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Giorgio De Gregori
Nato a Roma il 25 settembre 1913, laureato in lettere, è entrato in servizio come bibliotecario aggiunto nelle biblioteche governative nel 1937, presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze.
Trasferito nel 1942 a Roma, ma chiamato alle armi dopo pochi mesi, sul fronte francese, rientrò in Italia dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e fu comandato a prestare servizio fino alla fine della guerra presso la Direzione generale delle accademie e biblioteche a Padova.
Dopo la Liberazione rientrò in servizio alla Biblioteca di archeologia e storia dell'arte di Roma, con la responsabilità anche della custodia del materiale delle biblioteche tedesche in Roma.
Dal 1952 al 1960 Soprintendente bibliografico per l'Abruzzo e il Molise, a Pescara.
Dal 1958 al 1961 direttore dell'ufficio esecutivo del Centro nazionale per il catalogo unico.
Dal 1961 direttore della Biblioteca della Corte costituzionale, a riposo nel 1977.
Socio dell'AIB già dal 1937, ha avuto larga parte nella rifondazione democratica dell'Associazione, a partire dal 1946, e ne è stato tesoriere fino al 1954.
Membro del Consiglio direttivo dal 1954 al 1957, primo firmatario dell'ordine del giorno che nell'Assemblea di Chianciano del 1960 decise per una maggiore caratterizzazione professionale dell'AIB, ne è stato nuovamente tesoriere dal 1961 al 1965, segretario dal 1964 al 1967 e dal 1969 al 1975, consigliere ancora dal 1964 al 1967, dal 1969 al 1972 e dal 1975 al 1978.
Ha fatto parte inoltre della Commissione di studio per le biblioteche degli enti locali (1963-1968), che preparò i primi standard italiani per le biblioteche pubbliche, è stato redattore capo del «Bollettino d'informazioni», vicepresidente (1958-1961) e commissario (1964) della Sezione Abruzzo.
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