[AIB]AIB-WEB. Contributi


AIB-WEB: domande e risposte

domande di Corrado Gallo
risposte di Riccardo Ridi con la collaborazione di Eugenio Gatto


Nell'aprile 2007 Corrado Gallo, nell'ambito della preparazione di una tesi di laurea in biblioteconomia sulla struttura e i contenuti di AIB-WEB presso l'Università di Roma Tre sotto la guida del prof. Paolo Traniello, ha rivolto alcune domande al coordinatore di AIB-WEB.



1: I problemi relativi ai disabili: quali soluzioni vengono utilizzate? Quanto sono estese? Quale risonanza hanno avuto?

Noi preferiamo parlare di accessibilità in genere, senza pensare ai soli disabili ma anche a chi ha il computer in bianco e nero, con lo schermo piccolo, con un browser obsoleto o con un sistema operativo di nicchia. La sintesi della nostra posizione sta qui: <http://www.aib.it/aib/redazione5.htm> dove trovi anche link ad altri documenti rilevanti, fra i quali la prima traduzione italiana delle linee guida sull'accessibilità del WAI, a cui AIB-WEB ha attivamente partecipato.

Le soluzioni principali che utilizziamo sono quelle di scrivere un HTML molto semplice e di utilizzare elementi multimediali solo se strettamente pertinenti. L'estensione è totale, cioè applichiamo questo approccio all'intero sito, a meno di sviste o errori, che cerchiamo di correggere se segnalati. Sulla risonanza è più difficile rispondere. Sicuramente nell'ambiente bibliotecario italiano AIB-WEB è noto per lo stile grafico minimale, ma per alcuni ciò è un pregio, per altri un difetto. Fra i nostri obbiettivi ci sarebbe anche quello di diffondere la sensibilità verso l'accessibilità, ma la mia personalissima impressione è che la maggioranza dei gestori di siti web bibliotecari italiani (che purtroppo non sempre sono bibliotecari) siano (ancora?) troppo poco attenti a questo aspetto.


2: L'utenza: tenuto presente quanto riportato alla pagina <http://www.aib.it/aib/redprog97.htm> quale tipologia di utenti raggiunge di fatto? Ci sono utenti "non previsti", occasionali o abituali?

Difficilissimo rispondere, non solo perchè non abbiamo elaborazioni recenti dei dati relativi agli accessi, ma anche perchè se li avessimo essi ci fornirebbero informazioni solo sui PC e sui browser che si connettono, non sulle persone che li pilotano.

A naso, basandomi sulla letteratura, sulle mailing list e sui contatti personali, direi che la penetrazione fra i bibliotecari italiani (soci AIB e non) sia buona, quella fra i bibliotecari stranieri bassa ma esistente, quella fra gli studenti di biblioteconomia in crescita, quella fra gli aspiranti bibliotecari che però non sono studenti di biblioteconomia scarsa, quella fra i fornitori italiani di prodotti e servizi per le biblioteche buona, quella degli "studiosi" buona anche se concentrata sul settore dedicato agli opac, quella dei "cittadini", che andrebbe indirizzata soprattutto su settori come DFP e SegnaWeb, ancora scarsa. Su quella degli "amministratori" e dei "politici" francamente non ho idea, ma temo che sia quasi nulla. Utenti completamente "fuori contesto" capitano, anche a giudicare dai mail che arrivano in redazione, ma non saprei quantificarli.


3: In termini economici quanto è la spesa per mantenere il sito? Ci sono spese particolari (ad esempio per l'implementazione di qualche particolare protocollo)? Ad eccezione della quota d'iscrizione all'AIB vi sono pagine a pagamento o non accedibili se non dai soci? Ci sono dei ritorni economici?

Attualmente la spesa è molto bassa, perchè il server e i servizi tecnici di base (backup, manutenzione, aggiornamento sistemistico, ininterrotta accessibilità in rete, registrazione dominii) sono offerti dal CILEA in cambio della pubblicizzazione di tale accordo e del loro logo in alcune pagine del sito, e il lavoro redazionale è svolto pressochè interamente su base volontaria.

