Il giorno 26 ottobre alle ore 14.30 nella sala denominata Esquilino presso il Palazzo dei congressi in Roma si è riunita l'Assemblea ordinaria dei Soci dell'Associazione italiana biblioteche con il seguente Ordine del giorno:
Il Presidente, dopo aver salutato i presenti, da lettura dell'Ordine del giorno.
Manifesta solidarietà, a nome di tutti i soci, alle biblioteche della Valle d'Aosta, considerate le notizie preoccupanti che pervengono sull'alluvione in corso in quella regione e in altre dell'Italia settentrionale.
Alberto Petrucciani interviene dando lettura di alcuni dati statistici provvisori sulla prima edizione di Bibliocom: le pre-iscrizioni sono state 924, gli iscritti solo per il primo giorno sono stati 728 per un totale di 1652 presenze, ben oltre le aspettative.
Fernanda Canepa, presidente della Sezione Liguria, a nome dei Presidenti regionali, saluta l'Assemblea riunita ed esplicita alcune riflessioni del CNPR illustrando anche alcune metodologie di lavoro.
Sottolinea il clima di collaborazione e, pur nei limiti statutari attuali, la volontà di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per rafforzare il ruolo consultivo e propositivo del CNPR in materia di gestione, funzionamento e linee politiche dell'Associazione (art. 19 dello Statuto).
Segnali positivi si notano nella volontà di far circolare l'informazione e nella trasmissione dei documenti tra CEN e CNPR, nella programmazione anticipata delle linee di intervento a livello territoriale e nazionale, nella volontà di rendere concreta la partecipazione territoriale nell'elaborazione scientifica delle Commissioni e dei Gruppi.
Si è convenuto di attivare gruppi misti CEN/CNPR su alcune tematiche di tipo gestionale (risorse finanziarie e bilancio, attività di formazione, congressi nazionali, ecc.).
Come obiettivi a breve termine ci si propone di raggiungere: l'elaborazione di regole di funzionamento del CNPR, le raccomandazioni per una gestione funzionale dell'anagrafe dei soci, liste di discussione regionali che consentano la partecipazione dei soci a livello locale.
Si ritiene che il processo avviato possa avere ricadute positive e immediatamente fruibili sui servizi resi ai soci, funzioni di stimolo sulla programmazione concordata delle attività a livello territoriale, riflessi e suggerimenti sugli orientamenti politici dell'Associazione.
Zef Chiaramonte del CER Sicilia, citando la legge del 15.12.1999 per la salvaguardia delle minoranze linguistiche (in Italia ne sono riconosciute 12), propone di nominare un referente dell'Associazione per ogni gruppo linguistico.
Di Silvestro, socio siciliano, catalogatore di ente locale, chiede come si intende muovere l'Associazione per tutelare la professione anche in questo settore.
Loredana Vaccani ricorda che nel 1998 è nato come struttura di servizio l'Osservatorio lavoro, per affiancare i soci nella tutela della professione, cercando di dare ampie e pratiche risposte.
L'Osservatorio ha una connotazione specifica: un referente per il CEN (Vaccani appunto) ed uno per ogni comparto (enti locali, cooperative e privati, consorzi e istituzioni, sanità, statale e università).
Si possono consultare sul sito web della nostra Associazione le attività svolte finora da questo organismo, come ad esempio la lettera recentemente inviata all'ARAN, UPI, ANCI e sindacati di richiesta di incontro dopo la raccolta di firme sui profili professionali nel nuovo CCNL-Enti Locali.
Luisa Marquardt, presidente della Sezione Lazio, ricorda che nel programma delle attività distribuito non sono compresi i contributi dati dalla Sezione Lazio a Bibliocom, le visite guidate alle biblioteche, i seminari e gli incontri tematici.
Igino Poggiali fa presente che nel programma ci sono solo alcuni spunti, la parte della formazione è generica, ed i servizi ai soci sono citati in generale; ogni Sezione poi può diversificare i corsi.
Mauro Guerrini, coordinatore della Commissione nazionale Catalogazione, esprime vivo apprezzamento per la relazione programmatica 2001, sollecitando un maggiore inserimento della politica internazionale e della collaborazione con l'IFLA.
Giovanni Lazzari sottolinea l'innalzamento del livello dei gruppi e il loro allineamento a quelli internazionali, una capacità di essere partecipi ed inseriti nel luogo ove si producono e poi diffondono i documenti di valore internazionale, e la rappresentanza diretta nell'IFLA.
L'AIB è iscritta all'IFLA ed in fondo è una sezione nazionale di un'organizzazione internazionale e tra i compiti dei Coordinatori delle Commissioni nazionali c'è proprio la rappresentanza diretta negli Standing Committees dell'IFLA. Ricorda inoltre che Tommaso Giordano è presente nel "G8" dei bibliotecari, recentemente costituito dall'IFLA.
Tommaso Giordano riflette su come sia importante creare una buona organizzazione per l'impegno della nostra Associazione in ambito internazionale. L'Italia è ancora in una condizione di svantaggio, e per questo non è stato possibile organizzare il congresso IFLA in Italia, soprattutto perché è mancata una presenza "storica" italiana nell'organizzazione.
