Nell'elenco che segue, i riferimenti sono dati in forma: data, luogo, occasione. I link puntano al testo integrale dei discorsi, disponibile sul sito ufficiale della Presidenza della Repubblica, <http://www.quirinale.it>
Le vestigia dell'antichità romana ad Aquincum; le tracce lasciate - in architettura, nelle lettere, nella musica - dalla presenza italiana in Ungheria in epoca rinascimentale; gli scambi fra la biblioteca corviniana e quella di Lorenzo il Magnifico; i legami tra la Genova di Giuseppe Mazzini e la Budapest di Lajos Kossuth sono eminenti esempi di una grandezza culturale fatta al tempo stesso di emulazione e di reciproco arricchimento. Sono espressioni viventi di un comune sentire: esso consente all'Italia e all'Ungheria di rinnovare nell'Unione Europea le ragioni di un impegno condiviso che consolida l'identit&agreva; dell'Europa.
«Nell'antica Grecia, i pedagoghi diedero allo sport uno spazio assai rilevante nei loro programmi educativi: l'educazione del corpo e l'educazione della mente. Campi e palestre erano anche luoghi d'istruzione ed i grandi filosofi dell'antichità - Socrate, Aristotele e Platone - erano anche istruttori sportivi.
Dunque è proprio lo sport che ci può aiutare a immaginare un modello ideale di educazione, con spazi aperti, con biblioteche-palestre, spazi di ristoro e di ricreazione, che consentano una formazione completa.
Con questo spirito e, al motto di "muovi il corpo, apri la mente", il Consiglio dell'Unione Europea e il Parlamento Europeo hanno indetto per il 2004 l'Anno dell'Educazione attraverso lo Sport.»
«Le agevolazioni fiscali e le misure per la promozione devono però accompagnarsi con garanzie di mantenimento dei servizi essenziali a partire dalla posta, dalla scuola, dalla biblioteca, dal teatro o dal cinema.»
«Una settimana fa, in questo stesso Palazzo ho detto che l'Italia degli 8000 comuni e dei 4000 musei deve diventare l'Italia delle 8000 biblioteche. Aggiungo oggi che siamo diventati il Paese dei 4144 musei; oggi è da sottolineare che il loro numero è raddoppiato in venti anni. Questo ci dice che è possibile ottenere risultati concreti anche in tempi ragionevoli. La necessità di aprire nuove biblioteche comunali, di far salire di livello quelle esistenti è particolarmente forte al Sud e nelle zone montane. In questa direzione molto possono fare le Regioni.»
«Vi sono alcuni settori nei quali sappiamo di poter fare di più e dobbiamo farlo. L'Italia degli 8000 comuni dovrebbe essere anche l'Italia delle 8000 biblioteche, luoghi che i giovani si abituino a frequentare con spontanea consuetudine. Vi sono già molte iniziative a favore dei piccoli comuni, che vedo con favore; in esse dovrebbe sempre trovare spazio la difesa o la nascita di una istituzione - la biblioteca - che può davvero rappresentare un "presidio" per la lettura, e una espressione forte di qualità della vita.»
«Lo sport è un tassello fondamentale per il rinnovamento della scuola italiana. Dobbiamo investire di più nelle attrezzature sportive per la scuola, dentro la scuola. Forse è proprio lo sport che ci può aiutare a immaginare un modello ideale di un edificio scolastico moderno, più avanzato, con spazi aperti, palestre, prati e campi così come con biblioteche e spazi di ristoro e di ricreazione, che consenta una formazione completa.»
«Ho concluso. Mi preparo a visitare il vostro centro cittadino restaurato, poi raggiungerò Arcavàcata per inaugurare, all'università della Calabria, la nuova Biblioteca intitolata a Ezio Tarantelli, un caro collaboratore ed amico, assassinato dai terroristi per il suo appassionato impegno sociale. E poi prenderò la via del ritorno a Roma, con la mente e il cuore piene di immagini calabresi. Ma vi dico soltanto arrivederci, grazie dell'accoglienza, e buon lavoro.»
