Biblioteche e archivi nell’Agenda WIPO
Il tema delle eccezioni e limitazioni al diritto d’autore a favore delle biblioteche e degli archivi è da alcuni anni all’ordine del giorno delle riunioni dello Standing Committee on Copyright and Relatedrights (SCCR) dell’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (OMPI, o, in inglese, WIPO, World Intellectual Property Organization), con l’obiettivo di predisporre un documento di raccomandazioni all’Assemblea generale WIPO per la stesura di un trattato o altro strumento legale, volto a riequilibrare i diritti esclusivi dei titolari con lo svolgimento dei servizi bibliotecari e interbibliotecari anche in ambiente digitale e ad assicurare un adeguato livello di armonizzazione delle legislazioni nazionali che favorisca la cooperazione degli istituti culturali per la conservazione e la fruizione dei prodotti della creatività umana (l’iniziativa si basa sui risultati di un’indagine commissionata da WIPO a Kenneth Crews, Study on Copyright Limitations and Exceptions for Libraries and Archives, 2008). Questo documento doveva essere licenziato a conclusione della 28a sessione del SCCR, che si è tenuta a Ginevra dal 30 giugno al 4 luglio 2014 (Punto 11. del Report on the work of the Standing Committee on Copyright and related Rights, 28 agosto 2013). Purtroppo, però, mentre le delegazioni di 55 stati membri (Brasile, Messico, Stati africani, India, Bangladesh, Iran e altri), con il sostegno di IFLA e di molte associazioni di bibliotecari e archivisti, avevano avanzato varie proposte di trattato ed erano disposte a convergere su un testo comune, altre (in primis, l’Unione Europea, gli Stati Uniti e il Giappone) hanno opposto forti resistenze alla stesura di qualsivoglia testo vincolante dal punto di vista legale, ottenendo di rinviare qualsiasi decisione alla 30a sessione nel 2015 (Pagina 2 del draft report della sessione). Fino allora, si continuerà comunque ad approfondire la questione e, durante la 29a sessione, saranno illustrati i risultati di un’indagine aggiornata al 2010 sullo stato delle legislazioni in materia di eccezioni e limitazioni a favore di biblioteche e archivi (Updated report on the questionaire on limitations and exceptions, preparato dalla Segreteria WIPO, 2 ottobre 2010).
Le richieste delle biblioteche
In occasione della 26a Sessione del SCCR, i testi delle varie proposte di trattato o altro strumento legale erano stati raggruppati e articolati dalla Segreteria WIPO in undici “topics”, per facilitarne il confronto e l’esame da parte delle varie delegazioni governative:
Topic 1: Preservation
Topic 2: Right of reproduction and safeguarding copies
Topic 3: Legal deposit
Topic 4: Library lending
Topic 5: Parallel importations
Topic 6: Cross-border uses
Topic 7: Orphan works, retracted and withdrawn works, and works out of commerce
Topic 8: Limitations on liability of libraries and archives
Topic 9: Technological measures of protection
Topic 10: Contracts
Topic 11: Right to translate works
Questi “topics”, insieme a un documento di principi generali presentato dalla delegazione statunitense e ad altri documenti che potranno essere presentati da tutte le delegazioni governative, saranno oggetto della discussione del SCCR fino alla 30a sessione nel 2015.
L’azione dell’AIB e la posizione del Governo italiano
AIB è Osservatore permanente in SCCR e partecipa alle attività di analisi, raccolta dati e proposta per un trattato internazionale, coordinate da IFLA ed eIFL e fatte proprie da alcuni stati membri come il Brasile (The Case for a Treaty on Exceptions and Limitations for Libraries and Archives: Background Paper by IFLA, ICA, EIFL and INNOVARTE: Document presented by Brazil, 18 novembre 2011). In occasione della 28° sessione, Simonetta Vezzoso ha rappresentato l’AIB intervenendo, il 30 giugno 2014, a un satellite-meeting delle associazioni di biblioteche ed archivi per fare il punto in particolare sulla situazione delle licenze d’uso per i contenuti digitali,e consegnando al Chair dello SCCR uno statement in cui si evidenzia l’urgenza dell’adozione di eccezioni e limitazioni al copyright non aggirabili dai contratti per superare gli attuali ostacoli posti alle utilizzazioni socialmente rilevanti effettuate dalle biblioteche e dai loro utenti.
Nonostante ripetuti appelli al Governo italiano, finora quest’ultimo non ha ascoltato le ragioni delle biblioteche (attendono ancora risposta le lettere AIB al Governo italiano del 21 dicembre 2011 e del 20 maggio 2014; al contrario, la delegazione governativa italiana si è distinta per le posizioni di maggior chiusura rispetto a qualsiasi ipotesi di riforma (Si vedano i commenti riportati nel Working document containing comments on and textual suggestions towards an appropriate international legal instrument (in whatever form) on exceptions and limitations for libraries and archives, 15 aprile 2013).