Adele Acanfora
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Mi sono laureata con Lode in Gestione e Conservazione del Patrimonio Archivistico-Librario presso l’Università degli studi di Salerno, con una tesi sperimentale in Gestione delle biblioteche. Successivamente ho svolto un tirocinio ministeriale presso la Biblioteca Nazionale di Roma e una borsa lavoro presso il Centro Sperimentale di Cinematografia dove mi sono occupata dell’identificazione e della catalogazione delle pellicole private di Alberto Sordi. All’inizio della mia carriera professionale ho lavorato come libero professionista presso biblioteche e archivi privati, successivamente ho collaborato in modo continuativo con importanti società operanti nell’ambito archivistico-Librario. Oggi sono dipendente della società SPACE spa, per la quale mi occupo anche della gestione e del coordinamento di progetti, su scala nazionale, di catalogazione e digitalizzazione nel settore documentario. Il mio rapporto con l’AIB inizia durante il mio percorso universitario. Oggi vorrei mettere a disposizione della nostra associazione di categoria la mia esperienza professionale, specialmente nell’ambito delle attività formative riguardanti la catalogazione e la digitalizzazione dei beni librari. |
Milena Bianco
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Milena Bianco, laureata in discipline scientifiche, nel 2012 si avvicina al mondo della biblioteconomia ed inizia un percorso di studi e formazione professionale che l’ha portata a conseguire dapprima (2013) la qualifica professionale di Bibliotecario a seguito del conseguimento di un Master di I livello in Biblioteconomia e archivistica ecclesiastica, e poi, nel 2017, a conseguire il titolo di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso la prestigiosa scuola dell’Archivio di Stato di Napoli. Il suo curriculum formativo, ricco di seminari, corsi di aggiornamento professionale, viene completato con il diploma di biblioteconomia nel 2022 presso la Scuola Vaticana di Biblioteconomia. È iscritta all’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) dal 2014 e ABEI (Associazione Bibliotecari Ecclesiastici Italiani) dal 2012, ed è fondatrice della Fondazione San Bonaventura. Dal 2003 è bibliotecaria presso la Biblioteca San Paolino della Diocesi di Nola. Si occupa, da libera professionista, di progetti di riordino e catalogazione, digitalizzazione e metadatazione per diverse biblioteche Ecclesiastiche (Frati minori di Calabria e Basilicata, Frati minori Conventuali, Missionari della divina Redenzione, Diocesi di Ariano, Diocesi di Albano,Parrocchia Cossyra Pantelleria), ma ha collaborato e collabora anche con biblioteche comunali (Baiano, Vico Equense, Scisciano, Sicignano degli Alburni), ed ha prestato servizio come archivista (2011-2018) presso l’Archivio Diocesano di Nola. Attualmente riveste il ruolo di Responsabile del Sistema Bibliotecario OMI (Oblati Maria Immacolata) con sedi a Palermo, Pescara, Frascati e Santa Maria a Vico (Biblioteca Oblata Sant’Eugenio di Mazenod). Ama viaggiare, e da buona viaggiatrice si augura di poter iniziare questo viaggio nel mondo AIB alla scoperta di nuovi orizzonti. |
Giovanna De Pascale |
L’AIB mi ha accolto tra le sue prestigiose fila quando ero ancora una giovane studentessa, da poco laureata ma che ancora doveva terminare il percorso di specializzazione: quanta strada da allora! Per chi ancora non ho avuto il piacere di incontrare di persona, mi vorrei presentare con una delle mie caratteristiche: ho una doppia anima, archivistica e bibliotecaria, sia per formazione, che per esperienze lavorative; ho avuto la fortuna di lavorare nel settore per cui ho studiato e in vari ambiti, pubblici e privati. Ho sempre ritenuto questa pluralità di committenti un valore aggiunto, un arricchimento, la possibilità di avere una prospettiva più ampia ed una visione più aperta anche verso nuovi orizzonti professionali. Da ottobre 2018, la svolta: un lavoro al Centro di Ateneo per le Biblioteche “Roberto Pettorino” dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli per il quale mi occupo prevalentemente di catalogazione del libro antico del patrimonio dell’Ateneo. Nei quasi cinque lustri di vita associativa, fin da neo iscritta (o quasi) ho ricoperto diversi incarichi: da tesoriera esterna al Comitato, a membro CER per due mandati – di