Francesca Aiello
Sono assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania all’interno del progetto MeMo Memory of Montecassino per la catalogazione del fondo incunabolistico della biblioteca dell’abbazia.
Mi occupo anche della catalogazione dei fondi librari di istituti culturali ed ecclesiastici, tra cui la Società di storia patria per la Sicilia orientale, l’Accademia Gioenia e la Biblioteca Philippiana.
Sono vice bibliotecaria della biblioteca della Società di storia patria per la Sicilia orientale.
Daniela Iacobello
Bibliotecaria presso il Comune di Militello in Val di Catania, mi occupo di vari aspetti della pratica biblioteconomica: dalla gestione delle raccolte alla catalogazione, dal reference alla promozione della lettura e della biblioteca. Da qualche anno, in particolare, mi dedico alla riqualificazione degli spazi e dei servizi destinati alla fascia under 18.
Sono stata componente del precedente CER AIB Sicilia e ho curato l’organizzazione di alcuni eventi formativi e di approfondimento sui servizi bibliotecari per ragazzi, le competenze e le sfide dei bibliotecari alla luce dei cambiamenti imposti dai territori narrativi e informativi delle nuove generazioni.
A sostenermi in questa attività, l’idea, forse troppo ambiziosa, di contribuire alla costruzione di una comunità tutta siciliana di bibliotecari per ragazzi (e non solo) che, a fronte dei “ritardi” nell’organizzazione di un servizio che per il particolare target a cui è rivolto richiede un costante riposizionamento, sappia nutrirsi del proficuo scambio di buone pratiche e del confronto con le esperienze delle diverse realtà bibliotecarie sia italiane che estere.
Dal 2019 sono anche referente provinciale per AIB di Nati per Leggere.
Perché mi ricandido? Per dare continuità alle iniziative fino ad ora intraprese e per avviarne di nuove volte a favorire il lavoro di collaborazione e cooperazione fra quanti animano il panorama biblioteconomico siciliano.
Carmen Puglisi
Ho conseguito nel 2003 a Roma il diploma di bibliotecario (Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari) e svolgo questo lavoro dal 1995, inizialmente ad Agrigento presso la soprintendenza per i beni culturali e dal 1997 a Messina, presso la Biblioteca Regionale “G. Longo” occupandomi prevalentemente di libro antico.
Ho sempre portato avanti la convinzione del valore civile e culturale delle biblioteche attraverso la partecipazione all’Associazione di promozione sociale “Intervolumina”, con la quale abbiamo vinto due progetti del CEPELL (bando “Leggimi 0-6”) e aderendo al programma “Nati per Leggere” del quale sono referente.
Sono convinta che il lavoro del bibliotecario sia strategico e centrale nella formazione di una cittadinanza attiva e consapevole, e che debba essere svolto in collaborazione e in sinergia sia con le istituzioni che con i colleghi che condividono la medesima passione. Per questo motivo, rinnovo la mia disponibilità a far parte del CER Sicilia del quale precedentemente sono stata membro (2008-2011) (2011-2014).
Giovanna Quartarone
Dopo aver conseguito un Master di Studi sul Libro Antico ho iniziato a lavorare ai fondi antichi dell’Abbazia di Montecassino e della Biblioteca Nazionale di Napoli.
Dopo un’esperienza lavorativa all’Università di Palermo dal 2013 mi sono trasferita alla Biblioteca Comunale di Messina dove mi occupo degli aspetti amministrativi ed organizzativi della stessa.
Dal 2019 sono referente del Patto per la Lettura Città di Messina e del Programma Nati per Leggere della provincia di Messina.
Negli ultimi anni mi sono occupata di promozione della lettura nella fascia 0-6 portando avanti progetti sulla lettura in famiglia in età precoce.
Gabriella Raciti
Dopo la laurea in Lettere classiche, ho conseguito il Master di II livello in studi sul libro antico, per poi proseguire e ampliare i miei studi con la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari.
Dal 2006 ho iniziato un percorso lavorativo nell’ambito delle biblioteche universitarie, prima nella biblioteca della facoltà di Scienze Politiche dell’Università Roma Tre, dal 2006 al 2008, e poi all’Università di Catania, dove ho lavorato per vari anni presso il centro di coordinamento delle biblioteche, occupandomi soprattutto della gestione centralizzata dei periodici. Ho fatto parte del Gruppo di lavoro sul libro antico dell’associazione ITALE e ho coordinato gruppi di lavoro sul libro antico sia a Roma che a Catania.
