell’appendice 1, sono raggruppate in base all’appartenenza e le descrizioni volutamente non seguono sempre il criterio cronologico indicato nel programma di viaggio. Un interesse particolare è stato infine rivolto alle risorse elettroniche, coerentemente con il servizio gestito presso la Biblioteca "Walter Bigiavi" dell’Università di Bologna.


Public libraries

Le prime visite effettuate riguardavano alcune "branches" del Royal Borough of Kensington and Chelsea, una delle trentadue library authorities londinesi alle quali "The public Libraries and Museums Act" del 1964 impone di

"provide a comprehensive and efficient library service for all persons desiring to make use thereof; library authorities have a duty to allow access to their libraries to all comers, but their obligation to lend extends only to those who live or work or study full-time in their areas."
A titolo introduttivo si riporta una breve citazione da Comprehensive and efficient -- Standards for modern public libraries: a consultation paper a cura del Department for Culture, Media and Sport di Londra, consultabile anche in Internet <http://www.culture.gov.uk/heritage/library_standards.html>:
"The public library has become a multi-purpose agency with multiple roles covering the areas of information and life long learning, recreation and leisure, culture and research. The new Information and Communication Technologies [...] offer an opportunity to provide increasingly valuable and effective services for users.

Because of their importance, public libraries are at the heart of both the Department for Culture Media and Sport (DCMS) and broader Government policies:

In addition, their traditional roles in support of literacy, reading and personal and community growth are undiminished."


Isaac Newton Centre - Schools Library Service

Il Centro di servizi Isaac Newton è stato inaugurato nel 1991 e fa capo al sistema bibliotecario di Kensington e Chelsea, da cui dipende, da cui riceve sostegno anche economico ed al quale è collegato in rete. Il Centro è una struttura formativa che funge da mediatore fra scuole, insegnanti e librerie offrendo vari servizi, fra cui soprattutto la promozione alla lettura, l’assistenza agli insegnanti anche tramite corsi strutturati, seminari, conferenze, incontri e consigli per la scelta dei testi da adottare. È proprio tramite la formazione, oltre ad esempio all’affitto delle sale, all’organizzazione di pranzi di lavoro ed alla vendita di piccoli oggetti, che il Centro trova anche fonti di autofinanziamento; per correttezza professionale, la promozione viene effettuata evitando il ricorso alla concorrenza. La struttura è importante riferimento non soltanto per altre organizzazioni all’interno del Royal Borough di Kensington e Chelsea, ma anche per istituzioni professionali e commerciali esterne. In qualità di centro di servizi per le scuole offre in prestito materiale adatto per bambini e ragazzi, tenendo conto delle iniziative dello Stato e delle esigenze di insegnanti ed operatori del settore. Interessante la modalità di prestito definita "topic loan", mirata a specifici gruppi di utenza; in generale, il materiale dato in prestito è vario e vasto e comprende articoli quali perfino i giocattoli, oltre a video ed audiocassette ed ovviamente ai libri; è previsto il prestito anche di un programma su Internet, tuttavia questo centro, come quasi tutte le strutture visitate, non effettua il prestito dei CD-ROMs.


Sion Manning Secondary School Library

La biblioteca è servita dall’Isaac Newton Centre e basa la propria politica sull’integrazione delle risorse e sulla formazione. È gestita da un unico bibliotecario, da un insegnante e da un tecnico part-time. Il perimetro della biblioteca è stato ricavato attraverso l’unione di due aule; la struttura è a scaffale aperto e non offre molti posti a sedere, ad eccezione dell’area dedicata alla consultazione delle banche dati, dotata di una trentina di postazioni. Qui gli utenti possono usufruire di un programma appositamente creato che permette di effettuare ricerche per parole chiave nell’ambito di tutto il patrimonio della biblioteca stessa. Il bibliotecario ha inoltre messo a punto una web site list suddivisa per argomento ed aggiornata costantemente per consentire ulteriori ricerche mirate. Gli utenti possono consultare autonomamente, stampare e salvare su dischetto gratuitamente; è inoltre a disposizione uno scanner. Ciò che non è invece consentito è lo scarico di programmi e l’impiego di CD non appartenenti alla biblioteca; le postazioni vengono inoltre monitorate per evitarne l’utilizzo improprio.


