AIB. Attività internazionali
Linee Guida per il servizio di digital reference
(IFLA Digital Reference Guidelines)
Sezione Reference Work
(Reference Work Section)
July 2003
Introduzione:
-
Obbiettivi
-
Storia
-
Indirizzo
Gestione
-
Politiche
-
Pianificazione
-
Personale
-
Addestramento
-
Interfaccia e architettura
-
Aspetti legali
-
Pubblicità e promozione
-
Valutazione / Qualità
-
Collaborazione
Aspetti pratici
-
Linee Guida generali
-
Linee Guida sui contenuti
- [Linee Guida per la Chat-line]
-
Linee Guida per le sessioni chat
Risorse utilizzate
[Indice]
Introduzione
I termini "virtual reference", digital reference", "e-reference",
"Internet information services", "live reference", "real-time reference"
vengono usati in modo intercambiabile per descrivere servizi di
reference che utilizzano la rete e il computer in vario
modo ..."
[...]
Virtual reference Canada:
http://www.collectionscanada.ca/vrc-rvc/s34-150-e.html
[Indice]
I. Obbiettivi
Obbiettivo di queste linee guida è estendere le
best practices
del servizio di digital reference su base internazionale. Il modello
consortile di organizzazione del lavoro e lo sviluppo di risorse
condivise si adattano perfettamente all'ambiente della rete. Nonostante
le biblioteche nei diversi paesi possano avere tradizioni differenti di
servizi al pubblico che condizionano le metodologie adottate nel
servizio di reference e le aspettative degli utenti, bisogna riconoscere
che le nuove tecnologie consentiranno ai bibliotecari di rimodellare
tali servizi. Queste linee guida tentano di definire standard comuni
partendo dalle diverse tradizioni nella speranza che questo consenta
alla comunità globale dei bibliotecari di esplorare
liberamente nuove potenzialità.
Alcune tematiche sollevate in queste linee guida potrebbero in
definitiva giustificare ulteriori considerazioni come, per esempio, la
gestione del cambiamento: come può il responsabile di un
progetto di digital reference mitigare l'impatto di nuovi modelli di
organizzazione del lavoro sul personale del proprio ente, sui propri
piani di lavoro e sui propri
utenti?
Un ulteriore sforzo sarà quindi quello inerente alla
definizione dei finanziamenti necessari per affrontare questo impegno
nell'ambito di comunità diverse, riguardo alle differenti
esigenze di personale, acquisizione di risorse ed attrezzature.
"L'unicità
delle caratteristiche del digital reference introduce nuove tematiche e
sfide. La necessità di linee guida e di standard diventa
ancora più importante nel momento in cui i servizi di
reference digitale gestiti ormai in modo consortile continuano ad
svilupparsi ..."
(Vera Fullerton)
[Indice]
II. Storia
Il Gruppo di Discussione dell'IFLA sul Reference si è
riunito per la prima volta nel 1998: è stato costituito
per occuparsi degli effetti delle nuove tecnologie sul servizio di
reference e sulle aspettative degli utenti. Nel 2002, riconoscendo
l'importanza di queste tematiche e l'interesse crescente del pubblico
per le attività del gruppo, l'IFLA ha creato
ufficialmente lo Standing Committee on Reference Work. Le presenti linee
guida sono il risultato di workshops e riunioni che hanno avuto luogo
nel corso di questi anni.
[Indice]
III. Indirizzo
Questo documento è indirizzato ai responsabili delle
biblioteche e ai bibliotecari che in esse prestano servizio:
Sezione 1.
La Gestione [dei servizi di digital reference]
è stato scritto tenendo conto delle
responsabilità di coloro che saranno chiamati a gestire i
progetti dal punto di vista amministrativo.
Sezione 2.
Aspetti pratici
fornisce una guida per gli addetti al servizio di digital reference ed
enuncia standard pratici per agevolare la strutturazione di
attività collaborative.
Definizione del "bacino di utenza": prima di istituire il servizio di
reference digitale, è importante definire il proprio
target di utenza. Bisogna quindi valutare come l'utilizzo della
tecnologia può condizionare e/o espandere tale bacino.
