Un servizio di proprietà intellettuale (PI) di prima linea che fornisce supporto gratuito per aiutare le PMI europee e i beneficiari di progetti di ricerca finanziati dall’UE a gestire la propria proprietà intellettuale nel contesto di attività transnazionali o di programmi di ricerca e innovazione dell’UE.
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La PI nei progetti finanziati dall’UE
La gestione della proprietà intellettuale è fondamentale per l’implementazione di successo di progetti collaborativi e per massimizzare l’impatto dei loro risultati.
Horizon Europe è il Nono Programma Quadro di Ricerca e Innovazione dell’Unione Europea e il principale strumento per promuovere la scienza e lo sviluppo tecnologico europeo. Con un budget totale di 95,5 miliardi di euro in sette anni (2021-2027), è uno dei programmi di finanziamento pubblico più estesi al mondo per la ricerca e l’innovazione. Scopri di più sulla proprietà intellettuale in Horizon Europe.
Diritto d’autore
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Definizione
Il diritto d’autore protegge le opere artistiche, letterarie e scientifiche che vanno da libri, musica, dipinti, sculture e film, a programmi per computer, banche dati, pubblicità, mappe e disegni tecnici. Tale protezione copre sia le opere originali che quelle derivate (ad esempio adattamenti, compilazioni, trasformazioni, traduzioni o arrangiamenti). Tuttavia, è protetta dal diritto d’autore solo la forma in cui le idee dell’autore vengono descritte, spiegate, illustrate o incorporate nelle opere. Le idee contenute in opere letterarie e artistiche, il contenuto tecnico di opere scientifiche o il loro sfruttamento industriale o commerciale non beneficiano di questa protezione dei diritti di proprietà intellettuale.
Osservatorio EUIPO
L’EUIPO è l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale incaricato di gestire i marchi, i disegni e modelli dell’UE. L’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale è una rete di esperti e di parti interessate specializzate.
Le opere orfane sono opere ancora protette dai diritti d’autore, di cui tuttavia non si conoscono o non si riescono a rintracciare gli autori o altri titolari dei diritti. Possono essere opere orfane musica, libri, articoli di giornali e riviste e opere cinematografiche. Le opere orfane fanno parte di collezioni attualmente conservate da biblioteche, musei, archivi, istituti per il patrimonio cinematografico e sonoro ed emittenti di servizio pubblico europei. La mancanza di dati che permettano di risalire al loro titolare spesso ha costituito un ostacolo alla digitalizzazione e alla messa a disposizione online di tali opere. La direttiva 2012/28/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, su taluni utilizzi consentiti di opere orfane stabilisce norme comuni volte a rendere legali la digitalizzazione e l’accessibilità online delle opere orfane. Ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 6, della direttiva 2012/28/UE, l’EUIPO è responsabile dell’istituzione e della gestione di un’unica banca dati online pubblicamente accessibile sulle opere orfane.
L’Orphan Works Database (banca dati delle opere orfane) contiene informazioni su un’ampia gamma di opere di prima pubblicazione o diffusione negli Stati membri dell’UE:
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- opere nel settore della carta stampata, come libri, riviste, quotidiani, rotocalchi o altre pubblicazioni;
- opere cinematografiche o audiovisive e fonogrammi;
- opere inedite, a determinate condizioni;
- opere contenute o incorporate in altre opere o altri fonogrammi, come immagini o fotografie;
- opere parzialmente orfane, ossia quelle per le quali sono stati individuati e rintracciati alcuni titolari dei diritti, che hanno autorizzato l’uso dell’opera per quanto riguarda i propri diritti.
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Portale delle opere fuori commercio EUIPO
Le opere fuori commercio sono opere ancora tutelate dal diritto d’autore, ma non disponibili in commercio, come opere letterarie, opere audiovisive, fonogrammi, fotografie e opere d’arte uniche. Per favorire lo scambio di informazioni sulle opere fuori commercio, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) ha istituito un portale unico online accessibile al pubblico. Attualmente, milioni di opere fuori commercio rientrano in collezioni detenute presso biblioteche, archivi e musei europei o altri istituti di tutela del patrimonio culturale. Esse detengono ancora un grande valore ai fini della ricerca e dell’istruzione o sono semplicemente divertenti. Per molti anni l’UE e i governi nazionali hanno sostenuto iniziative finalizzate a un migliore accesso online al ricco patrimonio culturale europeo. Tuttavia, spesso, per difficoltà di ordine giuridico legate ai diritti d’autore e ai costi operativi (direttiva (UE) 2019/790), non è stato possibile realizzare i progetti di digitalizzazione di massa degli istituti di tutela del patrimonio culturale.
https://www.euipo.europa.eu/it/observatory/awareness/ip-in-culture/out-of-commerce-works-portal
The Europeana Copyright community
Gruppo di professionisti interessati al diritto d’autore e al patrimonio culturale digitale.