Kensington Central Library

Si tratta della biblioteca principale del sistema bibliotecario di Kensington e Chelsea. All’ingresso della biblioteca il banco informazioni offre local information su tutto ciò che può interessare il cittadino: dalla lista dei medici della zona, alle promozioni, ai clubs. A disposizione del pubblico si trova una notevole quantità di prospetti, e nella guida alla biblioteca si precisa che tale tipo di informazione viene fornita presso qualunque biblioteca del sistema. Esistono un parcheggio, un accesso ed un ascensore attrezzati per i disabili. I principali servizi offerti sono i seguenti:

Al piano terreno si trova la main lending library; sui primi scaffali che vi s’incontrano è esposto tutto il materiale su compact disc ed in videocassetta, l’unico per il quale è previsto il prestito a pagamento, e tale da attrarre una maggiore quantità di fruitori. Tariffe e modalità vengono indicate su di una minuscola guida in cui si leggono anche indicazioni e costi relativi ad altri servizi, fra i quali corsi di lingue e d’informatica ed affitto di sale per i convegni. Anche la fruizione dell’Input Output Centre, una sorta di centro di calcolo, è a pagamento, e consente l’utilizzo di quasi tutte le funzioni dei PC messi a disposizione. Al primo piano si trovano la sezione reference e la sala di lettura a scaffale aperto, nella quale numerosi cartelli mettono in guardia sulla presenza di eventuali ladri e diffidano dal consumare cibi o bevande. Alcuni computers consentono la consultazione del catalogo on line della biblioteca; esistono inoltre quattro postazioni dedicate alla consultazione dei CD-ROMs della biblioteca, dei quali va fatta richiesta al personale: si tratta di postazioni stand alone, anche se è in preparazione una rete locale. I titoli consultabili sono i seguenti:

L’accesso ad Internet, filtrato per evitare il collegamento con siti indesiderati, è attualmente a pagamento, ma il governo ha in previsione incentivi per l’attrezzatura e la formazione, in modo da ottenere il libero accesso.

Ogni sezione della biblioteca presenta caratteristiche finalizzate all’utenza cui è dedicata. Anche i singoli particolari vengono curati e rivolti a specifiche fasce di utenti: ad esempio i segnalibri presentano grafica diversa in base all’età dei potenziali fruitori e forniscono informazioni specifiche a seconda della sala in cui vengono esposti; parimenti i questionari che si possono ritirare e compilare all’entrata sono differenti rispetto a quelli proposti nella sezione ragazzi. Infine, da una breve illustrazione del patrimonio della biblioteca risulta in particolare che gli archivi di storia locale contengono documenti (libri, mappe, manoscritti) risalenti al 1550 e sui quali i bibliotecari stessi sono disponibili ad effettuare su richiesta ricerche gratuite, se non troppo onerose, altrimenti a pagamento.


The British Library


The British Library, St. Pancras

Il nuovo edificio a St. Pancras è stato inaugurato il 24 novembre 1997 dopo il trasloco del materiale dalla sede precedente, ed ha richiesto 14 anni di costruzione; consta di due ali, dedicate rispettivamente alle materie scientifiche ed a quelle umanistiche e contiene 240 chilometri di scaffali. All’ingresso si trova l’admission office: la British Library non è una public library, è l’ultimo luogo possibile in cui cercare documenti non reperiti altrove. Dal piano terreno si erge la sezione intitolata a re Giorgio III, racchiusa da pareti trasparenti che consentono la visione dei manoscritti antichi che il re stesso donò alla biblioteca, in quanto lo spazio disponibile a Buckingham Palace non era sufficiente a contenerli. I manoscritti sono sistemati in scaffali automatizzati che si sviluppano su sei piani per un totale di 70 metri d’altezza. Nel corridoio adiacente sono esposte le collezioni filateliche e si accede alla John Ritblat Gallery; in quest’ultima, voluta dal milionario cui è dedicata, in teche trasparenti sono custoditi, fra gli altri, i manoscritti originali della Bibbia di Gutenberg, della Magna Carta e di Alice nel paese delle meraviglie, e sono inoltre consultabili tramite computer 6 antichi manoscritti trasposti elettronicamente.