L'ubicazione fisica dell'utente riveste
un'importanza
minore se l'istituzione è presente in rete in quanto,
oltre all'utenza tradizionale dell'istituzione, tipologie nuove e
diverse di pubblico possono scegliere di avvalersi dei servizi in linea.
[Indice]
La gestione dei servizi di digital reference
È necessario esaminare procedure e politiche
istituzionalizzate prima di strutturare nuovi servizi e determinare come
queste possano essere condizionate dalla transizione o l'avvento
dell'ambiente digitale.
Potrebbe essere necessario rivisitare modalità di
servizio esistenti da lunga data, ridefinirle e adattarle al nuovo
ambiente.
[Indice]
1.1 Politiche del reference
1.1.1.
Chiarire gli obbiettivi del nuovo servizio
1.1.2.
Identificare un gruppo di supervisione responsabile della creazione
di regole di best practices, della definizione dei comportamenti
accettati, e dell'articolazione di un codice di condotta che includa le
penalità previste in caso di infrazioni.
1.1.3.
Preparare una bozza di linee guida integrando le politiche e le
procedure esistenti con gli obbiettivi, assicurandosi che questi siano
coerenti con la missione complessiva dell'ente.
1.1.4.
Decidere quanto frequentemente debba essere effettuata una revisione
di queste politiche, descrivere la procedura e nominare i responsabili
della revisione.
1.1.5.
Prendere le misure relative al rispetto del copyright e ogni altra
norma limitativa che si possa applicare all'area di lavoro designata.
1.1.6.
Decidere chi può usare il servizio. Definire e
circoscrivere la clientela primaria. Se il servizio è
rivolto a tutti, senza discriminazione di età, razza,
genere, sesso, religione, classe sociale, reddito o handicap, questo va
dichiarato apertamente. Se sono previste esclusioni (ad es. utenti che
sono al di fuori di una specifica comunità) il divieto
deve essere applicato uniformemente.
1.1.7.
Decidere quali sono i tipi di domande a cui l'ente
risponderà o non risponderà. Per esempio:
à
rispetto agli altri
quesiti ..."
1.1.8.
Sviluppare politiche rispetto a comportamenti scorretti da parte
dell'utente. Le persone che usano il servizio devono comportarsi in modo
adeguato rispetto agli obbiettivi e le funzioni del servizio stesso.
[Indice]
1.2 Pianificazione
Gli obbiettivi del servizio fornito dovrebbero essere fondati su una
programmazione realistica che tenga conto delle risorse finanziarie
disponibili e anche dei bisogni percepiti della comunità
servita.
1.2.1. Creare un gruppo di lavoro di responsabili e addetti al
servizio all'interno dell'ente per indagare le opzioni di servizio
attivabili e definire le priorità.
1.2.2. Sviluppare un'ottica globale di lavoro per obbiettivi concreti -
come risponderà il servizio ai bisogni della
comunità?
Come potrebbe svilupparsi il servizio nel
tempo?
1.2.3. Preparare una bozza di proposta d'azione iniziale
1.2.4. Valutare i servizi ed i software disponibili
1.2.5. Definire la fonte di finanziamento più appropriata
1.2.6. Sollecitare il feedback dagli utenti
1.2.7. Definire se vi sono altre istituzioni (locali, regionali, ecc.)
che potrebbero essere interessate a condividere risorse per sviluppare
un servizio cooperativo
1.2.8. Rivedere il piano d'azione, sulla base dei dati ottenuti. Dal
punto 1.2.4. al punto 1.2.7.
1.2.9. Presentare ufficialmente il piano d'azione e assicurarsi il
sostegno dei propri dirigenti.
[Indice]
1.3 Personale
1.3.1. Selezionare il personale che parteciperà al
servizio sulla base del loro iniziale interesse (questa è
la chiave!), capacità, disponibilità,
abilità informatica, e propensione alle relazioni
interpersonali. Definire chiaramente le loro specifiche
responsabilità e compiti.
1.3.1.1. Valutare quanti bibliotecari full time sono necessari, e quanti
tecnici - se è il caso - per distribuire
e rispondere alle domande.
