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Assemblea generale dei soci, 18 dicembre 2004,
e assemblee regionali

Convocazione dell'Assemblea generale dei soci

A tutti i soci dell'AIB

È convocata l'Assemblea generale dei soci per il giorno 17 dicembre 2004, alle ore 23.30, presso la Sala Conferenze della Biblioteca nazionale centrale di Roma, in viale Castro Pretorio 105, e in seconda convocazione presso la stessa sala il giorno 18 dicembre 2004, alle ore 9.30, con il seguente ordine del giorno:

1. Comunicazioni
2. Presentazione delle candidature alle cariche sociali
3. Data del rinnovo delle cariche sociali
4. Comunicazione dell'elenco dei componenti delle Commissioni elettorali regionali
5. Elezione dei componenti della Commissione elettorale centrale
6. Varie ed eventuali

Si ricorda a tutti i soci che, in base all'art. 14 dello Statuto vigente, possono partecipare all'Assemblea tutti i soci di cui all'art. 4 che siano in regola con il versamento della quota sociale alla data di convocazione della stessa.

Il Presidente del Collegio Sindacale
Responsabile ad interim dell'AIB
Dr. Luca Bellingeri

Roma, 15 novembre 2004
Prot. n. 215/2004

Conforme all'originale spedito ai soci via POSTEL. È riportata al termine del verbale la convocazione delle assemblee regionali.

Verbale della seduta del 18 dicembre 2004

Il giorno 18 dicembre 2004, alle ore 9.30, presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma, si è riunita l'Assemblea straordinaria dei soci dell'Associazione Italiana Biblioteche, per discutere il seguente OdG:

1.   Comunicazioni
2.   Presentazione delle candidature alle cariche sociali
3.   Data del rinnovo delle cariche sociali
4.   Comunicazione dell'elenco dei componenti delle Commissioni elettorali regionali
5.   Elezione dei componenti della Commissione elettorale centrale
6.   Varie ed eventuali

Sono presenti il Presidente del Collegio sindacale e rappresentante ad interim dell'AIB, Luca Bellingeri, il Segretario nazionale Marco Cupellaro e il Tesoriere nazionale Arturo Ferrari.

Presiede Luca Bellingeri; la verbalizzazione della seduta è affidata a Marco Cupellaro.

1.   Comunicazioni

Il Presidente dell'Assemblea introduce i lavori ricordando che sono passati quasi due mesi dal CEN del 16 ottobre, nell'ambito del quale si sono verificate le dimissioni contestuali di quattro membri e la conseguente decadenza del CEN stesso e degli altri organi associativi. Oggi il clima appare più sereno, il timore iniziale che un blocco così improvviso e totale portasse alla paralisi è stato superato: l'Associazione ha dimostrato di aver in sé le risorse per superare questa crisi istituzionale, riuscendo a essere presente agli appuntamenti più importanti già programmati e a portare avanti nuove iniziative, come la Conferenza di primavera, il cui comitato scientifico si è riunito ieri, e che si svolgerà il 5-6 maggio prossimi. Un grazie agli ex Presidenti di sezione, ai coordinatori delle commissioni e a tutti coloro che, come titolari di posizioni elettive o incarichi o facenti parte nella segreteria nazionale, hanno dato un contributo in questa fase non facile. Anche dal punto di vista del processo elettorale dopo le incertezze iniziali si può apprezzare la quantità e la qualità delle candidature ai diversi organi. Anche la partecipazione alle assemblee regionali è stata meno scarsa del solito e in qualche caso la discussione ha prodotto risultati imprevisti. Bellingeri intende dar subito corso agli adempimenti formali, per poi lasciar spazio agli interventi dei candidati presenti e al dibattito tra i soci presenti.

[Ordine del giorno]

3.   Data del rinnovo delle cariche sociali

Secondo l'ordine del giorno (punto 2) si procederà quindi con la lettura delle designazioni dei candidati da parte delle sezioni. Tali designazioni, per quanto riguarda gli organi nazionali, verranno subito pubblicate su AIB-WEB. Tale pubblicazione non è stata possibile subito dopo le assemblee perché il regolamento elettorale individua proprio in quest'assemblea la sede in cui le candidature devono essere formalmente presentate dalle sezioni. Si tratta di una forma forse superata dalle nuove forme della comunicazione elettronica, ma la norma vigente è univoca e va rispettata.

Al punto 3 l'ordine del giorno, che Bellingeri anticipa rispetto al punto 2, prevede che l'assemblea definisca la data delle elezioni. Data l'entità del lavoro che la commissione elettorale dovrà compiere, con il supporto della segreteria, per diramare a tutti i soci le schede elettorali, Bellingeri ritiene opportuno proporre una data a ridosso del termine di 60 giorni previsto dall'art. 5 del regolamento elettorale, e precisamente martedì 15 febbraio.

L'assemblea approva la data delle elezioni proposta da Bellingeri.

[Ordine del giorno]

2.   Presentazione delle candidature alle cariche sociali

A questo punto, come previsto, Bellingeri legge, sezione per sezione, i nomi dei candidati designati dalle assemblee regionali per il CEN, il collegio sindacale e il collegio dei probiviri. Propone all'Assemblea di non leggere le designazioni relative ai CER, che verranno comunque rese pubbliche attraverso le pagine web ed i cui elenchi verranno allegati al presente verbale, di cui costituiscono parte integrante. L'Assemblea approva.

[2. Continuazione]

[Ordine del giorno]

4.   Comunicazione dell'elenco dei componenti delle commissioni elettorali regionali

Bellingeri propone all'Assemblea di non leggere l'elenco dei componenti delle commissioni elettorali regionali, che verranno comunque rese pubbliche attraverso le pagine web ed i cui elenchi verranno allegati al presente verbale, di cui costituiscono parte integrante. L'Assemblea approva.