L'AIB comunque stanzia ogni anno qualche migliaio di euro, in base anche alle proprie disponibilità finanziarie del momento, che vengono utilizzati per hardware di consumo (prevalentemente memorie), interventi di formazione per i redattori, organizzazione di seminari aperti anche al pubblico, attività di promozione, consulenze grafiche (ad esempio nel 2005 per la testata grafica della homepage) e rimborsi spese per i redattori (prevalentemente viaggi per riunioni e connessioni ADSL).

Il software è una voce di spesa possibile, ma finora mi pare che non ne abbiamo mai comprato, privilegiando piuttosto prodotti open source oppure quelli che i singoli redattori hanno comunque a propria disposizione.

Spazi riservati ai soli soci sono previsti, ma ancora non li abbiamo implementati. Comunque prevedo che saranno usati prioritariamente per diffondere verbali o altri documenti interni. Spazi accessibili solo a pagamento attualmente non ce ne sono e non sono previsti a breve.

I ritorni economici possono essere di due tipi. Quelli indiretti, derivanti dalla maggiore visibilità e (speriamo) credibilità dell'AIB e consistenti in maggiori iscrizioni e maggior successo in varie iniziative, sono pressochè impossibili da quantificare, ma amo pensare che esistano. Quelli diretti potrebbero derivare da servizi forniti online (accesso a parti riservate, acquisto di pubblicazioni, iscrizione a corsi, ecc.) che ancora non abbiamo preso in considerazione oppure da una qualche forma di sponsorizzazione "light" che è già prevista e che probabilmente verrà realizzata abbastanza presto.


4: Riguardo la manutenzione ci sono problemi o soglie difficilmente varcabili? Ogni quanto tempo viene sistemato il sito?

Se per "sistemare il sito" intendi aggiornarne i contenuti, ciò avviene pressochè ogni giorno, come puoi vedere tu stesso a <http://www.aib.it/aib/wn/aw-mod.htm3>. Se invece intendi cambiamenti nel layout grafico, essi sono stati rarissimi e concentrati soprattutto nella homepage, come puoi vedere a <http://www.aib.it/aib/w/homes.htm>.

I problemi principali relativi all'aggiornamento sono, secondo me, questi, tutti riconducibili sostanzialmente al carattere di volontarietà della attività nell'AIB (e quindi anche in AIB-WEB):

  1. non tutte le articolazioni dell'AIB (sezioni regionali, commissioni, gruppi, osservatori, ecc.) mostrano un uguale interesse nel comunicare via web le loro attività;
  2. quando invece alcune di esse mostrano tale interesse, non è sempre facile trovare redattori web competenti e tempestivi che le editino;
  3. i collaboratori che contribuiscono alle parti "non-istituzionali" di AIB-WEB, ovvero a quelle che non corrispondono a una articolazione dell'AIB (Opac, Il mondo delle biblioteche in rete, Contributi, SegnaWeb, DFP, ecc.) seguono ritmi non prevedibili nella loro collaborazione, quindi abbiamo alcuni settori estremamente aggiornati e attivi ed altri invece dove l'aggiornamento lascia a desiderare.


5: I pacchetti e i moduli utilizzati in AIB-WEB sono solo l'HTML? C'è qualche altro software utilizzato, ad esempio per il motore di ricerca interno?

Il formato principale è indubbiamente l'HTML, seguito dal TXT per testi particolarmente semplici o da "montare insieme" e dai JPG e GIF inseriti dentro gli HTML.

Ci sono alcuni PDF e RTF, per la stragrande maggioranza dei casi corrispondenti, dal punto di vista dei contenuti, a degli equivalenti HTML (cfr. ad esempio il volantino e la locandina raggiungibili a partire da <http://www.aib.it/aib/cen/prestito0610.htm>). In realtà l'unico esempio di RTF+PDF senza HTML che mi viene in mente è il Bollettino Dewey <http://www.aib.it/aib/editoria/bdewey/bdewey.htm>.

