Lunedì 21 luglio sono stati ricevuti a Roma i rappresentanti di AIB, ANAI, CIA, ANA e ANaStAr dall'on. Maria Anna Madia e dall'on. Marilena Samperi per la proposta di emendamenti da apportare al Codice dei Beni Culturali (DLgs 22 gennaio 2004, n. 42). Per l'AIB hanno partecipato Raffaele De Magistris (membro del Comitato esecutivo nazionale) e Piera Colarusso (rappresentante AIB presso il CoLAP).
L'obiettivo è quello di presentare un disegno di legge che, nel rispetto delle indicazioni comunitarie, possa costituire un primo passo per il riconoscimento dei requisiti delle professionalità impegnate nella tutela e nella fruizione dei beni culturali.
Al Codice verrebbero aggiunti due nuovi articoli: l'art. 9 bis e l'art. 182 bis. È stato raggiunto l'accordo sul seguente testo:
1. Gli interventi di tutela, vigilanza e ispezione, protezione e conservazione dei beni culturali, di cui al Titolo I, nonché quelli relativi alla fruizione dei beni stessi, di cui al Titolo II del presente Codice, da qualunque soggetto effettuati, sono affidati alla responsabilità o anche alla diretta attuazione, secondo le rispettive competenze, di archeologi, architetti, archivisti, bibliotecari e storici dell'arte in possesso di adeguata formazione e professionalità acquisita.
1. In attesa del riordino delle classi di laurea e della relativa definizione dei livelli minimi di qualificazione per l'accesso alle professioni di cui all'art 9 bis, per le finalità di cui al predetto articolo, sono istituiti presso il Ministero registri nazionali, aventi funzione ricognitiva, dei professionisti archeologi, archivisti, bibliotecari e storici dell'arte idonei allo svolgimento delle attività di tutela e fruizione dei beni culturaliindicate nel predetto articolo.
2. Il Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministero dell'Istruzione e dell'Università e Ricerca, la conferenza Stato – Regioni e in collaborazione con le rispettive associazioni professionali rappresentative sul piano nazionale inserite nell'elenco di cui al decreto 28 aprile 2008 emanato del Ministero della giustizia di concerto con il Ministero per le Politiche Europee (G.U. 26 maggio 2008, nº 122), stabilisce con proprio decreto le modalità e i requisiti di iscrizione dei professionisti nei registri, fra i quali vi è la certificazione professionale effettuata dalle rispettive predette associazioni professionali ai sensi dell'art. 26 del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 206, nonché le modalità di tenuta degli elenchi stessi in collaborazione con le predette associazioni professionali.
Da sottolineare il ruolo rilevante assegnato alle associazioni, che diventerebbero interlocutori del MiBAC nell'individuazione dei requisiti per l'iscrizione ai registri, tra cui è espressamente prevista la certificazione delle associazioni stesse.
Due i principali aspetti critici: la difficoltà di raccogliere intorno alla proposta un ampio consenso bipartisan senza stravolgerne i contenuti; i tempi prevedibilmente lunghi dell'iter parlamentare, anche se si optasse per un'approvazione da parte della Commissione lavoro in sede deliberante. L'incontro si è concluso con la proposta di Samperi e Madia di promuovere un evento a sostegno del disegno di legge tra settembre e ottobre, con la partecipazione delle associazioni. Queste ultime si sono impegnate ad attivarsi in una diffusa azione di sensibilizzazione.
Marcello Sardelli
Segretario nazionale AIB
Roma, 29 luglio 2008
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2008-07, aggiornamento 2008-07-29 a cura
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