RightsStatements.org al momento fornisce 12 diverse dichiarazioni di diritti che possono essere utilizzate dalle istituzioni culturali per comunicare al pubblico il diritto d’autore e le possibilità di riuso degli oggetti digitali. Le dichiarazioni di diritti sono state progettate tenendo conto sia degli utenti umani che degli utenti macchina (come i motori di ricerca) e sono a disposizione come linked data. Ogni dichiarazione di diritti ha un unico URI. Le dichiarazioni di diritti sono state sviluppate appositamente per i bisogni delle istituzioni culturali e delle piattaforme di aggregazione per il patrimonio culturale online e non sono destinate ad essere utilizzate dai singoli per concedere in licenza le proprie creazioni. (Gli utenti che sono alla ricerca di uno strumento per concedere in licenza le proprie opere sono invitati a considerare una delle licenze Creative Commons). Le dichiarazioni di diritti semplificano la comprensione di come e in quali casi le opere che appartengono al patrimonio culturale e che vengono messe a disposizione online possono essere riutilizzate. RightsStatements.org fornisce una serie di dichiarazioni di diritti standardizzate che possono essere utilizzate per comunicare al pubblico se vi è tutela accordata dal diritto d’autore e le possibilità di riuso degli oggetti digitali. Le nostre dichiarazioni di diritti sono supportate da importanti piattaforme di aggregazione come la Digital Public Library of America ed Europeana. Le dichiarazioni di diritti sono state progettate tenendo conto sia degli utenti umani che degli utenti macchina (come i motori di ricerca) e fanno uso della tecnologia del web semantico.
Le dichiarazioni sono state tradotte in italiano nell’ambito dell’attività GOAPD Gruppo di studio Open Access e Pubblico Dominio (GOAPD)
Questo documento sintetico propone indicazioni pratiche, ad uso di chi opera in Europa in musei, archivi e biblioteche, con l’obiettivo di fare chiarezza sulle opportunità e sui limiti normativi legati al riuso e alla divulgazione delle riproduzioni digitali di risorse culturali nel web, per potersi orientare con maggiore sicurezza in una realtà particolarmente complessa
Il presente documento, in aggiornamento continuo, è frutto di un lavoro comune tra il Gruppo di studio Open Access e Pubblico Dominio (GOAPD) e l’Osservatorio legislativo dell’Associazione Italiana Biblioteche.
Con Antonella De Robbio cominciamo a esplorare il mondo delle eccezioni e limitazioni al diritto d’autore, partendo da quelle a favore delle istituzioni pubbliche: reprografia, prestito, prestito digitale, eccezioni per la didattica, ecc. [intervista condotta dall’avv. Giovanni D’Ammassa]
Questa guida è stata redatta dal coordinatore della Rete internazionale del DPP (International PLR Network) come introduzione al Diritto di Prestito Pubblico (DPP). La Rete internazionale del DPP ha lo scopo di incoraggiare lo scambio di informazioni e le migliori pratiche tra i sistemi DPP nel mondo, e di fornire in maniera imparziale aiuto, consigli e sostegno ai paesi che cercano di introdurre il sistema del DPP nel proprio territorio.
La guida si rivolge alle persone, alle organizzazioni ed ai governi che si interessano al Diritto di Prestito Pubblico per la prima volta e che cercano informazioni su come funzioni, in che modo ne beneficino gli autori, come sia stato introdotto nei vari paesi del mondo e come possa essere realizzato. La guida si divide in tre parti.
- La Parte Prima descrive i principali sistemi di DPP che esistono nel mondo e le loro basi legali.
- La Parte Seconda spiega perché gli autori siano così importanti per la vita culturale e per l’istruzione e come il DPP fornisca loro il supporto vitale di cui hanno bisogno per continuare a dedicarsi alla scrittura. Allo stesso tempo fornisce alcuni suggerimenti su come il DPP possa essere realizzato basandosi sull’esperienza degli attivisti dei paesi dove il DPP sia stato già introdotto.Risponde, inoltre, ad alcuni luoghi comuni utilizzati per contrastare l’introduzione dei sistemi di DPP.
- Poiché la guida non è che una breve introduzione al DPP, la Parte Terza fornisce dettagli su dove sia possibile rinvenire ulteriori informazioni e consigli.
Il Fondo, istituito con l’articolo 2, commi 132-133, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, assicura una remunerazione forfettaria del prestito delle opere tutelate dal diritto d’autore (art. 69 della L. 633/1941) effettuato nelle biblioteche dello Stato e degli Enti pubblici a fini esclusivi di promozione culturale e studio personale. La normativa affida alla SIAE il compito di ripartire il Fondo tra gli aventi diritto, sulla base dei criteri stabiliti con Decreto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, sentite le associazioni di categoria interessate e la Conferenza per il coordinamento tra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano.