Vetrina dei candidati sezione Lazio. Elezioni 2023

18/03/2023

Manuela Anzini

Manuela Anzini Dopo la laurea in Restauro e conservazione dei beni Librari e documentari presso l’Università degli Studi Di Roma Tor Vergata, nello stesso ateneo ho conseguito il master in Indicizzazione di documenti cartacei, multimediali ed elettronici in ambiente digitale e, successivamente, la laurea in Scienze della Storia e del documento. Ho concluso inoltre un corso in Comunicazione digitale e social media marketing con un progetto dedicato all’utilizzo della biblioteca come strumento di diffusione della conoscenza e il suo utilizzo nel marketing digitale. Lavoro dal 2011 presso la Biblioteca dell’Istituto di formazione in medicine complementari EDUCAM in qualità di responsabile dei servizi bibliotecari, specializzandomi in particolar modo nei servizi di reference e svolgendo corsi per gli studenti sull’utilizzo della biblioteca. Oltre ai servizi bibliotecari mi occupo di tutoraggio nell’ambito della ricerca e delle tesi: sono responsabile e referente del Dipartimento ricerca e tesi e la mia attività si declina attraverso il coordinamento dei tutor del dipartimento, il supporto agli studenti e la gestione dell’anagrafe della ricerca. Ho esperienza pluriennale nel settore della formazione, maturata attraverso incarichi sia nell’ambito della progettazione che dell’esecuzione degli eventi formativi. Sono socia AIB da quando ero ancora una studentessa, l’AIB è sempre stata per me un punto di riferimento fondamentale sia nella fase di formazione, sia in quella lavorativa. Credo molto nell’importanza del ruolo che AIB ha sia per le biblioteche che per i professionisti bibliotecari. Fondamentale è l’attività di AIB con le istituzioni e in tutto il progetto di formazione e di certificazione della professione legato alla legge 4/2013. Inoltre, ho potuto constatare, in particolar modo durante il progetto di promozione della lettura dei preadolescenti nelle biblioteche del reatino, quanto sia importante il ruolo di AIB soprattutto in contesti piccoli e a volte difficoltosi. Questo è il motivo per cui avrei il piacere e l’onore di poter continuare a lavorare per AIB e quindi per le biblioteche tutte e per la nostra professione.

Maddalena Battaggia

Mi sono laureata nel 2015 in Filologia moderna con una tesi in Codicologia. Dopo alcune esperienze di catalogatrice del libro manoscritto e antico per enti pubblici e privati, mi sono trasferita da Verona, mia città natale, a Roma dove mi sono diplomata nel 2019 alla Scuola di specializzazione in Beni archivistici e librari di Sapienza Università di Roma con una tesi in Metodologie di analisi e gestione dei servizi bibliotecari. Volontaria del Servizio civile nel 2017-2018 presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma, sono attualmente dottoranda in Scienze documentarie, linguistiche e letterarie di Sapienza. Presso la medesima università svolgo attività di ricerca all’interno del Laboratorio di Biblioteconomia sociale e ricerca applicata alle biblioteche (BIBLAB) e sono tutor del Master in Editoria, giornalismo e management culturale. I miei interessi di ricerca si concentrano sullo studio della professione bibliotecaria italiana e sull’identità, la percezione e il riconoscimento della figura del bibliotecario. Negli ultimi anni ho svolto diversi progetti di ricerca che hanno visto nei bibliotecari gli interlocutori privilegiati con cui ragionare sulla biblioteca e sul suo futuro sia in quanto concetto, che come luogo di lavoro.  Negli ultimi tre anni sono stata Vice-presidente dell’AIB Lazio, ruolo che mi ha permesso da una parte di crescere e imparare molto, grazie soprattutto al costante confronto con colleghe e colleghi del CER e dell’AIB, dall’altra di comprendere meglio la complessità delle dinamiche associative. Mi ha inoltre convinto di quanto la dimensione associativa sia fondamentale per la costruzione e la crescita della comunità professionale, per la sua riconoscibilità sociale e professionale. Sono stata referente nazionale per l’Alleanza Reti per lo sviluppo delle Comunità educanti e membro del nuovo Gruppo di lavoro sull’Inclusione. Nel prossimo triennio vorrei dare continuità alle tante iniziative messe in atto dal passato CER, concentrandomi in particolare su due aspetti: portare l’AIB e la professione bibliotecaria nelle università e nelle scuole, per instaurare un rapporto con gli studenti cercando di trasmettere loro l’idea del bibliotecario come figura professionale di riferimento per la crescita culturale e sociale, ma anche promuovendola come possibile e stimolante da esercitare in un futuro; proiettare l’AIB Lazio maggiormente fuori dal contesto cittadino della capitale, valorizzando territori e realtà bibliotecarie, stringendo con i bibliotecari e le biblioteche dei territori legami di confronto e di progettualità significative. 

