«Bibliotime», anno VI, numero 1 (marzo 2003)

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Luca Ghedini e Maurizio Zani

Da studente a lettore in un clic: nuove funzionalità per la Guida dello Studente *



La produzione di cataloghi e siti web che, in forma il più possibile amichevole, costituiscano un facile ed invitante accesso all'informazione da parte degli utenti, costituisce un costante oggetto di riflessione per i bibliotecari. L'attuale pervasiva presenza della Rete e delle tecnologie ad essa connesse rende oggi possibili scenari di integrazione fino ad ora impensati, consentendo all'utenza delle biblioteche più funzionali accessi al patrimonio informativo. Le versioni elettroniche degli strumenti di formazione e informazione per il pubblico delle biblioteche possono oggi essere dotati di caratteristiche fortemente innovative rispetto ai tradizionali strumenti cartacei [1].

L'ambiente accademico, nello specifico, utilizza ormai ampiamente le tecnologie telematiche. L'orientamento delle matricole e i servizi didattici per gli studenti dovrebbero risultarne rafforzati e valorizzati. La didattica a distanza e la produzione di supporti elettronici o digitali per la didattica, costituiscono una concreta e non più futuribile prospettiva di lavoro. I bibliotecari si sentono ampiamente partecipi di questa serie di iniziative, che coinvolgono gli Atenei di tutto il mondo.

1. Una Guida dello Studente rinnovata e funzionale

L'esperienza che vogliamo presentare nasce in questa più ampia prospettiva, ma si pone un obiettivo più limitato, quello di mettere in relazione due strumenti di orientamento dell'Ateneo bolognese, la Guida dello Studente e il catalogo online delle biblioteche.

La Guida dello Studente, diffusa in tutte le sedi universitarie e declinata nelle forme più varie, consente ad ogni studente di reperire facilmente tutti (o quasi) i programmi dei corsi afferenti ai Corsi di Laurea della propria Facoltà. La tradizionale forma cartacea è stata in questi anni affiancata quasi ovunque da una versione elettronica, accessibile tramite i siti di Ateneo.

Nella stragrande maggioranza dei casi, però, la versione elettronica è costituita da un documento elettronico (tipicamente in formato doc o pdf) che mima nei contenuti e nelle forme di accesso la guida cartacea, ma rimane una realtà statica e non dinamica in cui il paradigma di fruizione resta pressoché invariato rispetto alla usuali guide cartacee [2]. Usualmente materiali di questa natura non hanno altra funzione se non quella di spostare gli oneri di stampa all'utilizzatore, che tipicamente, dopo aver recuperato il documento, provvede alla sua stampa, eventualmente parziale. Questo accade certamente quando le Guide constano di centinaia di pagine, tra le quali è difficile muoversi a video. La disponibilità della Guida in versione pdf è dunque un passo in avanti, ma non sfrutta fino in fondo le potenzialità offerte dagli strumenti informatici e dall'accesso via rete.

La scelta effettuata, già dall'edizione 2001-2002, presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna è stata quella di utilizzare i dati della tradizionale Guida edita in formato cartaceo per la creazione di uno strumento più agile e flessibile. Il progetto [3] è consistito in una prima fase di analisi delle differenti sorgenti di dati presenti nella tradizionale guida cartacea. Successivamente si è provveduto alla estrapolazione delle informazioni dalla guida cartacea stessa e alla loro memorizzazione in forma strutturata - e dunque particolarmente adatta ad esser oggetto di ricerca - in un database centralizzato [4].

Dal punto di vista logico La struttura funzionale della guida è riportata in figura (Figura 1).

L'ambiente in cui è stato sviluppato il sistema è Linux e tutte le parti sono state costruite utilizzando prodotti Open Source. Il server Web che fa da Front End per le richieste è Apache, il più diffuso server web al mondo.

Nella Parte di Back End sono invece presenti un database (MySQL) per memorizzare tutti i contenuti della guida. Un Content Management System (CMS) scritto in PHP (FlexCMP) provvede alla formattazione delle pagine che verranno poi distribuite dal server web a fronte di richieste (pagine dinamiche).

L'uso di un CMS ha permesso di poter modificare con grande flessibilità le pagine della guida anche in corso d'opera. Le funzionalità offerte da FlexCMP permettono al docente di editare (sempre via web) il contenuto delle proprie pagine in maniera del tutto scevra da tecnicismi tipici della metafora web-centrica [5].

Le funzioni specifiche della logica di funzionamento della guida sono state implementate in PHP, uno dei linguaggi più presenti per la produzione di elaborazioni server side.

Lo stesso blocco che provvede alla gestione del link con il catalogo OPAC è scritto in PHP.