«STUDENTESSA CLAUDIA: Negli Stati Uniti è già operativa l'università via Internet. Gli studenti concludono i loro corsi comunicando con i loro docenti "on line". Volevo chiederLe se Lei all'epoca dei suoi studi avrebbe rinunciato volentieri ad un rapporto diretto con i propri insegnanti?
PRESIDENTE CIAMPI: La risposta risente naturalmente del contesto del tempo. Ai miei tempi non solo non c'era Internet, ma non si andava al di là di quello che erano i libri di testo e il contatto diretto con gli insegnanti. Sono un fautore della divulgazione di questi nuovi strumenti di conoscenza e li ammiro; lo vedo nelle mie nipoti come esse riescono a dialogare e a cliccare in continuazione. Tutto questo dà possibilità di conoscenze e facilita nello studio e nelle ricerche. Prima per svolgere una ricerca si doveva andare in una biblioteca, trovare il libro giusto e farselo consegnare, con tempi che si perdevano nel potere individuare e successivamente avere accesso ai documenti necessari. Oggi voi avete un vantaggio enorme sotto questo punto di vista.»
«Possiamo e dobbiamo porci traguardi più ambiziosi anche in altri campi: nella cultura, nella ricerca, in ogni altro aspetto delle relazioni fra le nostre società. Scuole, università, biblioteche, centri di formazione e di ricerca possono arricchire ancora le reciproche risorse di uomini e mezzi »
«Si sente, soprattutto in Italia, la mancanza di un ciclo ben organizzato del dopo laurea. Ci sono due realtà in Italia: o quella dei collegi residenziali con limitati contenuti didattici o quella dei collegi universitari, aperti a giovani di ogni parte d'Italia e di ogni classe sociale, che entrano e frequentano una università ordinaria, ai quali si richiede un particolare impegno e si offre un particolare ausilio di strumenti universitari, sia nei docenti sia negli stessi strumenti tecnici dalle biblioteche specializzate e così via. Io provengo da uno di essi, la Scuola Normale Superiore di Pisa.»
«Le nostre responsabilità sono intense nel Mediterraneo, nell'Europa dell'Est e nei Balcani. La regione mediterranea è culla della nostra civiltà, è luogo naturale di incontri che la cultura può alimentare: penso a Fernand Braudel che ne ha messo in luce con impareggiabile maestria le tante complementarità. All'Est e nei Balcani vi sono grandi patrimoni da tutelare, libri di testo da riscrivere, tradizioni da salvaguardare, biblioteche da conservare, collaborazioni da impostare per sostituire alla cultura dell'odio le ragioni della convivenza pacifica. Senza tutto questo, non vi potrà essere, nell'Europa sudorientale, ricostruzione della società civile.»
«PROF. PAOLO MANTEGAZZA
RETTORE DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI: A questo riguardo, senza anticipare un annuncio formale che daremo solo nelle prossime settimane, desidero però dare a Lei, Signor Presidente, la notizia dell'acquisizione per il nostro Dipartimento di Scienza della Storia, della Biblioteca e dell'archivio personale di Valentino Bompiani. E quello ancor più importante dell'acquisto, con il determinante contributo della Fondazione Cariplo, di una grande biblioteca egittologica, comprensiva di ben 9 mila volumi, contenenti, in pratica, tutto quanto di rilevante riguarda questo settore di studi, dalla spedizione napoleonica ai nostri giorni. Un acquisto tanto più prezioso in quanto venuto in diretta concorrenza con altre prestigiose università straniere.
PROF. SERGIO ZANINELLI
RETTORE DELL'UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE: Un dato, credo, esprime bene questa volontà: l'Università Cattolica possiede una delle migliori biblioteche di Milano, cresciuta negli anni '20-'30 e poi successivamente sviluppata soprattutto in alcuni ambiti.
Un desiderio nostro sarebbe di poter creare questo Centro e mettere la biblioteca a disposizione della città di Milano, con un servizio che l'Università fa al territorio di quella specifica zona, ma con possibilità di estendere, come dire, ad altre realtà o ad altre utenze - per usare l'espressione - che non siano strettamente quelle dei nostri studenti.»