Oggetto: commenti ed emendamenti al disegno di legge
n.1496 e 2157-A, modifiche e integrazioni delle leggi in materia di
diritto d'autore.
Preg.ma Senatrice,
Preg.mo Senatore,
Le sottoponiamo le nostre vive preoccupazioni per alcune disposizioni contenute nel testo del disegno di legge in questione.
Una serie di articoli presenti nel disegno di legge al Vostro
studio, se venissero approvati così come sono, metterebbero le
biblioteche, e gli altri intermediari del mondo dell'informazione,
nell'assoluta impossibilità di fornire all'utenza un servizio
fortemente voluto, ed utile per la collettività.
Sarebbe praticamente impossibile permettere l'accesso all'utenza
alle opere su carta e su altri supporti, quali ad esempio le
videocassette, vista l'ambiguità, o le lacune della legge, e le
pesanti sanzioni previste anche per le violazioni minori ed in buona
fede.
Gli intermediari dell'informazione hanno un duplice ruolo nel
diritto d'autore. Da un lato, infatti, sono loro stessi autori ed
editori, e dall'altro contribuiscono alla circolazione delle
informazioni e della cultura tra tutti i cittadini, adempiendo, cosi, ad
un compito fondamentale di ogni Stato moderno e democratico: permettere
l'accesso all'informazione a tutti, indipendentemente dalle condizioni
economiche.
Mentre la nostra società evolve verso la cosiddetta
società dell'informazione, si rischia di limitare l'accesso a
questa informazione a pochi, e solo dietro corrispettivi ed
autorizzazioni.
Ci sembra che i bisogni di una vastissima utenza, e del mondo degli
intermediari dell'informazione siano sottovalutati, con gravi danni per
la ricerca scientifica, le attività didattiche e l'apprendimento
personale, senza che vi sia un guadagno certo per i titolari dei diritti
economici.
Di seguito troverete alcune nostre osservazioni al disegno di legge
in questione, sperando di ricevere la Sua attenzione, e di sottolinearLe
l'enorme portata di alcune disposizioni.
Articolo 8 n 1, nella parte che introduce il 1-ter:
Suggeriamo la soppressione del 1-ter, o la modifica in:
"Chiunque abusivamente e per fini di lucro utilizzi con qualunque
procedimento ...
omissis"
La mancata modifica in tal senso comporterebbe una protezione
eccessiva, e non giustificata degli interessi economici dei titolari dei
diritti; inoltre, tale norma si porrebbe in contrapposizione con la
ratio della legge e dei precedenti interventi in materia, che hanno
sempre richiesto il requisito dell'abuso e del fine di lucro per
riconoscere un comportamento illegittimo.
Articolo 13, nella parte che introduce l'articolo 182-ter, n
2 e 3:
Sarebbe opportuna la soppressione:
Si attribuisce un incredibile potere di controllo agli ispettori
SIAE, in particolare lì dove si permette la vigilanza su soggetti
non imprenditoriali e senza scopo di lucro. Inoltre l'intero articolo
troverebbe una collocazione più appropriata ed omogenea in altri
testi, come ad esempio il Regolamento per l'esecuzione della legge del
22 aprile 1941, R.D. del 18 maggio 1942 n. 1369, o nello Statuto SIAE.
Ci sembra che l'intenzione sia di limitare proprio le biblioteche,
ed i centri di documentazione, che svolgono attività del tutto
lecite.
Articolo 15 n.1, nella parte che introduce l'articolo 171-ter:
Sarebbe opportuno modificare in:
" È punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa
da due a otto milioni di lire chiunque, con qualsiasi procedimento,
anche via etere o via cavo, abusivamente e per fini di lucro utilizzi in
pubblico, duplichi, riproduca,... omissis". L'articolo così
come ora scritto si potrebbe prestare a diverse interpretazioni e si
differenzierebbe da altri articoli dello stesso disegno di legge, e dai
passati interventi legislativi che hanno sempre portato la formula:
abusivamente e per fini di lucro.
Articolo 15 n 9:
Sarebbe opportuna la soppressione:
Ci sembra si conceda una protezione eccessiva ai titolari di diritti
sulle trasmissioni criptate, non tenendo in debito conto le
finalità e l'effettiva condotta illecita.
Articolo 18:
Sarebbe opportuna la soppressione:
Ci sembra non giustificato, e non tiene in adeguata considerazione
l'esigenza di garantire il diritto di difesa dei soggetti cui siano
imputate le condotte dannose.
Articolo 19:
Sarebbe opportuna la soppressione:
Ci sembra eccessivo, e non tiene in considerazione le
finalità e le conseguenze della condotta ritenuta dannosa.
Igino Poggiali
Presidente AIB
Vanna Pistotti
Presidente GIDIF,RBM
Marco Marandola
consulente di diritto d'autore
Roma, 13 gennaio 1998
(Testo elaborato congiuntamente dall'Associazione italiana biblioteche (AIB) e dal
Gruppo italiano dei documentalisti dell'industria farmaceutica e degli istituti di ricerca
biomedica (GIDIF,RBM).