Si noti che tutto il sistema è largamente indipendente dal sistema operativo e dall'hardware: è infatti possibile far funzionare il tutto su pc intel based con linux, ma anche in ambiente windows o come nel caso della Facoltà in ambiente SUN Solaris [6].

Le principali funzionalità di interesse bibliotecario aggiunte al momento della creazione del documento in versione elettronica sono state quelle di permettere al corpo bibliotecario la modifica della parte relativa alla bibliografia (figura 5) e di integrare la Guida con l'Opac delle biblioteche di Ateneo.

Il sistema provvede a raccordare gli interventi di modica della parte di bibliografia da parte del corpo docente, inviando ai bibliotecari una notifica ad ogni modifica di detta parte. In questo modo il personale della biblioteca non ha necessità di controllare periodicamente tutta la guida per verificare variazioni nella sezione bibliografica.

A livello di database sono stati aggiunti opportuni campi ad uso del personale bibliotecario per consentire di gestire le bibliografie stesse. Campi che non sono ovviamente accessibili al corpo docente.

I programmi di esame sono infatti generalmente corredati dalla relativa bibliografia. Ogni riferimento bibliografico è stato trasformato in un link che consente in maniera del tutto intuitiva (1 click use) di sapere tramite una query fatta all'OPAC di Ateneo ove la risorsa citata sia presente. In questo modo, lo studente è in grado di individuare la biblioteca dell'Ateneo - e della città, nel caso di Bologna - in cui il libro a lui necessario è disponibile.

Va notato che la difficoltà di produrre una query al database dello OPAC è del tutto invisibile all'utente della guida. Ecco dunque che degli elementi statici come il titolo di una pubblicazione in un normale documento elettronico, nel caso della Guida on line della Facoltà di Ingegneria diventano punti di accesso al più importante strumento informativo messo a disposizione dal sistema bibliotecario di Ateneo. Il tutto con la massima facilità ed intuitività.

2. Uno strumento innovativo per un servizio di qualità

Il percorso di lavoro che si è immaginato per lo studente è il seguente: lo studente ricerca nella Guida (immagine 2) l'esame che intende sostenere (immagine 3); ne visualizza il programma (immagine 4) e la bibliografia (immagine 5). Ovviamente, facendo click sul titolo di un libro, lo studente si aspetta di avere informazioni su di esso, e questo è ciò che il sistema fa, guidandolo alla "scoperta" del catalogo di Ateneo e provvedendo ad interrogarlo per lui. Qui può individuare - talvolta con non poca fatica, per la verità, soprattutto quando il titolo del libro è molto generico - quale sia il volume di suo interesse e la biblioteca presso il quale è possibile consultarlo e/o prenderlo a prestito [7].

Il collegamento tra la Guida e il catalogo può svolgere in maniera efficace la sua funzione, lasciando autonomia ai due strumenti e consentendo agli utenti di approfittare delle possibili innovazioni di entrambi.

Il catalogo della biblioteca non deve rinunciare alla propria autonomia e qualità, non è costretto ad appiattire i dati, bensì si scopre facilmente raggiungibile senza costringere gli studenti a percorrere i meandri ipertestuali della biblioteca virtuale, spesso poco conosciuti dagli studenti.

La Guida dello Studente costituisce già in forma cartacea un notevole strumento di reference per la biblioteca e i bibliotecari, consentendo agli stessi una maggiore conoscenza delle necessità e delle abitudini dei docenti e degli studenti della Facoltà [8]. La disponibilità di una versione elettronica in rete lascia intravedere un rafforzamento di queste caratteristiche e consente di pensare ad ulteriori passi in avanti.

La biblioteca trova valorizzato il proprio patrimonio e anzi può rendere maggiormente redditizi gli investimenti fatti sui testi in programma di esame. In questo senso, una delle funzionalità aggiuntive elaborate in questa occasione è stata la possibilità di gestire i titoli dei volumi presenti nelle bibliografie come un vera e propria tabella di database, al fine di rendere più funzionale l'individuazione e l'acquisizione dei testi in programma di esame (Fig. 5).