The British Library, St. Pancras

La visita prevedeva unicamente l’ala destinata a Scienze e Tecnologia, per ovvi motivi di tempo; ciascuna ala è indipendente dall’altra anche da un punto di vista organizzativo. Il patrimonio della sezione di Scienze e Tecnologia comprende fra l’altro i periodici correnti, dei quali un terzo acquisiti per deposito legale, le monografie, i brevetti britannici ed europei, le banche dati elettroniche online e su CD-ROM, le raccolte di conferenze sistemate a scaffale aperto. In generale St. Pancras contiene le reference collections, mentre la letteratura grigia viene più che altro trattata dal Document Supply Centre di Boston Spa, che segue una propria politica delle acquisizioni. In particolare, le banche dati elettroniche sono oggetto di richiesta sempre crescente, per cui le acquisizioni prevedono ormai costantemente anche la versione elettronica del materiale su carta. In generale, la politica delle acquisizioni di Scienze e Tecnologia riguarda soprattutto la ricerca e non è rivolta agli studenti né prevede l’acquisto di documenti che trattino la scienza popolare. Quando l’argomento si trova a cavallo fra materie scientifiche ed umanistiche l’acquisizione privilegia il materiale a carattere più propriamente scientifico e tecnologico. La maggioranza delle acquisizioni avviene tramite il deposito legale di tutti gli stampati del Regno Unito e della Repubblica d’Irlanda e consente di risparmiare in modo da integrare il patrimonio anche con l’acquisto di monografie e periodici in lingue diverse dall’inglese. Spesso la sezione acquisizioni, inoltre, offre e riceve doni e scambi; gli scambi, in particolare, sostituiscono il pagamento in denaro contante qualora si riesca a raggiungere un accordo in tal senso. Agenti ed editori ricevono gli ordini direttamente dalla sezione acquisizioni della British Library e provvedono alla fornitura.

Nella sezione Scienze e Tecnologia vi sono cinque sale di lettura; per sapere in quale sala recarsi l’utente deve consultare il numero del catalogo corrispondente alla collocazione del materiale relativo all’argomento cui è interessato. Il materiale è accessibile direttamente dagli scaffali oppure attraverso i magazzini sotterranei, o, in ultimo, previa richiesta al Document Supply Centre. Per quanto riguarda la classificazione, tende ormai a prevalere la volontà di cooperazione verso un unico schema e verso un sistema di catalogazione unificato, che consenta la strutturazione di una biblioteca veramente nazionale. La maggiore difficoltà per il raggiungimento di tale obiettivo sono i costi elevati. I cataloghi nelle sale di lettura sono tutti online e consentono, ma soltanto all’interno, di effettuare la richiesta di materiale tramite una password. Probabilmente in futuro sarà possibile compiere la stessa operazione in Internet, in base a quello che i bibliotecari della British definiscono il "sogno della biblioteca digitale". Relativamente al materiale su supporto elettronico, i titoli su carta si sono lentamente evoluti nella versione equivalente su CD-ROM e successivamente sono divenuti accessibili tramite sottoscrizione a banche dati su Internet: l’impressione è così che l’informazione non sia più "possessed" bensì "accessed". Per i periodici elettronici esiste un servizio erogato da un unico server che si avvale di Elsevier Science Direct, con accesso attraverso due postazioni dotate di stampante presso una delle sale di lettura: i titoli sono elencati in ordine alfabetico sul monitor e costituiscono dei links per la consultazione diretta. Anche questo servizio è riservato esclusivamente agli utenti interni della biblioteca. Per i CD-ROMs esiste una rete locale, che tuttavia non si estende all’ala relativa alle materie umanistiche e mette in comunicazione soltanto due delle sale di lettura di Scienze e Tecnologia. Tramite i titoli presenti vengono forniti dati bibliografici ed abstracts, quindi la ricerca del materiale va effettuata nell’OPAC. Viene utilizzato il software Winspirs, perfino su postazioni il cui sistema operativo è ancora Windows 3.11, anche se fra i titoli non compare EconLit, nonostante l’argomento della sala di lettura numero 3 sia business. Una grossa limitazione, sottolineata dagli stessi bibliotecari della British, è la separazione di alcune discipline (finanza, contabilità, management) il cui materiale è stato collocato nell’ala delle Humanities. Alcuni servizi riguardanti più propriamente il settore socio-economico sono illustrati nei pieghevoli esposti all’entrata della British Library.


