AIB. Vita dell'Associazione
Carissime socie, gentili soci,
sono passati quasi tre mesi dalle elezioni degli organi direttivi
nazionali e regionali, e oltre due mesi dal loro insediamento effettivo.
Siamo alla vigilia dell'importante appuntamento della Conferenza di
primavera,
che ci vedrà riuniti a Giulianova e Teramo il 12 e 13
maggio: in questa occasione -- e in particolare nell'Assemblea dei soci
-- potranno essere comunicate, discusse e formalizzate le
attività istituzionali che in questo periodo l'associazione ha
portato avanti.
Il lavoro non è mancato, sia per gli organismi nazionali che per
le sezioni regionali. Si è dovuto rimetter mano con pazienza e
tenacia ad una situazione che -- fatta eccezione dell'ordinaria
amministrazione -- era rimasta bloccata all'ottobre 2004. Lo stesso
rinnovamento delle cariche sociali ha impegnato
l'AIB
(a differenza che in altre passate occasioni) in un periodo densissimo
di attività, scadenze ed urgenze. Si è dovuto, per
così dire, riavviare il "motore" con una macchina comunque in
corsa (se non
proprio ...
"in folle" almeno con qualche meccanismo
inceppato!).
Il nuovo esecutivo nazionale si è presentato -- sia nei suoi singoli componenti anche in fase pre-elettorale, e poi collegialmente come prima indicazione operativa -- fortemente motivato e intenzionato a far sì che l'AIB riprenda un solido ruolo per il mondo delle biblioteche in Italia, che lo ponga come interlocutore autorevole di quanti -- sul versante istituzionale -- hanno oggi il potere di orientare le politiche bibliotecarie: le Regioni, l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), l'UPI (Unione Province Italiane), la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), lo Stato e in particolare il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MBAC).
Molta attenzione è stata dedicata in primo luogo alla
macchina organizzativa dell'associazione. Si è trattato di
ricostituire, e rendere operativi nel più breve tempo possibile,
tutti gli ambiti operativi necessari a proseguire le tante
attività e possibilmente ad incrementare l'incidenza delle nostre
azioni.
Perciò il CEN ha proceduto
a
riordinare l'organigramma associativo, dalla segreteria nazionale, alle
commissioni, ai gruppi, alle persone individuate per presidiare
attività interne ed esterne (editoria, stampa periodica, web,
rappresentanza in organismi nazionali e internazionali, eventi,
comunicazione, biblioteca, ecc. ecc.).
Individuare persone capaci e disponibili non è un'impresa
semplice, soprattutto in un'associazione di professionisti tutti
fortemente impegnati, ai quali viene richiesto a titolo completamente
volontario di assumere impegni e responsabilità non indifferenti,
che li espongono a ulteriori carichi di lavoro, gravose trasferte,
impegnativa visibilità pubblica: incarichi difficili che solo una
forte passione e uno spiccato senso del bene comune possono spingere ad
accettare.
Le persone sono state individuate secondo criteri di competenza, e naturalmente per alcuni è stato necessario un momento di riflessione prima di accettare l'incarico; per quasi tutti -- ai sensi anche del nostro Statuto -- occorre che il CNPR (Consiglio Nazionale dei Presidenti Regionali) esprima un suo parere (non vincolante, ma obbligatorio), e quindi sarà solo la riunione CNPR di Giulianova che potrà portare a ratifica e comunicazione di tale nuovo complesso organigramma.
L'attività del CEN, oltre a disegnare organigrammi e sondare
disponibilità, ha cercato di presidiare altre urgenze e
necessità.
Alcune "interne", ma non per questo trascurabili e non importanti: si
pensi al bilancio -- argomento che tanta parte ha avuto nelle vicende
AIB degli scorsi mesi -- e alla necessità di fornire (anche per
rispetto della legge) un quadro chiaro e trasparente della situazione
finanziaria dell'AIB.