Non si è ritenuto opportuno modificare lo stile citazionale delle bibliografie dei programmi d'esame. L'adozione del linguaggio e della sintassi tipici degli ISBD a fini citazionali non ci è parsa opportuna in questa sede. Troppo differente rispetto alle abitudini del corpo docente, e troppo lontana dalle consuetudini degli studenti. Si è preferito una strada forse onerosa per chi si occupa degli acquisti, ma più immediata per l'utente. Le citazioni bibliografiche vengono controllate e, nel caso, aggiornate dai bibliotecari con la segnalazione ai docenti delle eventuali nuovi edizioni disponibili sul mercato. Inoltre, il database dei testi in programma d'esame viene completato con l'indicazione della disponibilità sul mercato e del numero di copie disponibili in biblioteca oppure da ordinare. Questo strumento - assolutamente "trasparente" rispetto agli studenti e ai docenti che utilizzano la Guida elettronica - si inserisce dunque nei flussi di lavoro dei bibliotecari che curano gli acquisti, facilitando le fasi raccolta e valutazione delle proposte di acquisti e nei controlli bibliografici [9].

L'acquisto dei libri in programma d'esame è uno dei compiti ritenuto quasi istituzionale per le Biblioteche delle Facoltà universitarie. Tradizionalmente svolto dalla Biblioteca di Facoltà, può ovviamente anche essere effettuato in maniera coordinata, dalle diverse biblioteche che afferiscono ad un'unica Facoltà o a più Corsi di Laurea, in un'ottica di integrazione sistemica [10]. Tale servizio acquista ovviamente maggiore rilievo qualora le biblioteche possano procedere all'acquisto di più copie dei testi, almeno di quelli più richiesti. In questo caso è facilmente prevedibile un aumento della soddisfazione dell'utente e il rafforzamento del ruolo delle biblioteche stesse nei rapporti con uno dei principali stakeholder istituzionali, gli studenti [11]. Questi ultimi, infatti, soprattutto nei primi anni del loro curriculum accademico, conoscono spesso ben poco delle caratteristiche e dei servizi delle biblioteche, considerate spesso alla stregua di aule di studio, e ancora meno sanno della disponibilità di cataloghi elettronici consultabili via Internet. Il collegamento tra Guida e catalogo apre facilmente agli studenti una strada di apprendimento all'uso del catalogo, proprio nel momento in cui ne hanno maggiormente bisogno, quello in cui debbono reperire i testi per l'esame.

Ulteriori ricadute in termini positivi sono attese anche in termini di svecchiamento e adeguamento della collezione della biblioteca. La stampa della Guida - sebbene effettuata in tempi di solito molto rapidi - obbliga ogni anno i bibliotecari ad un affannoso controllo delle loro collezioni sulla base delle bibliografie. Lentezze burocratiche e carenze di budget possono rallentare il percorso di acquisizione e messa a scaffale dei volumi.

L'eventuale aggiornamento della Guida direttamente online potrebbe consentire un drastico taglio nei tempi di arrivo del libro a scaffale. Inoltre, considerato che certi programmi d'esame mantengono negli anni una certa stabilità nella bibliografia, dovrebbe essere facile recuperare ogni anno i nuovi titoli inseriti nelle bibliografie, procedendo celermente al loro acquisto. La sperimentazione effettuata con l'approntamento di questa Guida ha avuto anche il merito di stringere maggiormente i rapporti tra la Biblioteca e il contesto istituzionale di cui fa parte (Presidenza della Facoltà e Centro di Calcolo della stessa) stimolando una collaborazione più stretta. In prospettiva, lo sviluppo della Guida e quello, parallelo del catalogo di Ateneo, potrebbero consentire agli studenti facilitazioni ulteriori nei percorsi di ricerca.

La flessibilità della struttura della Guida consente ovviamente di pensare ad ulteriore implementazioni di funzioni, prima fra tutte l'apertura alla didattica digitale. Qualora il docente abbia predisposto materiali elettronici in rete, un link a partire dal programma di esame potrebbe consentire allo studente di reperirli facilmente. In questa prospettiva, lo sviluppo della Guida può convenientemente saldarsi al procedere dell'iniziativa di Biblioteca digitale intrapresa dal Centro Interbibliotecario dell'Università di Bologna [12]. La messa a disposizione di un unico server di Ateneo deputato alla raccolta e alla conservazione del materiale didattico in formato elettronico consentirà agli studenti di individuare facilmente questi strumenti, senza perdersi tra i numerosissimi siti dell'Ateneo. La Guida dello Studente potrebbe costituire un'interfaccia privilegiata per agevolare ulteriormente questo accesso.


Fig 1.

Fig. 2

Fig. 3

Fig. 4

Fig. 5

Fig. 6

Luca Ghedini, Centro di Calcolo della Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Bologna, e-mail: luca.ghedini@mail.ing.unibo.it

Maurizio Zani, Biblioteca Centrale "G. P. Dore" della Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Bologna, e-mail: maurizio.zani@mail.ing.unibo.it


Note

*Il presente lavoro è stato ideato e realizzato congiuntamente dai due autori. Luca Ghedini ha steso il paragrafo 1, Maurizio Zani l'introduzione e il paragrafo 2.