Allo stato attuale utilizziamo come motori di ricerca interni Google (e Altavista). Stiamo però anche sperimentando il software open source Swish-E <http://aib-mail.cilea.it/cgi-bin/indice/swish.cgi>.

DFP e Segnaweb utilizzano software open source per la catalogazione di siti (rispettivamente Scout e MyLibrary). Appositi software sono utilizzati nel settore opac per gestire l'archivio degli opac stessi e per la loro metainterrogazione (dovresti trovare le relative informazioni a partire da <http://www.aib.it/aib/lis/opac1.htm>, altrimenti puoi chiedere alla redazione a <aw-opac-tecn@aib.it>).


6: Le pagine tradotte in inglese (i cui link sono accompanati da un [EN]) aumenteranno nel tempo? Cosa si prevede per AIB-WEB in campo internazionale?

Le pagine segnalate con "[EN]" in <http://www.aib.it/aib/aib-e.htm3> non sono tutte quelle in inglese (oppure sia in inglese che in italiano) che abbiamo, ma solo quelle corrispondenti a "pagine di snodo" (ovvero homepages di sezioni o, come li chiamiamo noi, "rami"). Comunque non sono molte più di quelle. Ovviamente sarebbe auspicabile che aumentassero, ma il grosso problema non è tanto trovare il tempo per farle (che comunque non sarebbe poco), quanto piuttosto mantenerle poi per sempre aggiornate in parallelo con le corrispettive italiane, cosa molto più facile a dirsi che a farsi, come testimoniano tanti siti, le cui pagine inglesi sono molto più antiche di quelle italiane.

Quindi la risposta alla tua domanda è sicuramente si, le pagine in inglese aumenteranno, sia pure di poco, in termini assoluti, ma invece in termini relativi la risposta è no, perchè in proporzione esse diventeranno una percentuale via via sempre più piccola rispetto a quelle in italiano, il cui numero aumenta a velocità maggiore.

A livello internazionale, nei primi anni di vita abbiamo segnalato AIB-WEB e sue sezioni a varie directories specializzate (e ad alcune generali), ma da diversi anni lo facciamo ormai solo sporadicamente, perchè ci pare che la copertura sia già sufficiente. Trovando dei volontari potrebbe però forse valere la pena di fare una verifica sistematica, con conseguenti segnalazioni mirate. Una cosa del genere l'ha fatta recenemente SegnaWeb.


7: È reperibile in AIB-WEB un articolo o comunque un testo che spieghi la disposizione gerarchica del materiale? C'è una linea di condotta ben precisa in queste scelte gerarchiche?

Intendi la struttura di directories e subdirectories? Un testo discorsivo no, anche perchè molte scelte sono dipese più da circostanze contingenti ormai storiche che da scelte razionali, però recentemente Eugenio Gatto ha creato, per ora per uso interno, questa "mappa" <http://www.aib.it/aib/w/map.htm3> che potrebbe aiutarti.

Come prima indicazione posso dirti che si tratta quasi più di una mappa della redazione (esseri umani) che del sito (pagine web), perchè quasi sempre il motivo fondamentale per creare una nuova directory o subdirectory è stato quello di abilitare un certo gruppo di persone a creare, modificare e cancellare un certo gruppo di files e solo quelli.


8: AIB-WEB ha in qualche modo rivoluzionato l'operato dell'AIB? Quali sono i cambiamenti più evidenti? Ci sono stati riscontri negativi?

"Rivoluzionato" è un termine decisamente troppo impegnativo. Mi accontenterei se l'avesse "influenzato", anche se è difficile dire in quale misura. Diciamo che sicuramente AIB-WEB è entrato a far parte degli "attrezzi" che l'AIB utilizza per comunicare e documentare sia al proprio interno che verso l'esterno, però (come accennavo anche nella risposta 4) non tutte le sue articolazioni utilizzano l'attrezzo con la stessa intensità. Fra le possibili influenze includerei anche l'abitudine a ridurre al minimo telefonate e incontri fisici per previlegiare piuttosto la discussione via e-mail, che è il metodo di lavoro abituale delle redazioni AIB-WEB (delle quali hanno fatto parte e continuano a far parte molte persone con compiti di responsabilità anche in altri ambiti dell'AIB) ma che non so in che misura sia stato recepito nelle varie articolazioni dell'AIB. Più in generale, dovresti forse intervistare su questo aspetto persone che svolgono funzioni nell'AIB da diversi anni ma non fanno parte della redazione AIB-WEB.