Si pensi alla necessità di razionalizzare e rendere efficaci ed
efficienti alcuni strumenti di gestione dell'associazione, primo tra
tutti la banca dati dei soci, poi gli strumenti della gestione
amministrativa, contabile, commerciale.
Oppure ai contratti dei collaboratori di segreteria -- per i quali
già il CEN precedente aveva avviato sostanziali modifiche per
renderli conformi alla vigente normativa sul lavoro, e che naturalmente
avevano bisogno di conferme e formalizzazioni -- o al problema di
trovare una nuova sede sociale e rendere più agibile la
biblioteca.
Questioni interne, "di macchina", certo, ma anche aspetti basilari su
cui ogni associazione seria può costruire dei reali servizi ai
soci, e senza i quali è difficile organizzare iniziative valide,
avere un proficuo rapporto con tutti i livelli associativi, e infine
garantire una gestione rispettosa delle regole interne ed esterne.
Altro filone di interventi, riflessioni, programmi è stato
quello della definizione della posizione dell'AIB rispetto a grandi temi
e problemi di politica bibliotecaria nel nostro paese.
Anzitutto, la campagna contro il prestito a pagamento, per la quale
l'AIB ha mantenuto e rafforzato i contatti già precedentemente
avviati con il movimento "No Pago", al fine di concordare una strategia
comune di azione e soprattutto mantenersi informati sugli sviluppi
legislativi della questione.
Poi, il tema del riconoscimento della professione: l'AIB ha proseguito
la sua presenza nel CoLAP ed è intervenuta -- anche
con prese di posizione ufficiali -- in questa concitata fase politica di
riforma delle professioni (solo frammentariamente attuata all'interno
del decreto legge "competitività"); inoltre l'Osservatorio Lavoro
e il
Gruppo sul lavoro discontinuo
hanno proseguito la loro azione di consulenza e assistenza per la tutela
della professione. Sono stati inoltre attivati contatti con le
organizzazioni sindacali su questi temi.
L'associazione ha seguito gli sviluppi del lavoro del Comitato istituito
per l'attuazione delle "Linee di politica bibliotecaria per le
autonomie", documento ritenuto particolarmente importante per lo
sviluppo del "sistema bibliotecario italiano".
Sul progetto "Nati per leggere" il CEN cercato di reimpostare le basi
della collaborazione (che coinvolge anche i pediatri) su
un'attività strategica per la promozione della lettura in Italia.
Ha riavviato i contatti istituzionali, a partire da quelli con il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (con un incontro tra
l'AIB e la Direzione Generale per i beni librari, il 29 aprile):
reciproca fiducia e collaborazione, ma anche assoluta indipendenza e
mantenimento della propria identità, sono i criteri che guidano
l'azione dell'AIB nei confronti delle istituzioni.
Non dimentichiamo che alcuni temi di rilevanza istituzionale erano in
discussione proprio in questo periodo, ad esempio il regolamento
applicativo della nuova legge sul deposito legale: e anche su questo
l'AIB ha espresso ufficialmente la sua posizione.
Un altro tema di particolare attenzione da parte del nuovo CEN è
stato quello della libertà di accesso e della censura in
biblioteca: in concomitanza con la riapertura del processo si è
espresso nuovamente sul caso della bibliotecaria condannata per aver
prestato un libro ritenuto osceno.
Infine (si tratta ovviamente di una sintesi estrema) vi sono altre importanti questioni affrontate in questi mesi, e ancora in discussione. Tra queste il riordino degli strumenti di comunicazione dell'associazione: conferma del ruolo fondamentale di AIB-WEB, il sito dell'AIB, con alcuni sviluppi nella grafica e nell'integrazione con altri strumenti informativi, a partire da "AIB notizie", di cui stiamo progettando una versione on-line (non solo trasposizione del cartaceo, ma specifici contenuti). È stata confermata la necessità (già ravvisata nella precedente gestione) di affiancare alla lista di discussione AIB-CUR, che l'associazione promuove e sostiene ma che non rappresenta la sua voce ufficiale, una lista di servizio riservata ai soci.
