AIB. Vita dell'Associazione
Novità per il piano d'azione
Mediateca 2000
Il Comitato di valutazione
La delibera C.I.P.E. (132/98) "Approvazione del piano d'azione Mediateca 2000 - II fase. Legge n ° 208/1998" stanzia 15 miliardi finalizzati, nell'ambito delle Regioni obiettivo 1, alla realizzazione e gestione di mediateche ed al sostegno, costituzione ed avvio delle società, costituite almeno per il 70% da giovani formati durante la prima fase del Piano d'azione.
La determinazione del C.I.P.E. prevede l'istituzione di un Comitato di valutazione con lo scopo di "definire le procedure d'accesso ed erogazione dei contributi ed approvare le graduatorie dei beneficiari".
Questo Comitato è stato istituito il 22 ottobre 1999 con le ulteriori finalità di assicurare un coordinamento all'insieme delle iniziative connesse alla realizzazione del Piano d'azione "Mediateca 2000" prevedendone il monitoraggio e la costante attualizzazione, nonché la ridefinizione delle linee generali del Piano d'azione anche alla luce delle iniziative nel frattempo avviate a livello nazionale e regionale.
Fanno parte di questo Comitato :
- Gianni Bonazzi - Ufficio centrale per i beni librari - Coordinatore
- Luciano Scala - Ufficio centrale per i beni librari
- Rossella Caffo - Ufficio centrale per i beni librari
- Ministero del lavoro
- Nazareno Pisauri - Coordinamento delle Regioni
- Roberto Piperno - Unione Provincie italiane
- ANCI
- Paola Bertolucci - Regione Sardegna
- Pietro Dell'Aquila - Regione Basilicata
- Marisa Guarini - Regione Puglia
- Giancarlo Perani - Regione Calabria
- Ilva Pizzorno - Regione Campania
- Alessandro Rais - Regione Sicilia
- Paolo Sassi - Regione Molise
- Pasquale Mascia - Associazione italiana biblioteche
- CNEL
- Italia Lavoro (soggetto attuatore della seconda fase del Piano)
La progettazione di 20 mediateche
Il Comitato ha svolto una prima riunione già il 24 settembre, prima della ufficializzazione della nomina, per poter esprimere il proprio parere rispetto al finanziamento, ottenuto dal Ministero per i beni culturali a valere sui fondi strutturali nell'ambito del P.O. "Assistenza tecnica 1994-1999" Misura 2.5 "Studi di fattibilità e progettazione", di 1 miliardo per la progettazione di 20 mediateche.
Quest'intervento anticipato del Comitato si è reso necessario per la scadenza, dicembre 1999, dei termini per la pubblicazione del bando di gara europeo.
Il Comitato è stato chiamato ad esprimersi sull'indicazione delle localizzazioni delle progettazioni, sulla congruità del capitolato di gara e sul bando che avrebbe dovuto selezionare la ditta appaltatrice del progetto.
Le localizzazioni sono state individuate da singoli Uffici per i beni librari delle Regioni interessate secondo criteri omogenei agli indirizzi generali voluti dal Comitato in materia di fattibilità dei progetti e di impegno, da parte delle Regioni a sostenere la realizzazione delle mediateche con i fondi strutturali 2000-2006.
Particolare attenzione è stata richiesta dal Comitato alle Regioni per garantire una ripartizione che soddisfacesse criteri generali legati sia alla popolazione residente ed all'ampiezza territoriale che alla qualità dei servizi già resi che si andavano a migliorare.
La procedura d'individuazione del soggetto attuatore dell'intervento, anche questo chiamato dal Ministero "Mediateca 2000" mai nei fatti e negli intenti diverso dal Piano d'azione anche se con questo confluente in un'unica progettazione ministeriale, si è conclusa a febbraio 2000 con l'incarico alla Società Etnoteam e l'individuazione, grazie al ribasso d'asta, di 36 localizzazioni.
Etnoteam ha svolto entro giugno 2000 l'attività di ricognizione in loco e di prima progettazione ed ha ottenuto una proroga, dovuta a motivi tecnici, per la consegna degli elaborati finali che dovrebbe aversi entro settembre 2000.
La definizione delle procedure di finanziamento
Il Comitato si è riunito altre due volte, il 26 ottobre ed il 29 novembre 1999, per la definizione dei criteri di ripartizione dei finanziamenti e per la predisposizione dei materiali necessari alla compilazione delle domande di richiesta dei contributi da parte dei soggetti ammessi.
Per la prima volta le biblioteche e altri soggetti delle Regioni meridionali avevano l'opportunità di partecipare ad un progetto complesso di finanziamento di strutture moderne di accesso all'informazione e constatato il livello quanto mai differenziato in termini di qualità dei servizi, offerta degli stessi, esperienza, contesto culturale, scenario tecnologico e capacità progettuale, il Comitato ha deciso di dare mandato al Ministero di preparare un bando di partecipazione al finanziamento che fosse flessibile e consentisse di presentare domande al più largo numero di soggetti.