The British Library Document Supply Centre, Boston Spa

All’ingresso si incontrano l’information desk e l’accesso alla sala di lettura. Quest’ultima è aperta a qualsiasi tipo di utenza e contiene una sessantina di posti a sedere, ma costituisce una parte poco importante nell’ambito della struttura, che in effetti somiglia molto ad un’azienda, in cui lavorano all’incirca ben 1500 persone, alcune delle quali anche part-time. Gli impiegati sono raggruppati in aree in cui ciascuno ha il proprio computer separato dagli altri da divisorie che ricordano quelle delle redazioni dei giornali; il personale addetto alle fotocopie lavora nei corridoi che delimitano gli scaffali con una fotocopiatrice ciascuno e l’occorrente per la preparazione alla spedizione dei documenti. Vi è anche una sezione dedicata alle pubbliche relazioni, per la quale viene assunto personale in grado di parlare correntemente più lingue straniere.

Una squadra di catalogatori, prima che i documenti vengano inviati, prende parte alla produzione dei records per la British National Bibliography (BNB), utilizzando la classificazione Dewey e la catalogazione descrittiva.

Quasi tutto il materiale può essere prestato; esiste una convenzione particolare con il servizio postale e viene effettuata anche la document delivery. Un’intera sezione della struttura è dedicata alla spedizione; quando le richieste riguardano molti pacchetti individuali, si procede per lotti.

Le richieste sono raccolte in un casellario suddiviso per data, mentre l’assenza temporanea del materiale in prestito è segnalata tramite un sistema di bustine colorate sistemate sugli scaffali. Dalle statistiche relative alla fonte delle richieste emerge che, mentre nel Regno Unito e nell’Eire il 52% delle richieste proviene dall’ambiente accademico ed il 24% da industria e commercio, le percentuali pressappoco si invertono per le richieste provenienti da altri Paesi: 29% dall’ambiente accademico, 43% da industria e commercio.

Periodici e materiale di reference vengono ordinati per titolo sugli scaffali; il software utilizzato, malgrado l’interfaccia apparentemente un po’ antiquata, consente di identificare correttamente l’esatta posizione del documento cercato. Il sistema ha in memoria le date di uscita dei fascicoli successivi di ogni pubblicazione periodica, ed in caso di ritardo nella consegna provvede automaticamente ad inviare un sollecito al fornitore. Sugli scaffali sono immagazzinate riviste provenienti da tutto il mondo a partire dal 1985; i fascicoli più recenti non possono essere dati in prestito, in quanto sono a disposizione per l’invio di fotocopie. Anche le monografie sono ordinate per titoli sugli scaffali; altri materiali (microformati e letteratura grigia) vengono conservati in stanze apposite. Gli acquisti, che integrano il patrimonio accumulato attraverso il deposito legale, si basano spesso sulle visioni (standing orders).

Ricerche e richieste di materiale possono essere effettuate in Internet attraverso Inside Web, di cui è stata data dimostrazione nel corso della visita. Il collegamento a questo sito consente la registrazione del proprio numero IP tramite una sottoscrizione che prevede il pagamento di 500 sterline annue, cui va sommato poi il costo delle spedizioni, e che dà diritto anche all’invio della lista stampata dei titoli disponibili. È inoltre previsto un trial di dieci giorni.


The British Library of Political and Economic Sciences

La biblioteca è stata temporaneamente adattata ad un palazzo antico, in previsione del trasloco nella sede definitiva, in programma per l’estate prossima. Vi lavorano circa novanta persone, di cui soltanto undici bibliotecari specializzati. L’accesso alla struttura è gratuito per gli studenti, sottoposto invece al pagamento di sette sterline per una "business person". All’entrata si incontrano, in successione, la reception, il banco informazioni, i tornelli d’entrata ed il main service counter, cui occorre rivolgersi per il servizio di prestito locale ed interbibliotecario. Le biblioteche inglesi, in genere, prevedono il pagamento di multe per chi restituisce in ritardo il materiale preso in prestito, e la British Library non fa eccezione. Le tariffe che sono esposte nel copy shop, cui si giunge procedendo lungo il corridoio, variano a seconda del formato (A3, A4) e del tipo di fotocopie (a colori, in bianco e nero). Attigua alla sala fotocopie si trova l’emeroteca. Qui sono conservati i fascicoli più recenti, protetti da robuste rilegature aggiunte appositamente, ed i microfilm degli ultimi due mesi, consultabili tramite attrezzatura adeguata. Alle pareti è appeso l’elenco alfabetico dei titoli dei periodici con relativa collocazione. Nella sala si trovano alcuni tavoli per la lettura ed anche tre computers adibiti esclusivamente alla consultazione online dei cataloghi della biblioteca, attraverso il software Unicum. È da notare l’abitudine piuttosto diffusa nelle biblioteche inglesi di dedicare le postazioni ciascuna ad un utilizzo specifico ed esclusivo.

