Dalla Presentazione
«Questa quarta tappa nelle edizioni italiane della Classificazione Decimale Dewey (dopo l’Edizione 11 ridotta, l’Edizione 20, l’Edizione 12 ridotta) non si discosta dalle precedenti per ciò che riguarda scopi e principi […]. C’è invece una novità nel metodo di lavoro.
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Un Gruppo, composto di persone appartenenti alla redazione della Bibliografia nazionale italiana (BNI) presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, si è assunto il compito della traduzione integrale e degli adattamenti. La BNI ha adottato la DDC fin dalla sua nascita (come prosecuzione del Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa), nel 1958; dapprima in misura molto selettiva, in pratica rifacendosi a una specie di “ridotta della ridotta”(le celbri “tavolette”), e via via accrescendo l’aderenza alle edizioni ufficiali. Da molti anni l’edizione integrale della DDC è applicata senza limitazioni dalla BNI a ciascun suo record; contemporaneamente si usa anche l’edizione ridotta, da cui provengono le vedette che ordinano il singolo fascicolo della bibliografia.
Sul fondamento di questa lunga esperienza si è potuta rileggere l’intera Classificazione dal punto di vista delle garanzie bibliografiche proprie della nostra cultura, impresa ovviamente impossibile, o praticabile solo “a orecchio”, per chi aveva curato le precedenti edizioni italiane. Di qui l’eliminazione di aggiunte o esempi italiani con pochi riscontri o, al contrario, la loro introduzione nel caso di attestazioni abbondanti. L’operazione, naturalmente, non è visibilissima “a occhio nudo”, ma confidiamo che se ne possa rilevare il peso nella pratica quotidiana della classificazione».
Luigi Crocetti