1.3.1.2. Mantenere una certa flessibilità nel gruppo del
personale coinvolto per poter inserire bibliotecari che vogliano
partecipare dopo aver familiarizzato con l'idea del servizio
[Ricordatevi che il futuro del progetto dipende dal saper promuovere
l'interesse, non dallo scoraggiarlo].
1.3.1.3. Se un servizio esteso sulle 24 ore non è
né richiesto né fattibile, programmare la
presenza del personale in modo da rispondere al meglio alle aspettative
e ai bisogni degli utenti. Questo è particolarmente
importante per gli strumenti di chat reference.
1.3.1.4. Analizzare e valutare la programmazione e la distribuzione dei
carichi di lavoro in modo ricorrente. Apportate delle modifiche in
qualsiasi momento lo riteniate necessario e possibile.
1.3.1.5. Creare un programma di lavoro imperniato sull'apporto
lavorativo degli addetti principali ma prevedere ricambi/sostituti per
questi bibliotecari.
1.3.2. Decidere chi, all'interno dell'ente o del consorzio, si fa
carico del necessario supporto tecnico informatico
[un
gruppo di supporto tecnico informatico è essenziale per
il successo del servizio di digital
reference]
1.3.3.
Decidere chi, all'interno dello staff, sorveglierà le
limitazioni d'uso e di accesso contenute nei contratti e licenze per le
risorse elettroniche.
1.3.4. Decidere chi sarà responsabile del rispetto degli
standard prefissati.
1.3.5. Pianificare l'integrazione del servizio nelle procedure e
nell'organizzazione del lavoro quotidiano. Standardizzare le procedure
al fine di evitare che vengano trascurate domande in caso di assenza del
personale.
[Indice]
1.4 Addestramento: aspetti basilari.
1.4.1. Decidere chi addestrerà il personale, e tener
conto del tempo necessario per l'addestramento, l'orientamento e
l'aggiornemento individuale degli addetti.
Le capacità chiave di un digital librarian includono:
- approccio multitasking
- capacità di comunicare con chiarezza, specialmente
per iscritto
- abilità nel fare ricerche bibliografiche su basi
dati e risorse online
- abilità nell'intervista - in grado di
compensare la mancanza di comunicazione analogica
- conoscenza approfondita delle fonti di consultazione
- familiarità con il software selezionato.
1.4.2.
Predisporre attività di aggiornamento quando
è necessario. Incoraggiare lo staff e metterlo in
condizione di incontrarsi con regolarità per discutere
esperienze e nuovi sviluppi in quest'area.
[Indice]
1.5 Predisposizione dell'interfaccia
La "scrivania" (desktop) per il digital reference dovrebbe essere
strutturata per consentire l'accesso a risorse e competenze per il
più alto numero possibile di persone, a prescindere dalla
lingua, dalle capacità tecniche e dagli handicap fisici.
Si noti bene: nonostante si stia pianificando un servizio in linea non
bisogna trascurare i dettagli fisici e logistici necessari per fornire
un servizio di digital reference efficiente: occorre dotare il personale
di uno spazio di lavoro appropriato - mobili, hardware,
software, fonti cartacee, accesso a internet, browser web, indirizzo
e-mail:
tutto questo è rilevante quanto ciò che
l'utente vede sullo schermo.
È importante organizzare correttamente lo spazio
virtuale:
- chiarire cosa significa "amichevole per l'utente" e di facile
navigazione
- definire un design e una struttura standard e applicarla
coerentemente a tutto il sito, in modo che l'utente che vi accede per la
prima volta possa farsi un'idea di come navigare alla prima o seconda
schermata. Posizionate il link al servizio [il bottone "chiedi a un
bibliotecario"] in modo coerente in tutte le pagine web dell'istituzione
- usare il più possibile icone e disegni per orientare
l'utente. Evitare di riempire le pagine con blocchi di testo.
- Identificare chiaramente l'istituzione e creare un link
all'homepage della biblioteca
- Includere un breve paragrafo che definisca lo scopo dei servizi di
reference dell'ente e dichiarare quanto tempo gli utenti possono
aspettarsi di attendere per la risposta alle loro domande (ad es.:
"...tutte le richieste pervenute a questo servizio riceveranno
risposta entro cinque giorni lavorativi...")