[Ordine del giorno]

5.   Elezione dei componenti della Commissione elettorale centrale

Si passa poi all'elezione della Commissione elettorale centrale, di cui Bellingeri ricorda i compiti in base al regolamento. Bellingeri comunica all'Assemblea di aver raccolto la disponibilità spontanea per tale incarico dei soci Dario D'Alessandro e Maria Sicco. Il presidente uscente della sezione Toscana, Paolo Panizza, presenta la candidatura del socio Carlo Paravano. Poiché la Commissione è costituita da tre membri effettivi e due supplenti, e dunque occorrono almeno cinque candidati, Bellingeri aggiunge infine di aver chiesto e ottenuto la disponibilità anche di Franco Toni e Paola Puglisi. Le cinque candidature vengono votate per alzata di mano, con il seguente risultato:

Franco Toni ottiene 44 voti;
Maria Sicco 40 voti;
Dario D'Alessandro 38 voti;
Carlo Paravano 34 voti;
Paola Puglisi 28 voti.

I primi tre nominativi sono dunque nominati membri effettivi della Commissione elettorale centrale, gli ultimi due membri supplenti.

[Ordine del giorno]

2.   Presentazione delle candidature alle cariche sociali (continuazione)

A questo punto Bellingeri lascia la parola ai candidati e agli altri soci che desiderino intervenire.

[Elenco interventi:
Mauro Guerrini
Riccardo Ridi
Alessandro Bertoni
Stefano Parise
Rosa Maiello
Alberto Petrucciani
Giuliana Zagra
Vanni Bertini
Claudio Gamba
Sergio Trevisan
Vilma Alberani
Claudio Leombroni
Paolo Panizza
Francesco Langella
Anna Maria Della Fornace
Maria Carla Sotgiu
Maria Cristina Di Martino]

 

Mauro Guerrini, candidato al CEN, ricorda di essere stato il primo a essersi candidato e di aver pubblicato le linee guida che ispireranno, in caso di elezione, la sua azione all'interno del CEN. Il primo principio a cui essa si ispirerà sarà la massima valorizzazione dell'AIB come luogo d'incontro in cui abbiamo voce e dignità tutte le componenti dell'Associazione. Il secondo principio cardine sarà quello di lavorare per valorizzare, nelle parole dell'amico Michael Gorman, l'identità dei bibliotecari nel XXI secolo. Altro riferimento strategico sarà l'attività internazionale, in seno all'FLA e agli altri organismi a cui l'AIB partecipa, nella prospettiva, fra l'altro, di ottenere dall'IFLA l'incarico di organizzare un'edizione del proprio congresso mondiale. Il lavoro per quest'ultimo obiettivo dovrebbe essere una grande occasione di crescita per la comunità professionale italiana. Quando la comunità, di cui l'AIB è espressione, sarà pronta, il congresso IFLA in Italia sarà il risultato naturale di questo processo di crescita. Il Presidente del CEN, chiunque sia, dovrà per Guerrini riconoscere e garantire il ruolo di tutte le anime politiche dell'AIB. La diversità è una ricchezza a condizione che ci sia sempre il rispetto reciproco e che chi presiederà il CEN assicuri la sintesi delle varie istanze. L'AIB ha bisogno, sia a livello nazionale che di sezioni, di organi collegiali che assicurino in tutte le attività interne, a cominciare dalla rendicontazione economica, il massimo possibile di trasparenza e d'innovatività. Le diverse componenti in cui si articola l'Associazione (sezioni, commissioni) dovranno essere messe in condizioni di operare con il massimo di autonomia e di responsabilità. Per quanto riguarda la formazione, non c'è dubbio che quella di base spetti ad altre istanze (università), mentre all'Associazione spetta senza dubbio un ruolo importante nel promuovere lo sviluppo di un'offerta di aggiornamento professionale di alta qualità. Guerrini conclude ringraziando i soci che nelle assemblee di sezione lo hanno designato tra i candidati e si dice convinto che un'Associazione ricompattata sia nell'interesse dei soci, delle biblioteche e delle comunità professionale, nazionale e internazionale. Occorre un'AIB forte, unita e credibile.

[Elenco interventi]

Riccardo Ridi, responsabile del sito AIB-WEB, si dichiara d'accordo con l'appello alla pacificazione e si scusa se nel dibattito svoltosi finora in Associazione o in AIB-CUR può aver involontariamente contribuito ad alzare i toni della polemica o aver offeso qualcuno. Se la pacificazione che si chiede implica il riconoscimento del fatto che il lavoro del CEN è stato sostanzialmente positivo e che è giusto confrontarsi dialetticamente all'interno del CEN, Ridi condivide questo concetto di pacificazione. Se invece per pacificazione s'intende l'imposizione di un pensiero unico, obbligatorio, egli non condivide questo concetto di pacificazione, che peraltro egli coglie in diversi interventi pubblici di questo periodo. Per esempio, il fatto che una sezione abbia candidato al Collegio dei probiviri una persona che nell'ultima Assemblea chiese di ricorrere ai probiviri per i comportamenti di membri del CEN e accusò i verbali delle riunioni di essere sbilanciati e parziali è a suo avviso un chiaro segnale del fatto che qualcuno pensi a una pacificazione in questa seconda accezione, per Ridi sbagliata.

