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"Modifiche e integrazioni delle leggi
in materia di diritto d'autore"
(A.S. 1496-A)

Nota sul disegno di legge
di Anna Maria Mandillo

Ad ottobre del 1996 è stato presentato dal Governo un disegno di legge al Senato (A.S.1496) che, con la tecnica della "novellazione" delle leggi, vuole modificare e rafforzare la normativa esistente sul diritto d'autore (L. 633/41) per quanto riguarda le violazioni nel campo dei prodotti discografici e audiovisivi, e allo scopo di combattere soprattutto con maggiore efficacia le riproduzioni illegali, che, secondo la stima delle organizzazioni di categoria, hanno raggiunto in Italia livelli elevati: pari al 40% del mercato totale per il settore audiovisivo,e di 140 miliardi di lire per il settore discografico a fronte di un mercato legittimo di 535 miliardi di lire.

Purtroppo, a causa del disinteresse e della scarsa sensibilità alle esigenze del servizio pubblico delle biblioteche da parte della seconda Commissione permanente del Senato (Giustizia), nel corso dell'esame sono state inserite ulteriori modifiche sulle norme vigenti per le riproduzioni (fotocopie di libri e periodici). Tali modifiche, se mantenute, andranno a penalizzare fortemente il servizio di riproduzioni nelle biblioteche pubbliche, in particolare le modifiche riguardanti l'articolo 68 della legge 633/41. L'emendamento, presentato dal gruppo dei Verdi ed approvato a luglio del '97 dalla Commissione giustizia, prefigura un cambiamento così forte della situazione attuale da mettere le biblioteche in seria difficoltà nell'organizzazione pratica di un efficiente servizio di riproduzioni per gli utenti.

Alla formulazione dell'emendamento, ora diventato l'articolo 2 del disegno di legge 1496-A, ha senza dubbio contribuito il clima creato dalle organizzazioni degli editori, che, già da gennaio '97, avevano annunciato le loro intenzioni nel convegno promosso a Roma con il titolo "Pirati di carta - Le fotocopie: dall'uso personale all'abuso collettivo" (Residence Ripetta, 29 gennaio '97). Al convegno erano presenti parlamentari della maggioranza e dell'opposizione, ed anche rappresentanti della Presidenza del Consiglio; tutti si sono mostrati favorevoli ad un ampliamento delle norme sul diritto d'autore anche per le riproduzioni in fotocopia.

L'Associazione Italiana Biblioteche (A.I.B.) ha tempestivamente segnalato ai capigruppo parlamentari la gravità del provvedimento e le conseguenze negative che potrebbero derivare non solo alle biblioteche ma, in ultima analisi, anche agli autori ed editori.

Le biblioteche, infatti, dovrebbero far fronte a tali e tanti obblighi economici ed amministrativi per continuare ad offrire un regolare servizio agli utenti che nella maggior parte dei casi si vedrebbero costrette a ridurre o a chiudere il servizio. Nella maggioranza dei casi non avranno personale sufficiente da destinare ai controlli quotidiani del materiale da fotocopiare nei limiti voluti dal disegno di legge, dovranno combattere con macchinose ed impraticabili procedure di riscossione e versamento dei compensi agli aventi diritto, dovranno aumentare notevolmente i prezzi.

Né per gli autori ed editori, alla fine, il raggiungimento dell'auspicato compenso si tradurrà in un reale vantaggio economico perché bisogna mettere in conto che le procedure per raccogliere e distribuire le somme avranno molto probabilmente costi di gestione superiori ai guadagni reali dei titolari dei diritti.

Infine il disegno di legge, se accolto, instaurerebbe uno scenario di tipo poliziesco, a causa dei diversi controlli, limitazioni e sanzioni che metterebbe in atto, di segno del tutto contrario alla tendenza e all'esigenza di favorire la circolazione delle idee, la crescita culturale, la creazione e diffusione di nuove opere del pensiero, anche mediante i servizi offerti dalle biblioteche.

Allo stato attuale il disegno di legge è stato assegnato, in sede deliberante, alla Commissione Giustizia che dovrà esaminarlo dopo il 13 gennaio '98, data stabilita per la presentazione di ulteriori emendamenti al testo elaborato dalla stessa commissione (A.S. 1496-A), sulla base del testo presentato dal Governo.

A questo punto è urgente e necessario che Governo e Parlamento intervengano a modificare la situazione che abbiamo prefigurato.

Si chiede, pertanto, in ordine di priorità:


L' A.I.B. è tuttavia disponibile a discutere ogni altra soluzione che dovesse emergere nel corso dell'esame l diseggno di legge in Parlamento, fatti salvi i diritti dei cittadini all'informazione e all'accesso alla conoscenza.

Roma, 12 gennaio 1998

Copyright AIB 1998-01-16, ultimo aggiornamento 1998-12-10 a cura di Ilaria Brancatisano
URL: http://www.aib.it/aib/cen/copyright3.htm

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