È necessario coordinarsi meglio con gli enti iscritti all'IFLA (che sono pochissimi) ed occorre costruire una lobby dei membri IFLA italiani.
Santino Trisciuzzi chiede chiarimenti sulle modalità di formazione delle Commissioni: prima il coordinatore era nominato dal CEN, ma i membri venivano scelti tra i nominativi indicati dalle Sezioni; chiede perché ora la scelta dei collaboratori sia competenza esclusiva dei coordinatori.
Elisabetta Pilia espone i meccanismi e i criteri che hanno regolato la formazione delle Commissioni, puntando sulla valorizzazione del loro lavoro.
Vilma Alberani, tornando sulla partecipazione all'IFLA, sottolinea come la credibilità vada conquistata col lavoro. Lamenta una scarsa produzione scientifica ed una scarsa partecipazione alle conferenze da parte dei bibliotecari italiani.
Sollecita un maggiore impegno nell'elaborazione scientifica professionale sulle riviste internazionali.
Tommaso Giordano concorda con Vilma Alberani ed auspica una maggiore presenza di enti italiani nell'IFLA. Per quanto riguarda la nomina dei componenti delle Commissioni concorda con Trisciuzzi.
Letizia Tarantello testimonia la partecipazione dell'Italia a livello internazionale nel settore ragazzi citando proprio la presenza di componenti dell'IFLA durante i lavori a Bibliocom.
Alberto Petrucciani interviene nel dibattito sulle Commissioni spiegando le scelte effettuate, che prevedono che ciascuna Sezione designi un componente di sua fiducia, e sottolinea l'esigenza che le Commissioni lavorino efficacemente a distanza, in maniera più vicina al funzionamento delle Sezioni dell'IFLA.
Pasquale Mascia approfondisce il ragionamento sulle Commissioni. Le Sezioni sono le gambe forti e si dovrebbe spostare il centro pensante ed operativo. L'AIB dovrebbe essere forte con tutti gli assessorati nelle Regioni ed in seguito con il Ministro. Cita anche la distribuzione di fondi di Mediateca 2000.
Maria Cristina Di Martino riprende e spiega ancora il meccanismo delle Commissioni.
Carla Contini, presidente della Sezione Sardegna, interviene a nome del CNPR spiegando le motivazioni dell'assenso alle scelte adottate riguardo i meccanismi di composizione delle Commissioni nazionali. È evidente un parallelismo ed una coerenza tra le linee di intervento politico nell'ottica di un ampliamento della collaborazione tra CEN e CNPR ed una linea di elaborazione scientifica che coinvolge le Sezioni con le Commissioni allargate ai referenti regionali.
Igino Poggiali chiede l'approvazione, secondo l'art. 14 dello Statuto, del programma di massima delle attività.
Esito della votazione: 3 astenuti, 0 contrari. Il programma è approvato.
Paolo Veneziani, Presidente del Collegio sindacale, a nome del Collegio stesso da parere favorevole, ma chiede per il futuro una maggiore correttezza contabile specie per i bilanci delle Sezioni regionali.
Luca Bellingeri fa alcune osservazioni sul bilancio presentato: un bilancio preventivo non può presentarsi in perdita ed il pareggio essere ottenuto con la cassa.
Alberto Petrucciani sottolinea la correttezza sostanziale del bilancio presentato, che rispecchia le decisioni prese dagli organi indicati dallo Statuto (il CEN per entrate ed uscite di sua competenza, le Sezioni ciascuna per le proprie entrate e le proprie uscite); mentre il CEN ha previsto il pareggio per entrate e uscite dell'anno, alcune Sezioni hanno ritenuto di prevedere un avanzo di gestione o al contrario l'utilizzazione di avanzi degli esercizi precedenti.
Per chiarire questo quadro dal punto di vista formale, si può forse dichiarare esplicitamente la previsione di avanzi di gestione nella prima riga delle entrate.
Secondo Giovanni Lazzari il bilancio è un documento programmatico, il bilancio complessivo dell'Associazione è un quadro nazionale.
Massimo Rolle, presidente della Sezione Toscana, sottolinea come occorra evidenziare la situazione di cassa che coprirà la perdita. Nel merito, l'anticipo dei tempi ha consentito la stesura di un bilancio prudente; utile è però l'accorpamento per una visione completa.
Igino Poggiali chiede l'approvazione del bilancio con l'aggiunta, all'inizio della pagina delle entrate, della indicazione: avanzo degli esercizi precedenti. Pone quindi in votazione il Bilancio preventivo 2001 che viene approvato all'unanimità.
Il Presidente procede quindi alla consegna del riconoscimento ai Soci d'oro presenti, o ai loro delegati. Al termine, Giorgio De Gregori e Tommaso Urso, a nome di tutti i Soci d'oro presenti, esprimono il loro ringraziamento formulando il loro augurio di un sempre maggiore sviluppo delle biblioteche italiane e dell'Associazione.
Alle ore 17.20 l'Assemblea si scioglie.
Igino Poggiali (Presidente)
Miriam Scarabò (Segretario verbalizzante)