[Elenco interventi]

Alessandro Bertoni, candidato al CEN, esordisce ricordando la propria attività professionale e i due mandati svolti in passato come coordinatore della Commissione nazionale Università e ricerca dell'AIB. Chi sarà eletto si troverà impegnato in un non facile lavoro di ricomposizione e di sviluppo dell'attività a seguito di questo stop di ben sei mesi, di cui ora tutti possono percepire per intero la gravità, e in cui la capacità d'intervento all'esterno è fortemente ridotta. L'Associazione non è in grado di dettare i tempi dell'agenda, che viene definita dalle cose. La professione bibliotecaria deve riuscire a realizzare un'organizzazione interna adeguata all'agenda esterna. Inadeguata è stata anche, a suo avviso, la comunicazione dell'Associazione verso l'esterno, quale si è rispecchiata ad esempio in AIB-CUR. Pur non avendo sottoscritto l'appello de "L'AIB che vogliamo", Bertoni trova quell'agenda assolutamente condivisibile. Non ha sottoscritto il programma di Guerrini, persona che stima senz'altro, perché pensa che si debba andare al di là di un approccio generalista. Occorre un'Associazione più coesa, e capace di passare dal dibattito alle proposte. L'Associazione è troppo debole. Molti dei colleghi ormai non ne fanno parte. L'assetto in cui si calano i profili professionali del settore sta cambiando profondamente. Tra gli esempi recenti di questo deficit di ruolo dell'AIB, Bertoni cita la politica bibliotecaria per le autonomie, l'incendio della biblioteca della Società letteraria a Verona (che ha fatto danni molto maggiori del furto in sé e a quanto pare era doloso) e l'uscita del 2º rapporto sulle biblioteche di università. Perché quest'ultima, opportuna pubblicazione non ha visto coinvolta l'AIB? Perché l'AIB non fa come ALA, o CILIP, mandando a casa dei soci dei pieghevoli con i principali fatti "citabili" sul settore? L'AIB e i suoi soci peccano ancora molto di autoreferenzialità. La formazione di base, è vero, spetta all'Università, ma che fare se la formazione dell'Università non è adeguata? L'AIB deve attrezzarsi per promuovere il miglioramento dell'offerta formativa, non solo per coprire in prima persona quegli aspetti non coperti dalle iniziative esistenti. L'AIB deve riuscire a riaggregare soggetti nuovi emersi nel nostro mondo. Occorre eleggere una squadra che sappia risolvere l'antinomia tra centro e periferia, che sappia mettere sul tappeto i problemi veri avvertiti dai soci e che sappia dare a questi ultimi dei servizi cui essi attribuiscano un reale valore.

Relativamente all'incendio di Verona, Bellingeri precisa di essere in contatto con la Sezione alla ricerca di soluzioni che vadano al di là del mero comunicato in AIB-CUR.

[Elenco interventi]

Stefano Parise, candidato al CEN, si presenta e ringrazia le Sezioni Lombardia e Piemonte che l'hanno designato. A suo avviso la crisi dell'AIB è soprattutto una crisi di fiducia. Parise è un socio giovane, e per questo non ha un lungo curriculum di incarichi associativi. Di fronte alla recente crisi ha avvertito l'impulso di restituire la tessera, poi ha pensato più giusto rimboccarsi le maniche e dare il suo contributo. Non condivide gli atteggiamenti "buonisti". L'AIB non è né la Confindustria né la CGIL. Ciò di cui ha bisogno l'AIB a suo avviso è di darsi priorità molto precise e forti. La priorità numero 1 è il riconoscimento della professione, ed è ad essa che afferiscono il lavoro atipico, la formazione etc. Su questi temi l'Associazione deve giocare su un piano di parità con gli altri attori. La fiducia dei soci non si riconquista su petizioni di principio ma su fatti concreti, sulla capacità di rispondere a istanze della base. È il solo strumento che abbiamo per riconquistare la fiducia. Parise ha sottoscritto la piattaforma "L'AIB che vogliamo" perché vi ha ritrovato le giuste priorità e strategie. Questa piattaforma non è incompatibile con il programma di Guerrini, ma gli sembra che "AIB Che" abbia strutturato il discorso in modo più efficace.

[Elenco interventi]

Rosa Maiello, candidata al CEN, ringrazia coloro che l'hanno designata. Si ritrova in molte cose dette da Parise: proprio quando le cose vanno male è il momento in cui un socio deve coinvolgersi maggiormente, e restituire all'AIB ciò che l'AIB ha dato. Non vuole contribuire a un presunto "pensiero unico" la cui esistenza è smentita dai fatti. Occorre comunque un terreno comune su cui l'Associazione possa ritrovarsi, senza coltivare analogie con i partiti politici.

[Elenco interventi]

Alberto Petrucciani, ex vicepresidente e responsabile dell'editoria, ringrazia i 14 soci che si sono candidati, molti dei quali sono persone molto impegnate. Tommaso Giordano ha notato le difficoltà dell'AIB nel coinvolgere soci che potrebbero offrire contributi di alta qualità ma sono particolarmente impegnati. Ringrazia Miriam Scarabò e i membri del CEN decaduto per quanto hanno fatto. Comprende che sia triste chiudere con un bilancio negativo per chi si è impegnato con convinzione. Ringrazia anche chi, dopo le necessarie spiegazioni sull'accaduto, si è tirato indietro consentendo al dibattito di andare avanti. Gli è anche piaciuto molto che qualcuno poco fa abbia detto di essersi candidato ricordandosi di quello che ha ricevuto dall'AIB.

