AIB. Vita dell'Associazione
Roma, 3 novembre 2005
Il Comitato Esecutivo Nazionale dell'AIB condivide le ragioni che hanno portato alla proclamazione dello sciopero generale nazionale il prossimo 25 novembre, e nella sua ultima riunione del 22 ottobre ha deciso di modificare conseguentemente il programma del 52º Congresso, annullando la sessione prevista per il giorno 25 p.v.
Si tratta di una decisione inusuale per la nostra Associazione, ma i temi sul tappeto (i tagli alla cultura e quelli che si abbatteranno sulle pubbliche amministrazioni) sono così cruciali per i servizi bibliotecari, che sentiamo la necessità di opporci a questa Finanziaria, che avrebbe un impatto negativo molto forte sui servizi alla persona e, tra questi, sulle biblioteche e sugli istituti culturali. L'AIB cercherà di definire forme di mobilitazione contro i tagli alla cultura d'intesa con le associazioni professionali dei colleghi degli archivi, dei musei, della documentazione.
Nel nostro Paese si continua a parlare di un problema lettura: da noi si leggono meno libri e meno giornali che nel resto d'Europa, si usano poco i computer, si investe poco in ricerca. Tanto più occorre quindi sostenere le biblioteche pubbliche, un'istituzione sociale e culturale indispensabile per costruire dei cittadini, prima ancora che dei lettori. La nostra adesione allo sciopero va nella direzione di sviluppare una rete dei saperi, concependo biblioteche, scuole, giornali, editoria e musei come un sistema integrato. In questo contesto, le biblioteche possono diventare il cuore di una strategia di alfabetizzazione permanente, necessaria per consentire ai cittadini di esercitare i propri diritti democratici e di ottenere le informazioni necessarie a competere nell'economia globale. Tagli a questo sistema, già strutturalmente debole, rischiano di far arretrare ulteriormente l'Italia nelle classifiche dei Paesi sviluppati, tanto più che la cultura italiana è l'unica industria veramente non delocalizzabile, un marchio che non può esserci strappato, se facciamo un piccolo sforzo per conservarlo e renderlo fruibile.
Per questo motivi, il CEN invita i colleghi a impegnarsi per sviluppare un'azione culturale che dica no
ai tagli che investano la vita culturale del Paese
all'introduzione del prestito a pagamento
Riaffermiamo con forza che una società libera e aperta ha più che mai bisogno di biblioteche che promuovano la libertà di circolazione dell'informazione per ogni persona, istituzione, comunità e questo soprattutto nei periodi di difficoltà.
Sappiamo che questa decisione del Comitato Esecutivo Nazionale creerà alcuni disagi agli iscritti partecipanti al congresso, ma speriamo di poterli limitare al massimo comunicando fin d'ora a tutti i soci, aziende, relatori la decisione di sopprimere la sessione del venerdì, che del resto creerebbe disagi ancora maggiori ai partecipanti che dovessero rientrare in sede nella giornata del 25 novembre.
Il tema della sessione di venerdì, Politiche per l'accesso, è troppo importante per subire modifiche o per essere confinato in una microsessione e quindi il CEN si impegna fin d'ora a organizzare una giornata intera su questo tema nella prossima primavera.
Mauro Guerrini
Presidente AIB |
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2005-11-03,
a cura di Andrea Marchitelli
URL:
<http://www.aib.it/aib/cen/stampa/c0511.htm>