cui il secondo, nel triennio 2014-2017, da Presidente Regionale – a componente di Osservatorio. Ho avuto, altresì, il privilegio di sostituire il Segretario Nazionale per quasi un anno, potendo così comprendere dall’interno l’associazione in tutte le sue sfumature e potenzialità. Successivamente, nel corso di questi ultimi anni, ho collaborato per l’editing di alcune pubblicazioni. Per la serie “A volte ritornano”, ora sono pronta a rimettermi in gioco, presentandomi come candidata al CER Campania, con la convinzione che la pregressa esperienza nell’AIB, sia a livello di articolazioni locali che di gestione nazionale, possa contribuire a rispondere efficacemente alle necessità associative locali, non ultimi la crescita della Sezione, degli associati e dei non associati che si avvicinano alla professione. Infatti, è solo con l’apporto e le competenze tecniche di personale specializzato, motivato e in continua crescita professionale che le biblioteche potranno rispondere sempre meglio all’attuale ruolo che stanno sviluppando, non solo luoghi di studio e ricerca, ma anche aggregatori sociali. |
Maria Frattolillo |
Mi ritrovo a dirigere una biblioteca dipartimentale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, sebbene il mio progetto di vita fosse proiettato alla professione di avvocato. Ebbene sì, perché mi sono laureata in Giurisprudenza, ho frequentato la Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Nel 2003, la partecipazione al concorso pubblico per l’area biblioteca dell’Ateneo. Fu l’inizio di un viaggio alla scoperta di un mondo del quale mi sono innamorata a prima vista. Dal 2005 lavoro nella Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza di Santa Maria Capua Vetere e dal 2014 ne sono la direttrice. La biblioteca, che si estende su una superficie di circa 800 mq, ha un patrimonio bibliografico di circa 80.000 volumi, sempre aggiornato, costituito da numerosi fondi speciali acquisiti negli anni e con una prestigiosa sezione, fiore all’occhiello: La Biblioteca Lauria. Peraltro, la struttura è anche molto frequentata non solo dagli studenti e dai docenti ma, considerata la vicinanza al Tribunale, da avvocati e magistrati del Foro, nonché dai notai dell’Ordine di Santa Maria C.V.. Se dovessi ‘raccontare’ di cosa mi occupo, sarebbe davvero difficile, perché da sempre l’attività della Biblioteca mi ha coinvolta in tutto: sia per il front office (che è la parte viva della biblioteca) che per il back office. Negli ultimi anni mi interesso prevalentemente della gestione amministrativa e contabile della Biblioteca, di tutto l’iter procedurale che consente di riempire gli ‘scaffali’ di libri e riviste.
L’anno passato, il 2022, è stato professionalmente tra i più soddisfacenti. La biblioteca ha partecipato, come soggetto attuatore, all’avviso pubblico del Ministero della Cultura bando PNRR per la Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura presentando un progetto denominato “Biblioteca 4.0: oltre le barriere”, risultandone vincitrice. Con i fondi stanziati mireremo all’ottimizzazione dei servizi offerti dalla Biblioteca soprattutto a vantaggio di coloro che presentano limitazioni motorie, sensoriali o cognitive. Mi candidato al CER perché credo nel fondamentale ruolo che le Biblioteche hanno nei confronti della collettività, e per poter avere un confronto costante con le altre realtà, alfine di condividere buone pratiche e di cogliere e fare mio le esperienze di altri colleghi. |
Pio Manzo |
Sono nato nel 1983 a Pompei, città in cui risiedo e per la quale ho ricoperto la carica di assessore alla cultura nel 2019/20. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Gestione e Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario presso l’Università degli Studi di Salerno, mi sono diplomato in Biblioteconomia presso la Scuola Vaticana di Biblioteconomia. Lavoro nel settore archivistico-librario da più di 15 anni, nel corso dei quali ho svolto sia attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno, sia la libera professione presso diverse realtà pubbliche e private in qualità di bibliotecario, archivista e project manager. Attualmente sono assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC) dell’Università degli Studi di Salerno. Seguo l’AIB fin da quando ero studente universitario, nel 2020 sono entrato a far parte del Comitato Esecutivo