[Elenco interventi]

Giuliana Zagra, candidata al CEN e direttore responsabile di AIB notizie, ringrazia le sezioni che l'hanno designata e si dice sorpresa dei consensi avuti. Crede che questi siano stati il risultato del lavoro svolto con AIB notizie, che l'ha fatta conoscere dai soci e le ha consentito a sua volta di conoscere una realtà estremamente ricca di varietà e capace di pronte risposte. La crisi è di fiducia, ma anche di partecipazione. Dietro i CEN ci vorrebbe maggiore partecipazione da parte dei soci. L'organizzazione è formalmente ineccepibile, ma negli anni ha perso un po' di vitalità. Obiettivo del nuovo CEN dovrebbe essere contribuire a fare dell'Associazione uno spazio di lavoro cui il maggior numero possibile di soci possa partecipare. "L'AIB non ha fatto questo, o quello" ... è vizio diffuso lamentarsi così, invece di chiedersi che cosa ciascuno di noi può fare. Così ha deciso di candidarsi. Se verrà eletta intende mettere a disposizione la sua esperienza specifica, quello che sa far meglio, e ritrovarsi con gli altri in obiettivi comuni e in un lavoro condiviso.

Bellingeri dà lettura della mail inviata da Bertini, impossibilitato a intervenire per problemi fisici contingenti che gli impediscono di spostarsi (allegato 1).

[Elenco interventi]

Claudio Gamba, candidato al CEN e membro del CEN uscente, ringrazia Petrucciani per le sue parole di comprensione, ma intende rivendicare con orgoglio ciò che è stato fatto dal CEN uscente. Questa esperienza gli ha insegnato moltissimo e pertanto non la considera affatto negativa, né per sé, né, si augura, per l'Associazione. Grandi sfide si preparano per l'AIB: il presidio dei contesti scientifici; lo sviluppo dei contatti internazionali; la promozione dei valori delle biblioteche sia negli ambiti istituzionali che nei confronti della pubblica opinione; la crescita della capacità di rappresentare i bibliotecari e di offrire servizi ai soci; un presidio forte della filiera professionale che va dalla formazione al riconoscimento all'aggiornamento. Per quanto riguarda la formazione dev'essere la condizione per l'accesso alla professione, erogata con standard omogenei e raffrontabili, e collegata al mercato del lavoro. Il riconoscimento deve avvenire presso l'opinione pubblica e soprattutto riflettersi nella legge, applicando logiche e meccanismi che non siano antiquati ma conformi alle direttive europee. L'aggiornamento dev'essere raccordato all'elaborazione scientifica (presidiata per l'AIB in primis dalle commissioni) e al mercato del lavoro; deve poter applicare logiche di partnership con altri soggetti, con modalità su cui una serena discussione è più che lecita. L'albo professionale dovrà evolvere in registro dei professionisti certificati, e chi vorrà farne parte dovrà essere coinvolto in un processo di formazione continua. Chi rappresenta l'AIB e agisce per suo conto dovrà essere indipendente, non trovarsi in situazioni di conflitto d'interesse ed essere credibile con le istituzioni. L'AIB deve saper fare politica (in un senso alto, che ovviamente non ha nulla a che vedere con i partiti), deve crescere a livello organizzativo (migliorando l'attività della segreteria, la gestione dei bilanci e il presidio dei processi di comunicazione), deve ripensare i propri meccanismi statutari per essere più democratica, per evitare che una situazione come quella del 16 ottobre scorso possa ripetersi, e migliorare la dialettica tra i diversi organi associativi. È tempo che l'AIB completi il suo lungo guado da associazione prestigiosa ma elitaria in luogo di partecipazione e condivisione delle scelte della professione.

[Elenco interventi]

Sergio Trevisan, candidato al CEN e coordinatore della Commissione nazionale biblioteche pubbliche, ringrazia chi lo ha proposto come candidato al CEN e dichiara di condividere il programma di Guerrini, in quanto pensa che molte delle proposte che contiene possano essere concretamente avviate. Le biblioteche devono saper assurgere a un ruolo centrale nella società, evitando l'autoreferenzialità. In questo processo di crescita, è essenziale aprirsi alle associazioni professionali di altri paesi e sviluppare il dialogo soprattutto a livello transfrontaliero. La tensione verso una biblioteca più aperta è in Trentino - Alto Adige è proprio frutto di questo dialogo, della contaminazione con l'area di lingua tedesca. L'AIB non è un sindacato. Non può scioperare per sostenere delle posizioni nell'ambito di vertenze di lavoro. Prima di diventare dipendente pubblico, con tutti i privilegi che ciò comporta, Trevisan ha lavorato per anni nel settore privato e sa bene che in certi ambiti ci sono organismi più efficaci dell'AIB, ma l'AIB può svolgere un ruolo importante nel facilitare, nel mettere in contatto. Altro aspetto chiave è l'articolazione territoriale, da valorizzare maggiormente in un'epoca di regionalizzazione. Esprime la speranza che il prossimo CEN possa lavorare su questa e altre tematiche con spirito di collaborazione e rafforzando l'importanza degli altri organi associativi, del contributo fornito da centinaia di persone ai vari livelli. Da questo punto di vista, non gli sembra che lo scollamento sia così grande tra il numero dei soci e il numero di coloro che partecipano attivamente alla vita associativa.