E poi la fondamentale questione degli eventi dell'associazione: ci
si è chiesti (e il dibattito è tuttora in corso) quale sia
la forma migliore per creare un "pacchetto" di eventi promossi
dall'associazione a livello nazionale e decentrato.
La formula adottata negli ultimi anni (Bibliocom a Roma in autunno,
Conferenza di primavera "itinerante") ha avuto risultati senz'altro
positivi nel favorire ricche occasioni di incontro e contenuti di alto
profilo; ma, al contempo, occorre valutare attentamente costi e benefici
dell'organizzazione di eventi nazionali, sia per l'impegno organizzativo
e finanziario che ne deriva, sia per la oggettiva difficoltà per
i bibliotecari a partecipare a troppi incontri, vista anche la fitta
"agenda" di iniziative professionali.
In particolare il CEN è impegnato a valutare con grande
attenzione temi, tempi, sede e modi di attuazione del congresso AIB
già previsto per l'autunno 2005, ritenendo l'esperienza di
Bibliocom importante ma anche migliorabile sotto il profilo della
fattibilità e dell'impatto sulla comunità professionale.
Anche per la formazione si stanno individuando le linee di indirizzo e riprendendo alcune collaborazioni già avviate -- come quella con le biblioteche di Camera e Senato per il progetto di formazione sulla documentazione di fonte pubblica "Il Parlamento in biblioteca".
Non vanno dimenticati altri fronti di impegno su cui il CEN ha lavorato: le attività internazionali, nel cui ambito sono proseguiti e anzi si sono intensificati i contatti; le modifiche statutarie per le quali si è ipotizzato un percorso di riflessione che porti a un ampio coinvolgimento di tutta l'associazione; l'editoria, tra l'altro con la firma dei contratti necessari alla pubblicazione delle edizioni italiane della CDD (14. ridotta e 22. integrale).
Il tutto non impedisce inoltre l'impostazione di un lavoro più generale di programmazione, che possa portare alla presentazione al più presto delle "linee programmatiche" per il triennio 2005-2008.
Ci si rende conto che -- a fronte di questo "elenco" di intenzioni e
attività -- molto andrebbe comunicato con un approccio più
analitico e attento ai contenuti.
Per fare un solo esempio -- che rende bene la difficoltà a
comunicare la complessità dei problemi e il livello di attenzione
di questo periodo -- è sembrato che gli unici "segni di vita"
nell'AIB in questo periodo (almeno nella lista di discussione) fossero
dati dalla creazione della "rappresentativa di calcio" e del "gruppo
biblioteche ferroviarie": in realtà queste iniziative -- utili e
importanti nel loro contesto, ma ovviamente solo "tasselli" di un
disegno più ampio -- hanno potuto essere pubblicizzate per il
semplice fatto che, come gruppi "auto-proposti", non avevano bisogno di
ratifica del CNPR.
Tutto il resto, è ovvio, deve avere i suoi giusti e democratici
passaggi, dopo di che verrà reso noto e anzi promosso e
divulgato.
Gli strumenti della comunicazione associativa -- come si è detto
-- sono anch'essi in fase di riavvio e ristrutturazione.
Vorremmo anche avere uno stile più attento ai contenuti che agli
"annunci".
Ma resta l'impegno forte per una comunicazione trasparente e un
coinvolgimento pieno di tutti i soci.
Stiamo lavorando con grande impegno ed entusiasmo: contiamo davvero di farlo a servizio di tutti voi!
Il Comitato Esecutivo Nazionale dell'AIB
Copyright AIB
2005-05-07 (rev. 2005-05-11)
a cura di Andrea Marchitelli
URL:
<http://www.aib.it/aib/cen/pres0505.htm>