- Fornire informazioni che guidino l'utente nella compilazione del
modulo di richiesta (ad es.: La parte "risorse consultate" deve
includere almeno un esempio che mostri all'utente che è
importante citare il volume, la pagina, il numero e la data, il titolo e
l'indicazione dell'autore, ecc.)
- I campi informativi comuni che potrebbero essere inseriti nel
modulo su web dovrebbero includere alcuni dati essenziali quali:
"indirizzo e-mail", "testo della domanda"; come pure altri campi
opzionali come "nome", "numero di telefono", "titolo di studio" (per il
livello di risposta) e "scopi della ricerca", ecc.. Creare tutti i campi
ritenuti necessari per dare un servizio efficiente, ma non troppi da
infastidire l'utente
- Creare links alle risorse informative interne ed esterne rilevanti
(rivisti e aggiornati regolarmente), homepages, cataloghi in linea, basi
di dati, FAQ, ecc.
- Fornire links ai dettagli sulla politica dell'ente per il reference
e le linee guida del servizio
- Identificare e fornire informazioni su come contattare (con ogni
mezzo) lo staff della biblioteca: via chat, via email, via modulo web,
fax, posta normale, telefono, ecc.
Nella pianificazione del sito tenere conto dei possibili limiti
hardware e software dell'utente finale: è necessario
dichiarare chiaramente i requisiti minimi dell'hardware per l'uso del
servizio.
Adottare politiche e aderire alle norme che garantiscono a tutti gli
utenti, anche a quelli disabili, l'accesso al servizio.
Dichiarare chiaramente chi risponde alle domande e cosa il servizio non
sarà in grado di offrire.
Per esempio:
"Per
limiti di tempo e a causa del volume delle richieste ricevute, non
possiamo:
- inviare documentazione via fax agli utenti
- approntare bibliografie
- effettuare ricerche bibliografiche approfondite
- rinnovare prestiti tramite questo
servizio" ...
Pubblicare una dichiarazione sulla privacy [basata sulla relativa legge
nazionale]
Si veda ad esempio la dichiarazione sulla privacy della British Library:
(www.bl.uk/privacy.html)
"La finalità di questa dichiarazione è di
informare gli utenti su quali informazioni personali vengano registrate
nel corso della navigazione sul nostro sito, come queste vengano usate e
quando rese disponibili.
Come succede nella maggioranza dei siti web, il sito della British
Library registra automaticamente nel suo logfile alcune informazioni per
ogni richiesta inviata. Queste informazioni vengono utilizzate
dall'amministratore di sistema per produrre statistiche d'uso. Da questi
dati, vengono estratte sintesi statistiche, alcune delle quali
potrebbero essere rese pubbliche, ma esse non includono informazioni che
possano consentire l'identificazione dell'utente. Alcuni sottoinsiemi di
dati possono essere utilizzati per indagini sull' uso non adeguato del
computer per la navigazione su questo sito (si vedano anche le nostre
linee guida...)"
Decidere per quanto tempo le trascrizioni delle chat e delle domande
verranno tenute in archivio e chi può accedervi. Definire
se è necessario mantenere l'anonimato dell'utente
cancellando tutte le informazioni personali. Stabilire un programma e
una procedura di manutenzione.
Fornire agli utenti canali per esprimere un feedback (indagini, emails,
ecc.)
[Indice]
1.6 Aspetti legali
È importante per tutti i bibliotecari
familiarizzarsi con la legislazione corrente sull'informazione pubblica
locale e nazionale, e condividere questa informazione con gli utenti
quando questa influenza le modalità del servizio.
- servizio di reference in linea e libertà di
informazione- in rapporto alla cultura locale
- politiche nazionali di informazione: qual è il
panorama politico?