[Elenco interventi]

Vilma Alberani, socio d'onore e già titolare di numerosi incarichi in AIB, ricorda di essere socia dal 1960. Ciononostante non si sente anziana, né, come ha detto qualcuno, parte del "ventre molle" della prima repubblica. Pensa, nell'ambito dell'Associazione, di avere più dato che ottenuto. Nell'epoca in cui è stata presidente di sezione ritiene di aver aiutato l'AIB a fare molti passi avanti. Ricorda che un tempo la partecipazione era molto superiore a oggi. Molto dipende dagli organi centrali e periferici: i problemi della politica bibliotecaria un tempo venivano portati in modo fluido dal nazionale alle sezioni e viceversa. Ricorda quando la Sezione intervenne persino nel dibattito sulla formazione del Ministero di Spadolini. Ora invece sono anni che non vede più dibattito su questi problemi. È importante far parte di un'associazione che assicuri contatti politici e professionali. La professionalità è alla base di tutto. I bibliotecari dell'Università sono pochi e non sa quanto preparati. Quel che occorre è una formazione continua. Ciò che s'impara all'inizio non è sufficiente visto che il mondo si muove. Non le piace sentir dire da qualcuno che l'AIB debba certificare i docenti: non si capisce chi dovrebbe essere il certificatore. Ma le sezioni non possono limitarsi a organizzare corsi. Il socio vuole partecipare. I problemi devono tutti arrivare alle sezioni: impariamo dai partiti politici. Le persone da noi vogliono risposte sia su temi di politica bibliotecaria che su temi professionali. Il nuovo CEN dovrebbe dare molto spazio alle professionalità, e non limitandosi a litigare sulla formazione. Dovrebbe inoltre prestare la massima attenzione alla produttività di commissioni e gruppi, che devono agire anche in conformità a mandati precisi del CEN, e non solo su programmi autodefiniti, e devono rendere conto non solo al CEN , ma anche ai soci.

[Elenco interventi]

Claudio Leombroni, candidato al CEN, dichiara di appartenere a una categoria di persone impegnate soprattutto in ambito informatico (precedentemente ha fatto esperienza di lavoro atipico). Ricorda di essersi candidato tra i primi e dichiara di condividere in larga parte il programma di Mauro Guerrini. L'AIB deve tornare a fare politica, a promuovere campagne per le biblioteche, come chiede Tommaso Giordano, a lavorare sullo stretto legame che esiste tra i problemi della professione e la visibilità pubblica delle biblioteche. I bibliotecari della sua provincia quando hanno un problema non si rivolgono all'AIB ma alla Provincia, ed è per sostenerne le cause che ha dovuto imparare a trattare con i politici, sebbene le province abbiano pochi strumenti per condizionare efficacemente i comuni. L'AIB deve tornare alla tradizione dei Pagetti, dei Crocetti, dei Giordano, delle battaglie per le grandi scelte. Il Comitato ANCI - UPI - Regioni discute di politica bibliotecaria e gran parte della sua agenda è costituita dai temi AIB. Dobbiamo far sentire la nostra voce su questi temi, su SBN, sulla biblioteca digitale, sul network del turismo culturale, sull'architettura istituzionale Stato -- Regioni forse ormai inadeguata a governare la complessità e bisognosa di aprirsi ai comuni, su cui grava la maggior parte dei costi. Un paese del G8 dovrebbe avere un'infrastruttura adeguata, invece si parla di tagli che vanno a colpire bilanci di poche migliaia di euro, degni di paesi in via di sviluppo. Quel che occorre, in definitiva, è restituire ai soci la chiara consapevolezza del perché si è soci AIB.

[Elenco interventi]

Paolo Panizza, presidente uscente della sezione Toscana, apprezza l'opportunità di ascoltare la voce dei candidati ma vorrebbe spendere qualche parola su quel che ci aspetta ora. La campagna elettorale è stata breve, e Guerrini ha invitato, nel suo intervento, a lavorare in armonia. Per creare effettivamente un clima di concordia occorrerebbe -- lasciando da parte la ricostruzione dei fatti recenti su cui si è discusso molto -- dare dei segnali concreti. La lista AIB-CUR è aperta alla discussione e non è governabile per definizione. Ma per favorire lo stabilirsi di un clima di correttezza nei rapporti ritiene che i candidati che rivestono un ruolo nella comunicazione dell'AIB dovrebbero sospendere la propria attività in quest'ambito. Cita il caso di Giuliana Zagra, direttore responsabile di AIB notizie, ma forse potrebbero essercene altri. Sarebbe un segnale di stile, anche per l'esterno, e aiuterebbe a percepire concretamente la volontà di creare un clima di armonia. Chiede che ci si esprima su questo.

Bellingeri osserva che, se Panizza si riferiva solo alla comunicazione, Giuliana Zagra è l'unico caso. Per motivi legali non è ipotizzabile una sua autosospensione da responsabile di AIB notizie.

Zagra dichiara che eviterà, come ha già evitato, di firmare articoli o di scrivere editoriali. Il resto del lavoro di AIB notizie è svolto dalla redazione. Nel prossimo numero ad esempio verranno pubblicate le schede fornite dai candidati, e la sua scheda sarà una delle tante. Ha sempre inteso AIB notizie come spazio aperto ai soci. Se invece non potesse più comparire ciò implicherebbe l'interruzione del giornale. Si rimette a eventuali indicazioni dell'Assemblea.

Bellingeri aggiunge che proprio ieri la redazione di AIB notizie gli aveva chiesto se non fosse più opportuno che fosse lui, anziché Zagra, a richiedere ai candidati la scheda per il prossimo numero.