Proseguendo nella visita si incontra la stanza in cui sono contenuti gli "old card catalogues", i cataloghi a schede dall’aria incredibilmente antica, nonostante la catalogazione in linea sia cominciata appena nel 1980. Si tratta in pratica di un unico catalogo in cui autori, titoli e soggetti sono uniti insieme e suddivisi soltanto alfabeticamente. Le schede di questi cataloghi sono in corso di scansione e quindi destinate presto alla consultazione online. Malgrado l’affollamento della biblioteca, la stanza trasmetteva un senso di abbandono. A proposito dell’utenza, si nota un’atmosfera piuttosto rilassata, e più di uno studente dimostra di apprezzare la moquette per studiare seduto o addirittura sdraiato sul pavimento.

Proseguendo lungo uno stretto corridoio si giunge nella sezione dedicata alle raccolte statistiche a scaffale aperto e ad accesso libero. Le statistiche sono suddivise per Paese, ed ogni Paese è contraddistinto da un numero; i documenti riguardano fra l’altro il Fondo Monetario Internazionale, il commercio con l’estero, i Paesi dell’OCSE e della Comunità Europea; tutto il materiale può essere preso in prestito.

The British Library of Political and Economic Sciences

Attraverso le sale di lettura si giunge alla sezione relativa alle risorse elettroniche, al cui ingresso si trova un banco che fornisce informazioni utili alla risoluzione di molti problemi. Le banche dati elettroniche disponibili sono sia online che su CD-ROM; EASI (Electronic Access to Subject Information) consente di navigare attraverso un elenco di materie dotato di links e di consultare direttamente molti CD-ROMs in rete locale. Anche in questa sezione i computers dedicati alla consultazione dei CD non prevedono la navigazione in Internet e viceversa, anche se è consentito effettuare copia dei dati su carta o su dischetto. Alcune basi dati di particolare complessità, come Datastream, prevedono l’assistenza di un bibliotecario specializzato. Datastream, in particolare, è soltanto uno dei titoli che la struttura ha in comune con quelli messi a disposizione presso l’Università di Bologna dalla stessa Biblioteca Bigiavi, con cui vi è affinità di discipline. Tali discipline sono ampiamente illustrate in guide contenute in vari espositori: oltre a quella specifica per la biblioteca, ve ne sono altre utili alla ricerca del materiale suddivisi per materia e per argomento. Diversi fogli illustrano l’impiego delle risorse elettroniche ed esiste un elenco su carta delle banche dati consultabili presso la biblioteca.


University Library


IRS Centre, Harrow Campus, Westminster University

Dal 1995 il Learning Resources Centre di Harrow Campus raccoglie tutti i servizi dell’università: biblioteca, centro di calcolo, fotocopie. Vi lavorano 33 persone, fra le quali 18 bibliotecari e 7 "media specialists", ovvero personale addetto ai computers ed agli audiovisivi. In particolare chi si occupa di risorse elettroniche senza essere specificamente un tecnico ha un riconoscimento terminologico attraverso la definizione di "computing staff member" ed affianca la figura del "librarian" in senso tradizionale. In generale, al personale specializzato è affidato un ruolo preponderante per il quale, oltre a competenza e professionalità, vengono richieste anche specifiche "teaching skills", capacità di insegnamento riferite ad un’utenza che si tende a rendere sempre più autonoma ed in grado di usufruire pienamente dei servizi offerti. Esiste inoltre una training room in cui avviene la formazione del personale. Computing e library staff devono saper svolgere, almeno ad un livello di base, anche le mansioni altrui. Al "counter" lavora infine il cosiddetto "non professional staff", al quale è affidato il compito di coadiuvare il personale specializzato nell’erogazione di alcuni servizi e nell’utilizzo di Aleph.