[1] Vedi su questo argomento almeno gli interventi raccolti in La biblioteca amichevole. Nuove tecnologie per un servizio orientato all'utente, a cura di Ornella Foglieni. Milano, Bibliografica, 2000. Vedi inoltre, da ultimo, Riccardo Ridi, Il Web bibliotecario come incunabolo digitale, in Riforma universitaria e rivoluzione dei media: una sfida per le biblioteche universitarie. Atti del convegno internazionale, Bolzano, 28-29 Settembre 2000, a cura di F. Berger e K. Kempf, Firenze, Casalini, 2001, p. 59-72, consultabile anche all'url: <http://www.digital.casalini.it/unibolzano/pdf/88-85297-64-1_i_007.pdf>. Per riflessioni simili, v. anche S. Romagnolo, L'usabilità non è reazionaria e la creatività non è (necessariamente) rivoluzionaria, in Apogeonline, <http://www.apogeonline.com/webzine/2001/03/29/01 /200103290101>.

[2] Si vedano alcuni esempi: Bergamo (<http://www.unibg.it/didattica/guida_studente/index.asp>); Torino, Facoltà di Giurisprudenza (<http://www.giurisprudenza.unito.it/sito/studenti/guida.htm>). Anche all'interno dell'Università di Bologna, la situazione è piuttosto diversificata. Gli insegnamenti e i loro programmi vengono presentati secondo diverse modalità anche all'interno del portale di Ateneo. Per un esempio di una guida più articolata, v. quella della Facoltà di Economia dell'Università di Bologna (<http://www.economia.unibo.it/guida0203/>).

[3] La realizzazione del progetto è stata curata per la Facoltà di Ingegneria dalla società Ideafutura (<http://www.ideafutura.com>).

[4] Al fine di consentire una maggior manutenibilità delle informazioni stesse ogni docente della Facoltà ha la possibilita, tramite opportuna password di poter aggiornare in opportuni periodi dell'anno la propria serie di informazioni.

[5] Le credenziali di accesso al sistema sono mutuate dal sistema di gestione della posta elettronica della Facoltà. Questa scelta ha fatto si di non costringere il docente a memorizzare altre credenziali di accesso. Su richiesta del singolo docente è tuttavia possibile avere credenziali d'accesso del tutto distinte da quelle del sistema di posta.

[6] Va sottolineato che al fine di non penalizzare chi è privo di una connessione in rete, una copia della guida viene distribuita su supporto CDCARD, consentendo dunque la fruizione di questo strumento (salvo il collegamento col catalogo OPAC) a partire da un normale personal computer.

[7] La query che viene lanciata sull'opac è relativa solo al campo titolo. Se il titolo è molto generico (Fisica, per es.) evidentemente l'opac offrirà un numero di risultati molto elevati, tra i quali lo studente potrebbe anche faticare a individuare il volume di suo interesse

[8] Sull'argomento, seppure molto precedenti alla diffusione della telematica nelle Università, v. L. K. Rambler, Syllabus study: key to a responsive academic library, "The Journal of Academic Librarianship", 8 (1982), 3, p. 155-159; J. W. Sayles, Course information analysis: foundation for creative library support, "The Journal of Academic Librarianship", 10 (1984), 6, p. 343-345.

[9] Giovanni Solimine, Le raccolte delle biblioteche. Progetto e gestione. Milano, Bibliografica, 1999, p.114-121.

[10] Vedi, per esempio, Giovanni Solimine, Biblioteche universitarie statali e biblioteche delle Università nei sistemi bibliotecari di Ateneo, in Le biblioteche delle Università. Esperienze e prospettive. Atti del convegno di Napoli, 10-12 novembre 1988, a cura di F. Balletta, Milano, Bibliografica, 1990, pp. 77-86.

[11] Va notato inoltre come le liste dei libri in programma di esame possano essere validamente usate per migliorare uno degli indicatori selezionati per misurare le prestazioni di una biblioteca universitaria (3. Liste di controllo). In questo modo, saranno maggiormente rappresentati gli interessi degli studenti e dell'istituzione universitaria nel suo complesso (Linee guida per la valutazione delle biblioteche universitarie, edizione italiana di Measuring Quality, a cura della Commissione nazionale Università ricerca, Roma, Associazione Italiana delle Biblioteche, 1999, pp. 63-65).

[12] Piero Bighi, La didattica on-line nell'Ateneo di Bologna: come cambiano i servizi agli studenti tra Digital Library e Open Archives, "Bibliotime", V (2002), n. 3, consultabile all'url <http://www.spbo.unibo.it/bibliotime/num-v-3/bighi.htm>.




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