[Elenco interventi]

Francesco Langella, presidente uscente della Sezione Liguria, ringrazia Bellingeri e tutto lo staff di segreteria per aver reso possibile la continuazione delle attività programmate a livello di sezione. Anche ai presidenti -- molti dei quali ricandidatisi -- va dato atto di aver garantito un lavoro importante. Il Consiglio Nazionale dei Presidenti Regionali è stato un elemento innovativo già durante la Presidenza Scarabò, e svolge un ruolo strategico nei momenti di costruzione. Occorre riprendere a fare politica in tutti i modi possibili, nell'interesse delle biblioteche. Oggi, invece, l'Associazione, per varie difficoltà, risulta assente con gli interlocutori istituzionali, dal Ministero per Beni e le Attività Culturali alla scuola. Aprirsi a questi contatti, che vanno nel senso della rappresentanza politica delle biblioteche, ivi compresi i contatti con i partiti politici, è un modo per mettersi in gioco, per essere più forti, rappresentativi e credibili. Occorre che ci si faccia carico tutti di quelle realtà in cui i servizi bibliotecari sono inesistenti, favorendo uno sviluppo più equilibrato. A tal fine bisogna creare un clima di disponibilità, nel senso auspicato da Guerrini, che deve coinvolgere tutti, e non implica certo un'unanimità a tutti i costi. Occorre uno sforzo di sintesi politica, che non può essere responsabilità del solo Presidente, ma di tutto il CEN. Importante è anche il rinnovamento delle Commissioni, che dovranno avere un alto profilo scientifico. In generale, ciò che occorre è un rinnovamento profondo delle persone, e delle modalità di aggregazione. Importante è anche la crescita di tutti i soci sul fronte del lavoro, grazie anche agli strumenti informativi messi a disposizione da Nerio Agostini.

[Elenco interventi]

Anna Maria Della Fornace, presidente uscente della Sezione Marche, ringrazia i candidati per la loro disponibilità, ma non può non rilevare la grande distanza tra i temi emersi in questa sede e quelli evocati nelle assemblee delle sezioni. La percezione del ruolo dell'Associazione emersa oggi non è la stessa manifestatasi in sezione, dove la tensione si concentra soprattutto sulla qualità del lavoro, implicando una grande e concreta attenzione agli aspetti del lavoro atipico. Su questo tema specifico trova largamente insoddisfacente anche la percezione che ne hanno alcuni membri del CEN. Il problema non riguarda solo il modo di lavorare ma il sistema. Anche lei è atipica. Nella sua regione la maggioranza dei lavoratori è composta di atipici. Un'importantissima biblioteca d'autore delle Marche all'indomani dell'apertura ha mandato a casa due delle cinque persone che vi lavoravano. Un'altra importante biblioteca storica dopo tre anni manda a casa le due bibliotecarie, per via della legge Biagi. Non è dunque solo un problema di persone o di rivendicazioni sindacali, ma di qualità del servizio. Non basta dire che questi lavoratori hanno la loro stima per il loro modo di lavorare. Non basta vigilare sui contratti, sulle gare, ma anche sulla qualità del servizio, che si basa sulle persone, ed è perciò che queste vengono prima di tutto. Le dispiace che Vilma Alberani se ne sia andata, perché quello che lei ha detto è molto preoccupante. Esistono corsi di laurea specifici, più o meno buoni, esattamente come per qualsiasi laurea. È indiscutibile l'esigenza di formazione continua di chi esce dal sistema educativo, ma non si può dire che la preparazione sia indifferente alla laurea o meno.

[Elenco interventi]

Maria Carla Sotgiu, socio d'oro ed ex titolare di numerosi incarichi, è stata tra i firmatari di un appello inviato ad AIB-CUR: iniziativa nata dalla preoccupazione per una grave crisi dell'Associazione che si verifica in un momento così delicato per le biblioteche in Italia e nel mondo, per effetto delle novità positive nel sistema di circolazione delle informazioni. Si dice lieta che il messaggio di cui è cofirmataria abbia favorito l'apertura di un dibattito in cui sono emersi, sia pure con difficoltà, alcuni temi cruciali sia della biblioteca come struttura culturale e informativa, sia del ruolo del bibliotecario, che potrebbe assumere un ruolo importante in molti contesti e strutture che non sono biblioteche. È chiara a tutti la necessità di riacquisire un ruolo attivo nei meccanismi decisionali che riguardano le biblioteche a livello istituzionale e le modalità di lavoro dei giovani bibliotecari, anche atipici. Spera che il prossimo CEN raccolga queste esigenze e le pare che le voci dei candidati abbiano più o meno detto questo, puntando a formulare nuove linee di azione e una progettualità ricca e di buona qualità. Augura buon lavoro ai candidati che verranno eletti.

[Elenco interventi]

Maria Cristina Di Martino, candidata al CER Campania e vicepresidente nazionale uscente, aveva pensato di non intervenire in quest'assemblea, ma desidera comunque associarsi al ringraziamento sia loro che hanno deciso di candidarsi o, come Claudio Gamba, di ricandidarsi, sia a Bellingeri e alla segreteria. Anche gli ex membri del CEN hanno contribuito alla continuazione delle attività in questa fase. Pur non condividendo le forti preoccupazioni espresse da altri, si permette di dare qualche suggerimento ai candidati, sulla base di un'esperienza che non considera affatto negativa e di cui rivendica, come Gamba, la positività. Ha sentito molte petizioni di principio, con pochi elementi nuovi: l'AIB deve saper "fare politica", dev'esser "forte e presente", deve "saper comunicare", sapersi "porre bene nei confronti delle istituzioni", e naturalmente essere "indipendente". Naturalmente nessuno, nel CEN precedente, ha teorizzato o praticato la "dipendenza" dalle istituzioni! E tutti avevano ben presenti i temi dei tagli ai bilanci delle biblioteche, dell'aggiornamento continuo dei bibliotecari, della visibilità internazionale. Spera che nel persistere di questi temi in agenda si creino finalmente le condizioni perché questo CEN porti avanti nel migliore dei modi questi temi. Non è necessario a tal fine l'unanimismo, ma una dialettica interna che lasci spazio alle diverse posizioni personali e non si traduca in un'ingessatura delle decisioni.