 

Donatella Bellardini

Sono nata a Roma nel 1973. Il mondo del libro e delle biblioteche ha segnato la mia vita fin dal tema specialistico della maturità classica che aveva come argomento “Il libro e le biblioteche nel mondo ellenistico”.  Appassionata di storia, mi laureo in Storia medievale presso l’Università «La Sapienza» di Roma con Paolo Delogu. Nel 2003 conseguo il Diploma di Archivistica, paleografia e diplomatica presso la Scuola di archivistica paleografia e diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma. Nel 2004 termino gli esami di Studi medievali presso la Pontificia Università Antonianum. Nel 2005 conseguo il Diploma di Biblioteconomia presso la Scuola Vaticana di Biblioteconomia. Ho lavorato con diverse cooperative sia come bibliotecaria che come archivista. Ho incontrato l’AIB durante un incarico di segreteria per la Commissione RICA, nell’ambito della revisione delle REICAT (2005-2008). Dal 2006 al 2009 sono stata Segretaria di redazione di Aib notizie e membro del Comitato di redazione. Dal 2006 al 2017 ho svolto la professione di bibliotecaria e archivista presso la Biblioteca Wadding e l’Archivio storico del Collegio Sant’Isidoro di Roma. Dal 2018 sono bibliotecaria e archivista presso il Centro studi storici PP. Barnabiti di Roma- Biblioteca generalizia e Archivio storico. Sempre dal 2018 mi occupo come bibliotecaria anche della Biblioteca del Collegio San Bonaventura di Roma. Sono profondamente convinta che sia sempre più necessario creare una sinergia tra le biblioteche specialistiche e le biblioteche di pubblica lettura nel tentativo di disseminare il nostro patrimonio culturale ed essere davvero ‘mediatori’, aprendo anche le biblioteche più specializzate ad un’utenza variegata: non solo a esperti, studiosi e cultori ma anche a curiosi, giovani, ragazzi e bambini che in quest’era pandemica hanno subito gravi e profondissimi danni proprio nella dimensione culturale ed esperienziale.

 

Anna Cividini

Nata a Roma nel ’91 e laureata in filosofia presso La Sapienza Università di Roma. Ho prestato Servizio Civile presso la BNCR e frequentato la Scuola di Specializzazione in Beni Archivistici e Librari sempre alla Sapienza. Ho collaborato con diverse cooperative di servizi bibliotecari come catalogatrice alla BNCR, attualmente invece svolgo servizio di primo orientamento all’utenza presso la Biblioteca della Camera dei Deputati. Iscritta all’AIB prima come socio amico e dal 2021 come ordinario, ho collaborato con la Sezione Lazio nell’ultimo triennio in qualità di referente per l’Osservatorio biblioteche e sviluppo sostenibile (OBISS). Grazie a quest’esperienza ho avuto modo di avvicinarmi attivamente all’AIB, offrendo il mio supporto. In occasione del progetto promosso dalla Sezione “Continuare a leggere nell’età di mezzo” ho tenuto due lezioni formative sulla ricerca bibliografica online. Proprio sulla ricerca bibliografica si focalizzano i miei interessi specialmente per quanto riguarda l’organizzazione e la gestione dell’informazione in ambiente digitale. Quest’interesse è mosso dalla convinzione che il web e i mezzi digitali debbano offrire un accesso sempre più aperto e sostenibile all’informazione e che possano farlo solo grazie all’impegno e all’attivismo di professionalità come quella bibliotecaria. Arricchita dall’esperienza appena vissuta come referente AIB, spero di poter ampliare il mio coinvolgimento e il mio impegno nella Sezione e di farlo nell’ottica di una progettualità viva e concreta in collaborazione con tutte le biblioteche e le realtà della regione.

 

Giulio Marconi

Lavoro dal 1992 presso la Biblioteca del Centro Ricerche ENEA Casaccia di Roma, dove mi occupo in primis di assistenza all’utenza. Sono stato eletto, per il triennio 2016-2019, in rappresentanza delle biblioteche di EPR, nel Comitato Biblioteche NILDE dove ho avuto il coordinamento del Gruppo di Lavoro Formazione. Riconfermato, poi, per l’attuale triennio 2020-2022 ho continuato a coordinare il Gruppo di Lavoro Formazione. All’interno dell’AIB, in anni passati, sono stato attivo:  2000-2003 CER Lazio; 2003-2005 Presidente AIB Lazio; 2005-2008 Presidente AIB Lazio; 2003-2013 Redazione AIB-WEB
Ho sempre creduto nella partecipazione attiva alla rete professionale, alla sua fondamentale importanza nello svolgimento del nostro lavoro, e alla “bellezza” del lavorare in condivisione, nel collaborare, nel confrontarsi con le molteplici sfaccettature che la nostra professione ha. Un polimorfismo che è alla base dell’essere bibliotecarie e bibliotecari e che ci permette di crescere professionalmente ed umanamente, proprio attraverso il confronto, l’essere in “relazione” con colleghe e colleghi che operano nei vari contesti. Questo secondo me è sempre stato e continua ad essere il valore aggiunto della nostra Associazione, della
nostra comunità, che non dobbiamo dimenticare siamo noi stessi a costruire. Quindi, desidero di nuovo dare il mio contributo in AIB proponendo la mia candidatura al CER della Sezione Lazio per il triennio 2023-2026. Nello specifico e, forte dell’esperienza formativa portata avanti all’interno della comunità NILDE, e in qualità di bibliotecario “formatore” desidero promuovere il tema della formazione, perché sono fermamente convinto che l’apprendimento continuo sia fondamentale per accrescere il valore e l’efficacia del nostro “mestiere” e le competenze a supporto degli utenti. Ribadisco, in conclusione, come sia necessario guardare, non più alla singola nostra biblioteca: guardiamo a 360 gradi alla forza della rete, dell’essere un “noi”, perché come scrive Filippo Clerici: “Da soli si cammina veloci , ma insieme si va lontano” e come ricorda un proverbio giapponese “Nessuno di noi è intelligente come tutti noi insieme”.

