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Il Presidente del Consiglio e i bibliotecari

Comunicato stampa

Gentile Augias,
su "La Repubblica" di venerdì 10 febbraio Filippo Ceccarelli commenta l'invito del Presidente del Consiglio ai DS e agli altri esponenti dell'opposizione a lasciare la politica per dedicarsi ad altri mestieri -farmacista, pittore, commerciante e bibliotecario - verso cui egli sembra nutrire scarsa considerazione.

Relativamente ai bibliotecari, mi sembra significativo ricordare le parole del Presidente della Repubblica Ciampi, pronunciate in occasione della Settimana della Cultura del 2003: "L'Italia degli 8000 comuni dovrebbe essere anche l'Italia delle 8000 biblioteche, luoghi che i giovani si abituino a frequentare con spontanea consuetudine", perché - mi permetto di aggiungere - le biblioteche sono un luogo di trasmissione libera della conoscenza e di crescita culturale, come afferma l'UNESCO nel suo Manifesto per le biblioteche pubbliche.

I bibliotecari italiani ne hanno consapevolezza e ne portano la responsabilità, e l'Associazione Italiana Biblioteche (AIB) ne tutela la serietà e la dignità da oltre 75 anni.

Essi sono professionisti con percorsi di formazione universitaria e operano nell'ambito dello Stato, degli enti locali, delle università, delle scuole, degli istituti culturali, benché, purtroppo, il loro riconoscimento in Italia non sia ancora conforme alle direttive di certificazione europea.
Per questo vorrebbero non essere citati a sproposito, bensì in un programma politico che riconosca il ruolo centrale di un sistema bibliotecario pubblico - come affermano le Linee di politica bibliotecaria approvate da Regioni, Comuni e Province italiane - rispondente al diritto primario di tutti i cittadini a fruire di un servizio d'informazione e documentazione efficace, condizione necessaria per l'esercizio pieno e consapevole dei diritti di cittadinanza e quindi della stessa democrazia.

Il Codice deontologico dei bibliotecari italiani recita al punto 2: "L'informazione fornita dal bibliotecario è completa, obiettiva e imparziale".

Non saranno proprio i valori della completezza, dell'obiettività e dell'imparzialità dell'informazione, a cui i bibliotecari s'ispirano da sempre nel loro servizio al pubblico, a infastidire l'on. Berlusconi?

Roma, 13 febbario 2006

Il Presidente dell'AIB
Prof. Mauro Guerrini


Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa AIB <stampa@aib.it>


Copyright AIB 2006-02, ultimo aggiornamento 2006-02-13 a cura di Andrea Marchitelli
URL: http://www.aib.it/aib/cen/stampa/c0602.htm


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