[Elenco interventi]

Esauriti gli interventi, Bellingeri dichiara conclusa l'assemblea e annuncia che nelle prossime ore le informazioni sulle candidature verranno rese disponibili via web <http://www.aib.it/aib/cen/elez/elez.htm>. Come già avvenuto in occasione della precedente assemblea, chiede ai presenti il consenso a che il verbale di quest'assemblea sia pubblicato anch'esso nel sito web dell'Associazione <http://www.aib.it/>. Augura infine buone feste e un ottimo 2005, all'insegna di una tranquillità, auspica, maggiore che nel 2004.

L'assemblea si chiude alle 12.30.

Il presidente, Luca Bellingeri
(presidente del Collegio sindacale e presidente ad interim dell'AIB)

Il verbalizzatore, Marco Cupellaro
(segretario nazionale)

[Ordine del giorno]


Allegato 1

Cari colleghi,

vorrei anzitutto scusarmi per il fatto di non essere presente a questa assemblea. Purtroppo gli impedimenti fisici dovuti a un recente intervento ortopedico, peraltro programmato da tempo, mi impediscono al momento spostamenti di questa portata.
Ritengo quindi, visto che mi sono candidato per il CEN e che alcune sezioni regionali, fra cui la mia, mi hanno voluto designare, che sia doveroso intervenire, sia pure brevemente e per iscritto, anche solo per rispetto nei confronti dell'assemblea.

La mia candidatura non è un atto solitario. Come è noto, essa nasce dal confronto e dalle discussioni condivise con altri soci, della mia sezione e di altre, che hanno portato alla stesura collettiva di alcune linee programmatiche, note anche come "L'AIB che vogliamo".

Queste linee sono generali ma non generiche. Esse vogliono individuare alcuni punti fondamentali che dovrebbero ispirare l'azione dell'associazione nei prossimi anni, per il rilancio di un ruolo che appare in questo momento inadeguato rispetto ai problemi posti dai tanti cambiamenti degli ultimi anni.

Noi tutti dovremmo essere consapevoli di questa crisi, che è tangibile nelle critiche che da più parti sentiamo sollevare, così come nell'incapacità da parte dell'AIB di fidelizzare i propri soci, che sono pochi e soggetti a un fortissimo turn-over. Questo turn-over dovrebbe farci capire che molti bibliotecari hanno effettivamente bisogno di rappresentanza, ma che quando entrano nell'AIB non vi trovano quello di cui hanno bisogno, e quindi abbandonano presto.

Mi sembra invece che troppi di noi abbiano deciso di mettere da parte questi problemi, preferendo giustificare la debolezza e i fallimenti, più e meno recenti, con riferimenti a problemi caratteriali, incapacità personali e inadeguatezze dei singoli.
In questo modo si ritene da più parti che sia sufficiente cambiare la panchina per scavalcare l'ostacolo e riprendere un cammino tranquillo verso orizzonti più accoglienti.
Così come nel football, questo è solo in apparenza il metodo più semplice, che però non affronta i reali problemi, e quasi mai li risolve.
Confidare nella virtù taumaturgica di questo o quell'allenatore è rischioso e spesso comporta ulteriori disfatte.

Tutto questo per dire che, comunque andranno queste elezioni, che si sia eletti oppure no, ci troveremo con un nuovo CEN che dovrà comunque affrontare, e in modo deciso, i numerosi nodi che sono venuti al pettine di questi ultimi anni e che non sono stati sciolti. In particolare:
-- restituire all'associazione un ruolo politico indipendente ed autonomo da condizionamenti di qualsiasi tipo: un'associazione che sia in grado di definire la propria agenda e le proprie priorità, senza sfiatarsi per inseguire quelle proposte da altri;
-- fornire rappresentanza reale alle nuove figure di bibliotecari, governando i possibili conflitti che potranno emergere fra professionisti con status diverso. In questo senso deve essere proseguito e approfondito l'eccellente attività dell'Osservatorio lavoro, e si deve rivedere il ruolo dell'Albo;
-- la formazione: essa è stata per troppo tempo terreno di scontro interno, con azioni ambigue e clandestine. Dobbiamo avere chiaro che fra noi si aggira uno spettro, quello del conflitto di interesse, dotato di molte facce: quella di chi ha a che fare con le aziende, di chi lavora nell'Università, di chi ambisce a gestire incarichi e docenze. Troppi e paralizzanti sono questi interessi; dobbiamo uscirne con un dibattito approfondito e aperto, ma soprattutto svolto alla luce del sole e con la massima trasparenza, lasciando pochi margini alle ambiguità e alle astuzie. Un'associazione come la nostra deve avere una sua linea ben precisa in materia di formazione, chiara e comunque condivisa, anche se non unanime;
-- la democrazia interna, con il nodo del rapporto fra centro e periferia, nazionale e sezioni, CEN e CNPR. Credo che la strada debba essere quella di una maggiore partecipazione agli indirizzi politici da parte di organi elettivi come i CER e, conseguentemente, il CNPR. L'associazione negli ultimi anni ha visto una pericolosa involuzione, con un peso eccessivo del CEN e, al suo interno, con una troppo esigua pattuglia di rappresentanti delle istanze periferiche;
-- la struttura organizzativa centrale e la segreteria, che assorbono una quota troppo rilevante delle risorse economiche dell'associazione rispetto ai servizi che forniscono ai soci e agli altri organi dell'associazione. Non si tratta di individuare capri espiatori, bensì di ripensare i criteri di funzionamento della struttura, che devono essere, insieme con la regolarizzazione del personale, quelli dell'efficienza, della neutralità, dello spirito di servizio. Lo stesso bilancio è ancora gestito in modo non trasparente e approssimativo, e non consente ai soci di capire (e non da quest'anno) il reale andamento delle finanze.