Per quanto riguarda i "riscontri negativi", se intendi attriti fra AIB e AIB-WEB, nel corso degli anni qualcuno indubbiamente c'è stato, legato soprattutto a una diversa percezione delle priorità e dei rispettivi spazi di autonomia oppure a diversi stili di comunicazione. Se invece intendi danni creati all'AIB dall'esistenza di AIB-WEB direi proprio di no, ma forse non sono la persona adatta a cui chiederlo. Ah, in effetti ogni tanto qualche persona (anzi, a dire la verità, sempre la stessa persona) che si lamenta che non vengono più spedite abbastanza lettere cartacee ai soci perchè molte informazioni vengono ora diffuse via web ed e-mail ci sarebbe, ma amo pensare che sia una posizione estremamente minoritaria.


9: L'organizzazione delle varie sezioni (o gruppi, se non ho capito male, come AW-TECN, AW-COORD e via dicendo) e i ruoli delle subredazioni sono uguali per tutti i gruppi o cambiano?

Ad ogni nome corrispondono un gruppo di lavoro e una mailing list a cui sono iscritti i membri del gruppo più gli eventuali ospiti temporanei. In linea di massima ciascun gruppo si occupa di un "ramo" di AIB-WEB, ovvero di una o più subdirectories, ma esistono anche gruppi trasversali, come quello dedicato a metadati e indicizzazione (AW-CAT). Quindi ogni subredazione ha un compito diverso, ma quasi tutti i redattori fanno parte di più di una subredazione. Il coordinatore di AIB-WEB e il vicecoordinatore addetto (fra le altre cose) alla gestione della posta sono presenti in tutti i gruppi e reindirizzano eventuali mail inviati al gruppo "sbagliato".


10: Il lavoro svolto è lo stesso per tutti o ci sono gruppi più attivi? Per quali motivi?

Il numero e la frequenza dei messaggi nei vari gruppi postali e i lavori extra-mail (creare e modificare pagine, aggiornare database, ecc.) delle varie redazioni sono estremamente variabili. Alcune redazioni lavorano quasi ogni giorno, altre sono in letargo per anni. Molteplici le cause, talvolta legate all'oggettività dei lavori stessi (alcuni richiedono manutenzione costante, altri solo interventi in determinate circostanze), talaltra alla soggettività dei redattori (il cui numero varia notevolmente di redazione in redazione e che hanno disponibilità temporali diverse, sia in termini assoluti che come distribuzione nell'arco della giornata, della settimana, del mese o addirittura dell'anno).


11: AIB-WEB è munito di un qualche sistema di smistamento, impacchettamento dati o comunque di qualche funzione che semplifichi il lavoro redazionale (che immagino si svolga quasi completamente via posta)?

Sì, il 95% delle conversazioni di lavoro avvengono via e-mail, col restante 5% da dividere fra riunioni fisiche (tipicamente una all'anno in occasione del congresso aib) e qualche telefonata. La maggior parte di tali e-mail (diciamo il 90%?) vengono gestite col software mailman e strutturate in una serie di mailing list corrispondenti alle subredazioni. Ci sono poi le pagine web da creare e mettere in linea, per le quali ciascun redattore utilizza propri software, e i database da tenere aggiornati, basati su vari sofware diversi.

Se alludevi all'esistenza di qualche forma di CMS (content management system) la risposta è no, non ne abbiamo, se non quelli utilizzati per SegnaWeb, DFP e MAI, nelle parti accessorie rispetto ai veri e propri database interrogabili. Tutte le pagine vengono messe in linea tramite FTP, accessibile direttamente da una trentina di persone (elencate a <http://www.aib.it/aib/redazione.htm>).

