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Nota congiunta inviata alla CGIL B.A.C. dall'AIB e dall'ANAI

in merito alle proposte di modifica al D.P.R. 26/11/2007 n. 233 "Regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell'articolo 1, comma 404, della L. 27 dicembre 2006, n. 296"

Nel corso della discussione in merito al Dpr di modifica al D.P.R. 26/11/2007 n. 233 "Regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell'articolo 1, comma 404, della L. 27 dicembre 2006, n. 296", la CGIL B.A.C., in una lettera inviata al Ministro Bondi l'11.11.2008 di "Prime note e osservazioni sul nuovo schema" ha avanzato, tra le altre proposte, quella di fondere le attuali direzioni generali per gli archivi e per i beni librari in un'unica direzione generale per la "documentazione archivistica e libraria".
A seguito di tale iniziativa l'AIB e l'ANAI hanno inviato alla CGIL B.A.C. la nota congiunta riportata di seguito.

Al Sig. Libero Rossi
Coordinatore FP-CGIL Beni e Attività Culturali           Roma, 28.11.2008

Oggetto: Ipotesi di fusione fra le direzioni generali per gli archivi e i beni librari.

Nella lettera della CGIL B.A.C. al Ministro Bondi dell'11.11.2008 di "Prime note e osservazioni" sullo schema di nuovo regolamento del MiBAC, resa nota con circolare del 12 scorso, vi è, fra le proposte, quella di fondere le attuali direzioni generali per gli archivi e per i beni librari in un'unica direzione generale per la "documentazione archivistica e libraria". Questa ipotesi, improponibile sul piano culturale, è inaccettabile e fermamente respinta da tutti gli operatori dei settori archivistico e bibliotecario rappresentati dalle scriventi associazioni, in quanto risulterebbe gravemente deleteria per entrambi i settori coinvolti.
Una proposta simile anzitutto può solo muovere da un totale dispregio – come denota la stessa riduttiva ed impropria denominazione proposta - della storica e strutturale differenziazione delle caratteristiche scientifiche, tecniche e professionali, nonch&ecaute; dei compiti e funzioni dei due settori. Al di là della coincidenza di alcuni dei motivi soggettivi di fruizione dei rispettivi beni da parte degli utenti (quelli di ricerca e documentazione storica) e delle collaborazioni a singole iniziative interdisciplinari, esistono infatti numerose differenti specifiche caratteristiche, a partire dalla diversa natura stessa dei rispettivi beni culturali e dei loro contesti, modi di produzione, comunicazione e fruizione, dai diversi metodi di studio e standard di descrizione e trattamento consolidati, ai diversi criteri di gestione e strumenti di comunicazione, che non solo distinguono qualitativamente da oltre un secolo in modo decisivo le attività tecnico-scientifiche dei due settori e la connessa, non interscambiabile, preparazione culturale e professionale richiesta, ma richiedono di stretta conseguenza anche distinte specifiche apposite organizzazioni, come d'altra parte è sempre stato da oltre un secolo.
Una effettiva sinergia e sovrapposizione di competenze di intervento sugli stessi beni, che può giustificare sinergie organizzative (per es. soprintendenze miste) si può verificare per i settori delle ex Arti, non a caso appartenuti ad un'unica direzione generale dal XIX secolo al 2004. Ma i settori degli archivi e delle biblioteche non hanno analoghe strutturali sovrapposizioni di competenze di intervento sugli stessi oggetti (archivi e biblioteche) – tanto più che solo il settore archivistico ha funzioni di tutela sugli archivi dello Stato e di enti pubblici e privati-, né si è mai dato in essi il caso di istituti e tanto meno di figure professionali a competenza mista. Una fusione di direzioni generali, che, a differenza del coordinamento da parte di un unico dipartimento come è stato dal 2004 al 2007, non lascerebbe esistere al suo interno le due distinte strutture organizzative specializzate con le rispettive competenze ma creerebbe inevitabilmente uffici a competenze miste – cioè, rispettivamente, a incompetenze miste - , costituirebbe pertanto la distruzione della specificità tecnico-organizzativa delle rispettive direzioni generali (in quella per gli archivi i direttori e i funzionari dei servizi sono inoltre da sempre archivisti), e quindi un gravissimo danno, anzitutto alla competenza tecnico-gestionale, e poi evidentemente alla funzionalità non solo per entrambi i settori del Ministero, ma anche per i più ampi settori esterni degli archivi e delle biblioteche del Nostro Paese che a quelli fanno riferimento tecnico e culturale.
Chiediamo pertanto di ritirare e comunque di non considerare assolutamente fattibile una simile ipotesi di proposta, punitiva dei due settori del Ministero già relativamente più indeboliti ed emarginati dalle recenti politiche di tagli e ridimensionamenti, prospettata senza alcuna consultazione o consenso delle rappresentanze degli esperti ed operatori del settore.

Il presidente dell'AIB
(Prof. Mauro Guerrini)
Il presidente dell'ANAI
(dr. Isabella Orefice)

Copyright AIB 2009-03-14, ultimo aggiornamento 2009-03-14 a cura di Maria Grazia Ronca.
URL: <http://www.aib.it/aib/cen/olav/n081128.htm3>


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