Regionale (CER) campano. In questi tre anni di attività, nonostante le restrizioni sociali dovute al Covid, insieme ai colleghi del CER abbiamo perseguito numerose attività rivolte sia alla formazione professionale, sia alla promozione del tessuto bibliotecario campano, con una particolare attenzione alla dimensione sociale di quest’ultimo. Tra i progetti promossi come CER Campania mi sovviene citare l’iniziativa “Parole in Circolazione”, quest’ultima ci ha permesso di incrementare le raccolte librarie di alcune biblioteche carcerarie e di altre realtà sociali come case famiglia, organizzazioni giovanili e biblioteche con una predisposizione particolare al terzo settore. L’obiettivo di questo triennio è stato la creazione di una comunità bibliotecaria campana basata sul confronto e la collaborazione. La mia ricandidatura nasce dall’esigenza di portare avanti questo obiettivo. Bisogna accrescere ulteriormente la nostra comunità, coinvolgendo il tessuto bibliotecario campano nella sua eterogeneità (statale, accademico, civico e privato), ponendo una eguale attenzione sia alla dimensione metropolitana, sia a quella provinciale. Inoltre, ritengo che sia necessario intensificare il dialogo con il governo regionale e le amministrazioni locali, per una maggiore tutela della nostra categoria e delle biblioteche rispetto alle scelte perpetuate da quest’ultime in ambito biblioteconomico. L’AIB Campania dovrà essere, ancora di più, un punto di riferimento non solo per il mondo dei bibliotecari, ma anche per tutti coloro che a vario titolo operano nell’ambito delle biblioteche sul nostro territorio. |
Nunzia Pastorini
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Mi chiamo Annunziata Pastorini, detta Nunzia, sono laureata in Lettere moderne, Cultura e filologia antica e moderna presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”, dove ho maturato la mia prima esperienza nel mondo bibliotecario attraverso un tirocinio interno. Questa esperienza è stata la scintilla che ha dato inizio alla mia passione per la professione bibliotecaria. Dopo la laurea ho seguito un tirocinio come assistente di archivio e di biblioteca presso il Consiglio regionale della Campania, nella Biblioteca “Raffaele Delcogliano”, ed i quella occasione ho conosciuto il mondo dell’AIB, ho iniziato corsi professionali di catalogazione del libro moderno ed antico nonchè corsi sull’educazione alla lettura. Attualmente opero come bibliotecaria presso la Biblioteca “a porte aperte Annalisa Durante” di Forcella (Napoli), sorta in memoria della giovane vittima innocente morta nel 2004 in uno scontro a fuoco tra clan rivali. Sono operatrice Nati per Leggere, organizzo incontri di lettura 0-6 anni ed incontri per il progetto Mamma lingua per bambini stranieri nelle scuole di Forcella e nei territori limitrofi, corsi di formazione per la comunità e per le famiglie dei bambini del quartiere Forcella e limitrofi, sull’educazione alla lettura nelle famiglie, laboratori di lettura e scrittura creativa con le scuole del territorio, laboratori di lettura con ragazzi con disabilità e disagi familiari. L’esperienza di vita vissuta in questo territorio è stata una parte di “scuola” che ha reso la mia formazione ancora più solida, ho tessuto nel tempo relazioni con la popolazione del quartiere e con gli enti che operano sul territorio, insieme ad una rete di soggetti con varie competenze ma con un unico scopo, l’educazione alla lettura dei bambini/e e dei ragazzi/e. Nel 2020 ho avuto l’onore di ricevere il Premio Nazionale Maria Antonietta Abenante, per la valorizzazione del ruolo sociale, culturale e la dimensione inclusiva delle biblioteche. Da quel giorno un’altra stella si è aggiunta al mio cammino insieme ad Annalisa (la memoria come monito di speranza, di rigenerazione e di conoscenza attraverso la lettura, promuovendone servizi ed attività in una direzione che trova incontro, inclusione e responsabilità). Con il mio Direttore partecipo attivamente alle riunioni e alle iniziative promosse dal Patto per la Lettura della città di Napoli, per la cui istituzione la nostra Biblioteca ha svolto un ruolo importante di propiziatrice della nascita del primo Patto locale afferente al centro storico e di consolidamento del nuovo Patto cittadino. Siamo stati nominati quali rappresentanti del Tavolo Territoriale “Reading Forcella” e portiamo avanti