 

Patrizia Peron

Svolgo la professione di bibliotecaria dal 2006 nelle biblioteche di pubblica lettura, come dipendente di ente locale. Ho lavorato come assistente e responsabile della Biblioteca Federico Barbieri di Mazzano Romano, poi per 6 anni, in posizione di comando, presso Biblioteche di Roma, prima nell’ufficio Promozione della lettura poi in diverse biblioteche: Quarticciolo, Laurentina, Valle Aurelia, Centrale Ragazzi. Ora sono di nuovo nella biblioteca di Mazzano Romano. Mi fa piacere mettere a diposizione le competenze acquisite in questi 17 anni di lavoro, in particolare indirizzate al settore ragazzi, oltre alla conoscenza di progetti sostenuti da AIB quali Mamma Lingua e Nati per leggere, che conosco approfonditamente per aver contribuito alla loro realizzazione. Tra le ragioni della mia candidatura è la riflessione sull’importante funzione che un’associazione come AIB può avere non solo nel sostenere la professione del bibliotecario, quanto anche nel creare quelle reti di scambio di competenze e confronto di esperienze fondamentali per il dialogo tra centri e periferie, che soprattutto in una regione come il Lazio credo sia fondamentale promuovere. Il ruolo della città di Roma è infatti presente con forza tale da convogliare e assorbire energie e rischiare di trasformare il territorio regionale in realtà periferica. L’aver sperimentato in prima persona la professione nell’una e nell’altra situazione mi ha fatto considerare l’importanza di tale confronto e della valorizzazione dei due diversi punti di vista e delle differenti pratiche. Vorrei aggiungere che la mia formazione originaria di storica dell’arte mi ha fatto amare particolarmente il libro per ragazzi e il mondo dell’illustrazione. Ho spesso sognato di portare più arti nelle biblioteche, di rafforzare il dialogo tra le varie forme d’arte non dimenticando che anche la scrittura è tale, oltre ad essere tra le arti più democratiche. Mi ha spesso colpito trovare tanti libri, e sempre più libri nelle mostre d’arte e meno il contrario. Non so se il lavoro all’interno del CER potrebbe offrire degli spazi per questo mio “sogno”, perché confesso è lavoro che mi è nuovo e poco conosciuto, ma avanzo timidamente questo desiderio, che nasce poi la convinzione che molta ricchezza può nascere dal dialogo tra diversi linguaggi, di cui è splendido esempio il libro per ragazzi. Nella mia vita c’è sempre stato un posto per un’attività o del tempo rivolto al sociale. Considero la partecipazione al CER un po’ come uno spazio in cui l’impegno sociale e la mia identità lavorativa possano incontrarsi.

 

Silvia Zanini

Silvia Zanini Dopo la laurea in Lettere (1999) e i diplomi della Scuola vaticana di biblioteconomia (1999) e della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari (2004), ho lavorato in diverse istituzioni e, dal 2009, sono responsabile della biblioteca Comunale di Formello, in provincia di Roma che ho contribuito a fondare nel lontano 2000. Attualmente, la biblioteca è coordinatrice del sistema Ceretano Sabatino che riunisce 10 biblioteche di altrettanti comuni Regione Lazio. Dottore di ricerca in Scienze bibliografiche, convinta del ruolo fondamentale delle biblioteche per l’attivazione di processi di partecipazione dei cittadini nella vita civile e sociale, ultimamente mi sto interessando al rapporto tra la pubblica amministrazione e il mondo del terzo settore, tanto che sto facendo un master  in economia  e management dell’innovazione sociale (Memis) e ho conseguito la certificazione di project manager. Per tre anni (2016-2019) sono stata in comando presso l’Istituzione Biblioteche di Roma collaborando con l’ufficio che coordina e organizza le attività culturali per le biblioteche del sistema, tra cui i Premi dei lettori riuniti in circoli di lettura, sia adulti che bambini e ragazzi.  Sono socia AIB dal 2000 e lavoro nel mondo delle biblioteche pubbliche da molti anni. Mi metto a disposizione dell’Associazione per continuare il lavoro iniziato nel triennio passato, sperando di poter tornare alla “normalità” e anche di poter valorizzare le migliori soluzioni e pratiche che il difficile periodo trascorso ci ha lasciato.