IRS Centre, Harrow Campus, Westminster University

Le discipline che caratterizzano questo campus sono la comunicazione, l’informatica ed il business. Le cifre relative al patrimonio ed alla capacità della struttura sono indicate nei pieghevoli a disposizione dell’utenza; il centro viene frequentato da circa 3700 studenti universitari cui attualmente offre un orario di apertura sperimentale: per sei settimane gli utenti posso usufruire dei servizi autogestiti per 24 ore al giorno dal lunedì al venerdì (sabato e domenica dalle 10 alle 17). Tale prolungamento dell’orario è reso possibile unicamente dalla presenza del personale di sicurezza e dall’utilizzo di telecamere.

Un’area del centro è attrezzata per i disabili e gestita da un disability officer; esiste un copy centre in cui è possibile acquistare tessere per le fotocopie da un’apposita macchina; nelle sale di lettura ogni tavolo è fornito di prese per l’utilizzo dei computers portatili. Agli utenti è concesso anche l’impiego di dischetti propri, ma non dei CD-ROMs, che possono però essere aperti nei Mac messi a disposizione dal centro. Vi sono più di duecento computers per l’utenza, tra PC e Mac, distribuiti in varie aree. Le vere e proprie computing rooms (due sale con 20 PC ciascuna, una con 20 Mac ed altre più piccole) sono dotate anche di uno scanner e di una stampante a colori, il cui utilizzo è a pagamento. Le postazioni sono monitorate da un complesso e costoso sistema di sicurezza e l’accesso tramite account e password è riservato agli studenti ed al personale dell’Università di Westminster. Si può navigare in Internet, si possono consultare i CD sia locali che in rete locale ed i periodici elettronici. Esiste una stanza dedicata al server ed una al computing staff. I CD-ROMs non vengono catalogati ma soltanto elencati in una lista consultabile via web, mentre i periodici elettronici sono catalogati e ciascun titolo nel catalogo è un link diretto per la consultazione. Il materiale in videocassetta viene conservato in un’area a parte, insieme ai CD musicali; il centro ha una speciale licenza per le registrazioni dalla BBC. Le stampe ed i disegni vengono catalogati e conservati in schedari appositi in cui si possono perfino trovare foto ritagliate da riviste.


Conclusione

Nel complesso le strutture visitate hanno costituito stimolante materiale per un confronto e, se da un lato non possono che essere apprezzate, dall’altro lato è inevitabile trovare in esse motivi di critica da parte degli stessi bibliotecari inglesi; mi sembra anche legittimo considerare che la realtà italiana non risulta sempre necessariamente perdente nel raffronto.

La full immersion nella realtà inglese è anche utile a livello linguistico nella ricerca dei termini più adeguati per la traduzione della guida e del sito web della Biblioteca Bigiavi.


Ringraziamenti

Un doveroso e sentito ringraziamento è rivolto a Luisa Marquardt dell’AIB Lazio e Wayne Harper del British Council, accompagnatori sempre disponibili e preparati, all’ottima organizzatrice Giuliana Zagra dell’Associazione Italiana Biblioteche ed a tutti coloro che hanno reso possibile questo utilissimo viaggio, così intenso e così ricco di spunti e di stimoli.


Appendice 1 : Elenco alfabetico dettagliato delle strutture visitate

  • The British Library, St. Pancras -- 96 Euston Road, London NW1 4YD - <http://www.bl.uk>. Vari referenti tra cui Dave Townsend, visits officer, e Denis Reidy.

  • The British Library Document Supply Centre, Boston Spa WETHERBY West Yorkshire LS23 6YY. Vari referenti

  • The British Library of Political & Economic Sciences -- 25 Southampton Buildings -- London WC2A 1PH -- <http://www.blpes.lse.ac.uk>. Referente: Jane Neilson

  • IRS Centre, Harrow Campus, University of Westminster -- Watford Road, Northwick Park -- Harrow HA1 3TP. Referente: Juliet Dye, library manager

  • Isaac Newton Centre -- 108a Lancaster Road, London W11 1QS. Vari referenti

  • Kensington Central Library -- Phillimore Walk, Kensington W8 7RX. Referenti: Iseult Pilkington, Central Area Librarian, e Julie Bowie

  • Sion Manning Secondary School Library


    Appendice 2 : Programma del viaggio


    Lunedì 15


    Martedì 16


    Mercoledì 17


    Giovedì 18


    Venerdì 19


    Sabato 20


    Domenica 21


    Copyright AIB 2000-09-26, ultimo aggiornamento 2000-09-29, testo di Silvia Girometti, a cura di Claudio Gnoli.
    <http://www.aib.it/aib/contr/girometti1.htm>


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