iniziative in rete con i circa 50 membri che ne fanno parte (biblioteche, editori, librerie, scuole, enti del terzo settore ed altri soggetti impegnati sulla lettura, sia pubblici che privati). L’obiettivo è promuovere la lettura e le biblioteche come luoghi di incontro e di scambio di soggetti diversi che sperimentano metodologie per mettere insieme un mosaico di esperienze che vanno nella stessa direzione ed è per questo che ho preso in considerazione di candidarmi al CER Campania perché penso che sia fondamentale unire le competenze e le idee degli esperti e non, per creare le risposte alle esigenze ed ai bisogni concreti della società, attraverso la realizzazione di servizi e attività. Aprire il mondo bibliotecario e renderlo alla portata di tutti è l’obiettivo comune, sono certa che insieme possiamo riuscirci. |
Remo Rivelli
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Nato nel 1977, laureato nel 2002 in Lettere Moderne con una tesi in Bibliografia e Biblioteconomia dal titolo: “Uno scorcio sulla storia della cultura cappuccina attraverso le edizioni settecentine della Biblioteca del Convento di S. Pietro alli Marmi di Eboli”. Dal 2002 al 2008 ho collaborato alla ricerca ex 60% della cattedra di Bibliografia e Biblioteconomia (prof. Vincenzo De Gregorio) presso l’Università degli Studi di Salerno (Progetto “Le cinquecentine della biblioteca dei francescani di Cava de’ Tirreni”). Nel frattempo mi sono occupato del progetto di “Informatizzazione delle schede catalografiche del catalogo di Ateneo UniSa” (2004), del progetto di “Riorganizzazione delle sale di consultazione dell’Area Umanistica del CSAB” (2004-2006) e della catalogazione del posseduto di alcune biblioteche dipartimentali UniSa (2006-2008). Bibliotecario presso il CBA dell’Università di Salerno dalla fine del 2008, mi occupo della fruizione, dello studio e della valorizzazione dei fondi speciali della biblioteca umanistica. Faccio parte del gruppo di lavoro GLAM/AIB Campania e del gruppo di lavoro che cura la comunicazione social del CBA. Sono iscritto all’AIB dal 2016 e sempre dal 2016 sono socio Wikimedia Italia. Faccio parte della redazione della rivista Bibliothecae.it ed ho scritto alcuni saggi sulle connessioni del mondo bibliotecario con i progetti Wikimedia, sulle biblioteche digitali e sui fondi speciali. Sono stato referente wiki per la Commissione nazionale biblioteche speciali, archivi e biblioteche d’autore dell’AIB per il mandato 2017-2020.
Mi ricandido al CER perché credo che le biblioteche debbano avere un ruolo centrale nella società, soprattutto per quanto riguarda la nostra realtà campana, dove l’esigenza di ‘connettersi’ agli utenti e dare loro la possibilità di ‘usare’ la biblioteca in maniera piena e attiva impone ai bibliotecari uno sforzo di aggiornamento continuo e specialistico. |
Ida Stringile
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Sono laureata in beni culturali con specialistica in Conservazione e gestione del patrimonio archivistico e librario presso l’Università degli studi di Salerno, prendendo parte a vari progetti di lavoro in Biblioteche universitarie, scolastiche e presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. Durante i miei studi ho continuato l’aggiornamento professionale seguendo corsi AIB. La mia passione verso i centri culturali mi ha portato ad istituirne uno, in via Bernardo Tanucci, una biblioteca di quartiere, un centro di aggregazione per tutti i cittadini, in cui ho dato una visione piu’ amplia di Biblioteca, unendo quest’ultima allo sport. Inoltre sono referente provinciale Nati per leggere, il progetto di lettura dai 0 ai 6 anni e organizzo letture con il progetto MammaLingua. Organizzo con cadenza bisettimanale eventi culturali, sia per i bambini che per gli adulti. Sono in contatto con le varie associazioni del quartiere con le quali collaboro nell’organizzazione di eventi. Sono socia AIB e credo molto nell’aggiornamento professionale come crescita personale e lavorativa. Vorrei dare un contributo in maniera più attiva ed efficiente, valorizzando e difendendo la figura del Bibliotecario che mano mano sta scomparendo. Il mio intento sarà di programmare attività, di creare un legame più forte tra le biblioteche pubbliche e private e i bibliotecari. Oltre all’aggiornamento e alla difesa dei diritti della nostra categoria professionale. |