- legislazione sull'informazione pubblica
- legislazione correlata
- copyright
- tematiche relative alla privacy
- licenze e contratti
- relazioni consortili
[vedi: Revision of IFLA Public Library Guidelines
http://www.ifla.org/VII/s8/proj/gpl.htm]
[Indice]
1.7 Pubblicità e promozione
- identificare i destinatari chiave
- sviluppare una "identità" del progetto ed un
logo/nome tenendo in mente il target della comunità
- incoraggiare la promozione attraverso il passaparola tra lo staff e
gli utenti a lungo termine
- creare links strategici dal sito web della biblioteca, e/o i siti
delle istituzioni potenziali partners
- contattare i "media" locali - giornale locale, notiziario
per gli amici della biblioteca, radio locali e insegnanti nelle scuole
della zona
- annunciare il servizio sulle liste di discussione professionali e
di interesse specifico
[Indice]
1.8 Valutazione
- condurre indagini sia tra gli utenti che all'interno del personale
addetto. Registrare preoccupazioni, problemi e quesiti sia tra gli
utenti che tra il personale
- compilare e valutare statistiche dell'attività di
servizio, come pure possibili problematiche tecniche o legate alle
politiche
- sviluppare i cambiamenti al servizio basandoli sull'analisi delle
statistiche e sul feedback di bibliotecari e utenti.
[Indice]
1.9 Collaborazione
Gli strumenti in linea danno la possibilità ai
bibliotecari di condividere le loro risorse con altri enti simili o
complementari. Ciò consente loro di offrire agli utenti
una quantità più estesa di servizi e
consulenze.
Ma il lavoro collaborativo non è privo di sfide. Chi
collabora deve:
- stabilire una visione d'insieme del servizio che
verrà fornito dalla nuova entità
- sviluppare linee guida per procedure e pratiche comuni
- costruire la fiducia tra i partners - costituire un comune
senso di responsabilità
- stimolare la riflessione sulle motivazioni che possono limitare
l'offerta del servizio ad es. leggi sul copyright, contratti e licenze,
affidabilità, politiche di informazione nazionali, ecc.
Si veda: Implementing Online Reference Services: Co-operation and
Resource Sharing (From: IFLA Public Library Guidelines
http://www.ifla.org/VII/s8/news/pg01.htm)
[Indice]
Pratiche e procedure relative al digital reference
2.1 Linee guida generali
I servizi di Digital reference devono adeguarsi agli stessi standard
del servizio tradizionale. Gli operatori devono:
- Impegnarsi a fornire l'assistenza più efficace
- Essere cortesi in modo professionale e mostrarsi rispettosi nel
rispondere alle domande
- Sostenere i principi della libertà intellettuale
- Confermare di aver ricevuto la domanda dell'utente. Fornire
risposte all'utente il più velocemente possibile. Occorre
rispondere alle lettere o ad altri messaggi con prontezza e cortesia
(IFLA PL Website)
- Elaborare una precisa politica di gestione delle risposte e
attenersi a questa politica.
- Rispettare gli accordi contrattuali sulle licenze, per quanto
riguarda sia il materiale stampato sia il materiale in formato
elettronico e rispettare le specifiche limitazioni d'uso ed eventuali
leggi sul copyright relative al materiale in questione
- Applicare valide strategie di ricerca. (Cfr. Documento RUSA: Linee
guida relative al comportamento per i professionisti nel settore dei
servizi informativi e di consultazione. Paragrafo 4.0 Ricerca. Comitato
ad hoc RASD sulle Linee guida comportamentali per Servizi informativi e
di consultazione. Approvato dal Consiglio di Amministrazione RASD,
gennaio 1996 su:
http://www.ala.org/Template.cfm?Section=Home
&template=/ContentManagement/ContentDisplay.cfm&ContentID=26937
- rispondere al 100% delle domande che vengono rivolte, anche se solo
con:
"Sono
spiacente, non lo so, ma può
provare ..."
[Indice]
2.2 Linee guida sui contenuti
- Il servizio di digital reference deve essere informativo.
È importante promuovere l'information literacy fornendo
all'utenza informazioni sulla strategia seguita per rispondere alla loro
domanda.
- Mantenere l'obbiettività e non esprimere giudizi di
merito sull'argomento in questione o sul tipo di domanda che
è stata posta.
- Utilizzare una tecnica di indagine neutra al fine di identificare
"la vera domanda" e, una volta determinata, fornire agli utenti risposte
precise e adeguate dal punto di vista della lunghezza, del livello e del
grado di completezza rispetto alla richiesta. Se è il
caso, fare comparire l'avviso che la domanda può essere
inoltrata a partner consortili.