Si è deciso anche di privilegiare le strutture bibliotecarie già attive predisponendo una scheda conoscitiva che consentisse di misurare alcuni parametri essenziali e valutare, all'interno del punteggio globale che formerà una graduatoria degli ammessi al finanziamento, la qualità dei servizi resi.
Anche per le Società, formate almeno per il 70% da giovani formati nella prima fase del Piano, che intendessero chiedere un finanziamento si è cercato di predisporre un bando che fosse strumento duttile ma esaustivo nel raccogliere gli elementi di valutazione su cui il Comitato è chiamato a lavorare.
Gli schemi delle domande, gli allegati e tutte le informazioni necessarie sono stati inseriti nel sito Internet dell'Ufficio centrale per i beni librari
I termini per la presentazione delle domande sono slittati fino al 12 giugno 2000 anche a causa del ritardo con cui si è scelto il soggetto attuatore e si è firmata la relativa convenzione tra le parti.
Il soggetto attuatore della seconda fase del Piano è Italia Lavoro S.p.A. che per un compenso di 1 miliardo, a valere sui 15 dell'intero finanziamento, ha il compito di sostenere l'attività del Comitato, di garantire consulenza alle Società per la presentazione delle domande e la redazione dei Piani d'impresa, di monitorare l'attuazione dei progetti finanziati anche sostenendo un'attività ispettiva dei componenti del Comitato.
Il riparto dei 14 miliardi del finanziamento è da fare rispetto alle due principali finalità della delibera C.I.P.E., sostegno alle Società e ai progetti di mediateche, una volta che si conosca la massa finanziaria generale delle richiesta ammesse, e sia completata l'attività di valutazione sia del progetto o del piano d'impresa che dello stato attuale dei servizi o dell'attività già impostata dalle Società.
A questi temi sono state dedicate la seduta plenaria del Comitato del 3 e 4 luglio 2000 e quelle ristrette di istruttoria tecnica del 14 luglio e del 4 agosto 2000.
L'analisi delle domande
Il Comitato si è posto il termine del 30 settembre per terminare i propri lavori e consegnare la lista delle domande accolte e dei finanziamenti concessi.
Questo consentirà una prima erogazione, probabilmente pari al 50%, del finanziamento in tempi strettissimi in modo da avviare i progetti, valutarne l'impianto a metà del 2001 e concludere conseguentemente l'assegnazione del finanziamento.
Sono pervenute all'Ufficio un totale di 145 domande per il finanziamento della costituzione e gestione di mediateche e 23 domande da parte di società o cooperative costituite dopo la conclusione della prima fase del Piano d'azione.
Le domande risultano così distribuite per regione:
Basilicata |
6 mediateche |
1 società |
Calabria |
27 mediateche |
5 società |
Campania |
15 mediateche |
5 società |
Molise |
3 mediateche |
1 società |
Puglia |
54 mediateche |
3 società |
Sardegna |
31 mediateche |
3 società |
Sicilia |
9 mediateche |
5 società |
Sono state escluse per non essere state presentate entro i termini stabiliti o per mancanza di elementi essenziali, progetto o domanda, 6 domande per la costituzione e gestione di mediateche mentre tutte le 23 domande per il finanziamento di società o cooperative sono risultate ammissibili.
Il Comitato ha approvato uno schema di attribuzione del punteggio finale di valutazione delle singole domande per la costituzione e gestione delle mediateche che si distribuisce in quattro macrovoci (qualità del progetto; sostenibilità e fattibilità del progetto; qualità dei servizi resi e propensione alla multimedialità ed alla cooperazione; accordi progettuali con società specializzate) a loro volta suddivise in articolazioni che consentono una valutazione puntuale.
Per la valutazione delle domande delle società o cooperative si sono evidenziate cinque direttrici (quota fissa per l'avvio; quota pro-capite per i soci provenienti dai corsi della prima fase; qualità del Piano d'impresa; qualità dell'attività già svolta o avviata; quota pro-capite per le professionalità ulteriori coinvolte ).
Questo sistema valutativo consentirà di distribuire circa 4 miliardi per le società o cooperative e circa 10 miliardi per la costituzione e gestione di mediateche.
Queste cifre sono delle proiezioni, abbastanza attendibili, basate sulla conoscenza delle masse finanziarie totali dei due assi di finanziamento.
Pasquale Mascia
Rappresentante AIB nella Commissione ministeriale "Mediateca 2000"
Consorzio per la pubblica lettura "S. Satta"
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Copyright AIB 2000-08-16, ultimo aggiornamento 2000-08-16
a cura di Vittorio Ponzani
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