Da quasi un anno lavoro presso la biblioteca di Botanica dell’Università di Catania, dove mi occupo di un po’ di tutto, dalla catalogazione alla gestione delle raccolte, dai servizi all’utenza alla gestione e validazione dei prodotti della ricerca.
Quest’ultima esperienza mi sta dando la possibilità di avere una visione più ampia delle potenzialità delle biblioteche accademiche, che ritengo possano lavorare in maniera sinergica anche con le biblioteche di altri enti. Mi piacerebbe portare avanti progetti di apertura al territorio e di promozione rivolta alle scuole.
Mi piacerebbe pure che le biblioteche accademiche siciliane collaborassero maggiormente tra di loro, sia uniformando ed estendendo a tutti gli studenti i loro servizi, sia portando avanti dei progetti comuni di valorizzazione del loro patrimonio. La mia candidatura all’AIB mira anche alla realizzazione di questi progetti.
Maria Grazia Sapienza
Sessantanove anni, quasi quaranta vissuti in Biblioteca, in pensione da gennaio 2017.
Ho fatto parte del CER Sicilia come vicepresidente dal 2014 al 2020.
Bibliotecaria a vita! Da oltre 22 promuovo ed attuo il Progetto Nati per Leggere nelle Biblioteche di Mascalucia e nell’interland di Catania.
In occasione di un concorso nazionale indetto a Bibliocom Roma 2004 per il progetto Nati per Leggere la Biblioteca di Mascalucia, di cui ero direttrice, si è classificata al primo posto. Nel 2002 sempre a Bibliocom ha ricevuto una menzione speciale per la sezione dei diversamente abili della vista.
Essendo adesso più libera da impegni lavorativi, mi fa piacere candidarmi per proseguire e promuovere i benefici della cultura a tutte le età.
Proposte ed impegni per AIB Sicilia:
- organizzare corsi di qualificazione e di aggiornamento per gli addetti in biblioteca;
- riproporre e seguire attivamente alla Regione Siciliana l’iter del disegno di Legge sulle Biblioteche siciliane;
- ascoltare le varie problematiche di chi opera in Biblioteca e cercare di risolverle insieme;
- accettare e far propri i consigli degli iscritti all’AIB.
Elena Scrima
Vivo a Messina e ho 50 anni. Ho intrapreso la professione nel 2002, lavorando come assistente bibliotecaria per la Biblioteca dei Frati minori Cappuccini, e dal 2007 sono funzionaria presso il Sistema bibliotecario d’Ateneo di Messina. Ho conseguito la specializzazione presso la “Scuola speciale per archivisti e bibliotecari” dell’Università di Roma-La Sapienza e il “Dottorato in Scienze librarie e documentarie” nel medesimo Ateneo. Sono socia AIB dal 2000 e sono stata, felicemente, componente CER negli anni 2008-2011 e 2011-2014. Credo nella dimensione sociale delle biblioteche e nella loro capacità, al di là dell’appartenenza istituzionale, di porsi in costante dialogo con le comunità di riferimento.
Per me essere bibliotecaria significa fare politica e il mio guru è Ranganathan. Mi occupo, da più di dieci anni, del programma Nati per Leggere e dal 2013 faccio parte del Coordinamento provinciale NpL di Messina. Contemporaneamente, con un’associazione culturale cittadina di cui sono socia fondatrice, porto avanti l’impegno per la promozione della lettura precoce in famiglia, attraverso progetti di rete con soggetti pubblici e privati rivolti alle zone economicamente più deboli. I temi che mi stanno più a cuore sono l’Information literacy e la trasformazione delle biblioteche in rapporto ai cambiamenti sociali e ai bisogni delle persone.
Penso che la realtà bibliotecaria siciliana abbia bisogno di frequenti opportunità di confronto tra i suoi professionisti e di dialogo tra enti locali, università e associazionismo, al fine di trovare forme di collaborazione fattiva. Credo fermamente che l’AIB possa giocare un ruolo fondamentale nel favorire questi processi, tutelando nel contempo il valore della professione e promuovendone il costante aggiornamento.