- Se opportuno, fornire assistenza in caso di domande che richiedano
risposte più approfondite. I tempi di ricerca dovrebbero
limitarsi ai tempi raccomandati dal supervisore.
- Una risposta scritta ben strutturata è costituita da
una parte iniziale, un corpo e una formula di chiusura.
-
Parte iniziale:
Salutare l'utente e ringraziare per la scelta del servizio, fare
riferimento diretto all'argomento oggetto della richiesta.
Ad esempio:
"Le informazioni su ... si possono
trovare ...",
Per saperne di più su ..., consigliamo ..."
-
Corpo:
citare le fonti in maniera esauriente e adeguata. Descrivete
tutto l'eventuale materiale inviato a parte o in allegato. Spiegare come
le informazioni rilevanti sono state trovate e fornire la loro posizione
nell'ambito della fonte consigliata, se ciò non
è subito evidente.
-
Firma:
la firma deve sempre essere presente in ogni formula di chiusura. La
firma del bibliotecario può contenere il nome o la sigla
del bibliotecario stesso, la qualifica, eventuali informazioni sui
contatti e sull'istituto, secondo quanto prescritto dal supervisore.
Esempi:
"Speriamo che le informazioni che Le abbiamo fornito siano utili
alla Sua ricerca"; "Speriamo che queste informazioni Le siano d'aiuto";
"Speriamo con questo di aver risposto alla Sua domanda. Se ha altre
domande, La preghiamo di contattarci nuovamente e saremo lieti di
fornire ulteriore assistenza..."
- Evitare di utilizzare espressioni gergali, acronimi o abbreviazioni
in uso su Internet (quali BTW, IMHO)
- Scrivere tutte le risposte in modo chiaro e appropriato al livello
della domanda (per quanto possibile)
- Fornire risposte precise - occorre verificare i fatti e
conoscere (valutare) le fonti.
- Verificare l'ortografia nelle risposte scritte e controllate l'URL.
- Fare una selezione e proporre delle citazioni che provengano
esclusivamente da fonti autorevoli:
- Criteri di valutazione per fonti su carta: Autore, Data di
Pubblicazione, Edizione
o
Revisione, Editore, Titolo, Pubblico a cui il testo
è destinato, Argomento, Stile.
- Criteri di valutazione per riviste: Precisione, Autorevolezza,
Attualità, Obiettività.
- Criteri di valutazione per fonti su web: Autore, Contenuto, Nome
del Dominio, Data dell'ultima revisione, Obbiettività,
Autorevolezza e Precisione.
- Citate sempre le fonti delle informazioni in modo esauriente, sia
che si tratti di pagine web, libri di consultazione, banche dati o
altro. Utilizzate uno stile di citazione coerente, se possibile a
livello dell'intera istituzione.
- Il bibliotecario deve dare un valore aggiunto alle informazioni,
mediante analisi, descrizioni, parole chiave, percorsi o riformulazioni.
- Il bibliotecario deve fare del suo meglio per trovare e consigliare
almeno una fonte per ogni domanda.
[Indice]
2.3 Linee guida relative
alla Chat-line
- L'ideale sarebbe iniziare ad attivare una conversazione sincrona
interattiva - detta in breve chat - appena il cliente entra
nella coda di chat
- Occorre rispondere alle query in chat nell'ordine in cui vengono
ricevute.
- I bibliotecari che si occupano degli utenti in chat devono
identificarsi immediatamente all'inizio della
conversazione. [cfr. 2.3.8.]
- Tenere presente che ci sono altri utenti in attesa. (Ricerche in
vari progetti relativi alle chat hanno indicato che una sessione dura in
media circa 15 minuti. I bibliotecari possono comportarsi a loro
discrezione in questo settore)
- Durante la ricerca, rassicurare periodicamente l'utente sul fatto
che è ancora collegato
- Memorizzare tra i "preferiti" le URL usate frequentemente
- Utilizzare ortografia, grammatica e lettere maiuscole in modo
corretto, "lo stile di conversazione in chat" è
generalmente più colloquiale rispetto alla prosa scritta
in maniera formale.
- Creare degli script standard a livello d'istitutuzione per aiutare
i bibliotecari a risparmiare tempo e fornire servizi
regolari.