Su molte di queste cose, così come sulle linee programmatiche "L'AIB che vogliamo", a mio avviso c'è maggiore accordo di quanto non sembri. Negli ultimi tempi ho assistito alla tendenza a creare contrapposizioni che, nei programmi reali, non si riscontrano. Con questo non voglio dire che si vada tutti d'accordo: su AIB-CUR ho avuto modo di illustrare alcune mie opinioni al proposito, e ritengo che ci siano settori dell'associazione che difendono posizioni arretrate e superate, o che coltivano eccessivamente interessi personali. Neppure posso negare che parte del mio impegno nasca anche dall'indignazione per quanto accaduto il 19 ottobre. Tuttavia credo che la maggioranza di noi non possa che riconoscersi su questi obiettivi, che non sono fatti per dividere ma per unire.
D'altra parte molti di essi erano già contenuti anche nelle Linee programmatiche approvate dal decaduto CEN, e condivise anche dai Presidenti regionali.

Io mi candido proponendo il mio contributo in questa prospettiva. Mi potrò dedicare ai problemi dei lavoratori atipici e privati, dei quali faccio parte, e dei quali farò sentire costantemente la voce e le esigenze. Ritengo di potere anche rendermi utile per quanto riguarda gli aspetti organizzativi e finanziari, dei quali mi sono occupato nell'ultimo anno e mezzo come membro del Collegio dei revisori. Ho quindi una conoscenza specifica nell'associazione su questi aspetti, e un'esperienza gestionale che mi deriva dalle mie attività lavorative. Spero quindi che i soci vogliano darmi, con il loro voto, fiducia.

Auguro a tutti una buona campagna elettorale e, prima ancora, di trascorrere buone feste

Vanni Bertini

[Elenco interventi]


Lo schema di testo che segue è uniforme: si veda sotto l'elenco delle parti che variano, sezione per sezione (luogo, e data a ora di prima e seconda convocazione).

Convocazione dell'Assemblea regionale dei soci

A tutti i soci dell'AIB

È convocata l'Assemblea regionale dei soci per il giorno . . . , presso . . .  e in seconda convocazione presso la stessa sala il giorno . . . , con il seguente ordine del giorno:

1. Comunicazioni
2. Designazione candidature organi nazionali
3. Indicazione candidati Comitato esecutivo regionale
4. Elezione componenti Commissione Elettorale Regionale
5. Varie ed eventuali

Si ricorda a tutti i soci che, in base all'art. 14 dello Statuto vigente, possono partecipare all'Assemblea tutti i soci di cui all'art. 4 che siano in regola con il versamento della quota sociale alla data di convocazione della stessa.

Il Presidente del Collegio Sindacale
Responsabile ad interim dell'AIB
Dr. Luca Bellingeri

Roma, 15 novembre 2004
Prot. n. 217/2004

Abruzzo:
Biblioteca Provinciale "A.C. De Meis" - Piazza Templi Romani 1 - Chieti
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 15.30
Basilicata:
Università degli studi di Basilicata - Facoltà di scienze matematiche fisiche e naturali - Campus universitario, Sala Emeroteca - Macchia Romana - Potenza
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 16.00
Calabria:
Grand Hotel Lamezia - Via Stazione S. Pietro - Lamezia Terme (CZ)
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 15.00
2004-12-10 Posticipata a 10 dic. 2004 ore 15.00.
Campania:
Biblioteca Universitaria - Via G. Paladino 39 - Napoli
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 15.30
Emilia-Romagna:
Università degli Studi di Bologna - Dipartimento di Italianistica Aula "Forti" - Via Zamboni 32 - Bologna
(2 dic. 2004 ore 23.30)   3 dic. 2004 ore 16.00
Friuli - Venezia Giulia:
Biblioteca Statale Isontina - Via Mameli 12 - Gorizia
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 16.00
Lazio:
CASPUR - Sala del Consiglio - Via dei Tizii 6/B - Roma
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 17.00
Liguria:
Sala dei Chierici - Biblioteca Berio - Via del Seminario 11 - Genova
(13 dic. 2004 ore 23.30)   14 dic. 2004 ore 9.00
Lombardia:
Società Umanitaria - Via Daverio 7 - Milano
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 9.30
Marche:
Biblioteca Benincasa - Sala audiovisivi civica - Via Lazzaro Bernabei 30 - Ancona
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 10.00
Molise:
Biblioteca di Ateneo - Viale Manzoni - Campobasso
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 16.00
Piemonte:
Biblioteca civica Alberto Geisser - Corso Casale 5 - Torino
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 17
Puglia:
Biblioteca Comunale Ignazio Ciaia - Largo Seggio 11 - Fasano
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 16.00
Sardegna:
Biblioteca comunale di Norbello (CA)
(...)   10 dic. 2004 ore 16.00
Sicilia:
Istituto di Formazione Politica "Pedro Arrupe" - Via Franz Lehar 6 - Palermo
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 9.30
Toscana:
ARCI Regionale Toscana - Piazza dei Ciompi - Firenze
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 15.30
Trentino - Alto Adige:
Biblioteca Museo Storico di Trento - Via Torre D'Augusto 35 - Trento
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 17.30
Umbria:
Università di Perugia - Biblioteca di studi Umanistici - Piazza Morlacchi 11 - Perugia
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 15.00
Valle d'Aosta:
Biblioteca regionale - Sala riunioni - Fondo Federalista - Via Torre del Lebbroso 2 - Aosta
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 20.30
Veneto:
Biblioteca civica di Mestre - Via Miranese 56 - Mestre
(9 dic. 2004 ore 23.30)   10 dic. 2004 ore 9.30

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