Per quanto riguarda lo "smistamento e impacchettamento dati", poichè pubblichiamo fondamentalmente HTML (che è testo semplice), e volutamente in porzioni brevi, anche l'eventuale traferimento per posta fra il collaboratore che crea la pagina e il redattore che la mette in linea non ha bisogno di speciali artifici.


12: Riguardo invece l'archiviazione dei vecchi files ho capito, come mi aveva già accennato, che ancora non è stato edificato un serbatoio organizzato per tutti i vecchi files. Cosa si prevede di fare? è già in auge qualche progetto a riguardo?

Tutti i vecchi files sono online, con un suffisso -YYMMDD che ne indica l'archiviazione. Per quanto riguarda gli ultimi anni è facile recuperarli perchè stanno nelle stesse directories della versione corrente (come dice Eugenio Gatto, "seppelliamo i morti in cucina") e, a differenza della maggioranza dei server WWW, in AIB-WEB manteniamo volutamente consultabili da chiunque (purchè si tratti di esseri umani, perchè invece i motori li teniamo alla larga con apposite istruzioni) gli indici di tutte le directories, che rispecchiano lo stato corrente del sistema e sono strumento diretto di lavoro e controllo per la redazione.

Ad esempio se, partendo da <http://www.aib.it/aib/lis/lis.htm3>, togli l'ultima parte dell'URL e vai a <http://www.aib.it/aib/lis/> (ovvero al suo equivalente <http://wwwtest.aib.it/aib/lis/>) puoi facilmente raggiungere non solo l'attuale pagina acronimi.htm, ma anche tutte le precedenti versioni dal 2004 in poi:

[TXT] acronimi-040625.htm  	05-Oct-2002 20:08 	59k -
[TXT] acronimi-040908.htm  	25-Jun-2004 19:20 	61k -
[TXT] acronimi-041210.htm  	08-Sep-2004 19:17 	62k -
[TXT] acronimi-060303.htm  	10-Dec-2004 18:53 	63k -
[TXT] acronimi-060303a.htm 	03-Mar-2006 11:03 	63k -
[TXT] acronimi-060831.htm  	03-Mar-2006 18:13 	66k -
[TXT] acronimi-060911.htm  	31-Aug-2006 21:55 	67k -
[TXT] acronimi-070120.htm  	11-Sep-2006 10:16 	67k -
[TXT] acronimi-070306.htm  	20-Jan-2007 17:18 	67k -
[TXT] acronimi-070313.htm  	07-Mar-2007 00:42 	67k -

Dove, confrontando le date di creazione del file con quelle inserite dentro il nome del file stesso, si può capire che acronimi-040625.htm è la versione di acronimi.htm che è stata vigente dal 5 ottobre 2002 fino al 25 giugno 2004, e così via fino ad oggi.

Ma, per non intralciare il lavoro corrente con troppi "cadaveri", ogni tanto spostiamo le vecchie pagine in una struttura parallela (che non smette di essere isomorfa con AIB-WEB, e ne fa parte; ovvero – come dice Eugenio – "spostiamo i morti in cantina"). L'organizzazione che regge il tutto è pur sempre l'organizzazione di AIB-WEB.

L'obiettivo di rendere facilmente raggiungibile e intuitivamente navigabile anche "la cantina" lo abbiamo avuto fin dalla nascita di AIB-WEB, ma non è di facile realizzazione e ci sono sempre mille questioni di utilità corrente che vengono prima. Però posso segnalarti qualche caso di analisi storica già fatta (e che fornisca qualche indizio delle complessità con cui si ha a che fare), a partire dall'"AIB-WEB parallelo" (la mappa della cantina) <http://www.aib.it/wh/aib/>, che contiene sequenze storiche abbastanza complete per alcuni file (ad esempio, in <http://www.aib.it/wh/aib/cen/org.htm3> c'è la storia, fino a 2005-09-20, di /aib/cen/org).

 


Copyright AIB 2007-05-21, ultimo aggiornamento 2007-05-21, testi di Corrado Gallo, Riccardo Ridi e Eugenio Gatto, a cura di Claudio Gnoli.
<http://www.aib.it/aib/contr/gallo1.htm>

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