L'amministratore del servizio deve approvare gli script dell'ente
- Incentivare ogni membro dello staff a creare degli script per:
- Ricevere domande che richiedono risposte simili su argomenti non
trattati da altri
- Occuparsi delle richieste su argomenti particolari che meritano
script personalizzati.
- Utilizzare lo stesso riferimento per altra istituzione,
associazione, fonte o sito web.
- Creare una formula di saluto iniziale o di chiusura che sia diversa
da quella dell'istituto o dallo script comunemente utilizzato.
- Se la sessione non si può chiudere in tempi
ragionevoli e/o è presente un altro utente in coda,
rendetevi disponibili ad inviare una risposta via e-mail fornendo una
previsione dei tempi necessari, per es. "Continuerò a
cercare una risposta e Le invierò un messaggio e-mail
entro x ore o minuti"; "È sufficiente per iniziare?"
"Posso inviarle una risposta via e-mail?"
- Se è opportuno, lavorare con più di
un utente alla volta, talvolta comunicando con il secondo utente (si
consiglia di usare un altro browser). Per es. "Al momento sto lavorando
con un altro utente. Ritornerò in questa sessione di chat
il prima possibile. "Può attendere per cinque minuti?"
[Indice]
2.4 Linee guida relative alle sessioni chat
- Chiarire bene qual è il bisogno informativo. Fare in
modo che l'utente spieghi in modo esauriente le proprie esigenze prima
di rispondere.
- Utilizzare la tecnica della "domanda aperta" per incoraggiare
l'utente a fornire ulteriori informazioni sulla richiesta, per es. "Per
cortesia, mi dica di più su questo argomento" oppure
"Quali informazioni supplementari mi può fornire?" oppure
"Di quante informazioni ha bisogno?"
- Porre delle domande per definire ulteriormente la richiesta. Per
es. "Quali informazioni possiede già?" oppure "Di che
tipo di informazioni ha bisogno (libri, articoli, ecc.)?" oppure "Ha
bisogno di informazioni di attualità o storiche?"
- Suddividere le risposte lunghe in alcune sezioni (per es. 30 parole
per ogni sezione). Ciò evita che ci siano lunghe pause e
l'utente può iniziare a leggere la risposta mentre voi la
state completando.
- Ogni volta che è possibile, spiegare all'utente il
processo di ricerca e descrivere quanto rintracciato. Non dimenticare
che l'utente non può vedere il bibliotecario:
è necessario quindi che sappia quello che
è oggetto di ricerca e dove.
- Se si intende verificare su fonti cartacee o si necessita di tempo
per rispondere alla domanda, è consigliabile comunicare
all'utente quali sono le ulteriori fonti da consultare oppure che
è possibile far seguito alla comunicazione tramite
e-mail.
- Utilizzare citazioni complete.
- Se una richiesta deve essere passata ad un altro bibliotecario,
fornite all'utente informazioni dettagliate sulla persona a cui
rivolgersi, come contattarla e cosa chiedere.
- "Comportamento non corretto": Quando il comportamento dell'utente
non è corretto (secondo le linee guida dell'istituto)
inviare uno script di avvertimento o terminare la chiamata. Coloro che
ripetutamente hanno un comportamento scorretto devono essere segnalati.
- Scrivere in maniera colloquiale.
- Quando opportuno, chiamare l'utente per nome e porre domande.
- Evitare risposte sì/no. Questo tipo di risposte
può essere interpretato come freddo e non amichevole,
così come può accadere quando ci si
incontra di persona.
- Spiegare la terminologia non chiara ed evitate l'uso eccessivo di
espressioni gergali. Utilizzate una terminologia comprensibile per
l'utente.
[Indice]
Risorse utilizzate
Resources Used to Create Draft:
Virtual Reference Desk:
Note editoriali
Traduzione italiana a cura di Valentina Comba e Raffaella
Ingrosso,
con la revisione di Paola Gargiulo e Sonia
Minetto.
Questo testo è la traduzione di
IFLA Digital
Reference Guidelines
[33 k]
ed è conforme alla versione disponibile a URL
<http://www.ifla.org/VII/s36/pubs/DigitalReferenceGuidelines-IT.pdf>
[PDF 234 k].