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In una realtà sociale in continua evoluzione, a fronte dei vorticosi cambiamenti nel
mondo dell'informazione, l'Associazione Italiana Bibiblioteche deve ripensare alla propria
organizzazione e riformulare il proprio ruolo sia a tutela della professione, sia in funzione
di un costante sviluppo della realtà bibliotecaria del nostro Paese.
Ci sembra pertanto indispensabile proporre un programma politico che dia vigore e
visibilità ad una Associazione orientata da un lato a fornire servizi e assistenza ai
propri soci, dall'altro a contribuire in maniera determinante allo sviluppo dei servizi
bibliotecari.
Riteniamo quindi necessario un profondo rinnovamento strutturale e organizzativo
dell'Associazione. Compito del nuovo quadro dirigente sarà quello di guidare tale
rinnovamento sul piano dell'organizzazione e dei metodi di lavoro e di direzione, mantenendo
alta e forte l'iniziativa politica e professionale.
Per realizzare questo obiettivo sarà forse necessario rivedere le regole interne
dell'Associazione (Statuto, Regolamenti), affinch&eacuto; siano in grado di recepire e
rappresentare le esigenze dei bibliotecari e di tutti gli operatori del mondo
dell'informazione.
Per far ciò, è necessario prevedere un modello di associazione a carattere
decentrato, maggiormente partecipativo ed ospitale, fondato sulla crescita qualitativa e
quantitativa delle sezioni territoriali e di eventuali sezioni professionali. Tale modello
dovrà essere fondamentalmente basato sulla realizzazione di nuovi rapporti fra centro
e periferia, in modo da favorire la crescita politica dei quadri dirigenti locali,
responsabili sul territorio della politica dell'Associazione.
Per il periodo di rinnovamento organizzativo e gestionale dell'Associazione, si propone
dunque una gestione condivisa dell'Associazione stessa fra centro e periferia, onde evitare,
pur nel rispetto degli attuali dettami statutari e regolamentari, situazioni di stallo e di
contenzioso verificatesi negli anni pił recenti della nostra Associazione.
Siamo convinti che i bibliotecari italiani abbiano bisogno di una associazione professionale
che li rappresenti in modo serio, efficace ed autorevole. Ciò sarà possibile se
l'AIB saprà essere una associazione snella e basata sul volontariato, in cui l'impegno
di ciascun socio diventa valore aggiunto di un processo in grado di rappresentare gli
operatori di una professione in profonda trasformazione.
Programma politico 2003-2006: