Per l’ottava edizione del Premio De Gregori (terza del nuovo ciclo di cinque anni che è partito nel 2013, grazie alla rinnovata disponibilità di Francesco e Luigi De Gregori), i concorrenti che hanno consegnato i loro lavori entro la scadenza indicata dal bando (che è stata prorogata dal 15 al 30 ottobre 2015) sono stati 22.
La Giuria, composta per l’anno 2015 da Simonetta Buttò, Anna Galluzzi e Alberto Petrucciani, ha esaminato le opere partecipanti subito dopo la scadenza del bando, verificando che i concorrenti e le opere presentate avessero i requisiti richiesti dal Premio (tra i quali in particolare l’età inferiore a 35 anni, la pertinenza della tematica trattata e l’estensione minima del testo).
I giudizi sulle opere partecipanti sono stati scambiati e discussi tramite contatti telematici e telefonici e il giorno 16 novembre la Giuria ha scelto l’opera vincitrice e contattato l’autrice.
Le opere inviate entro il termine del bando, tutte rispondenti ai requisiti richiesti, sono state le seguenti:
- Chiara AZZINI, Le mille e una morte dei libri. Breve storia della distruzione delle biblioteche, dall’antichità a oggi
- Maria Francesca BERNARDI, Alle origini della Biblioteca civica di Verona. La biblioteca del conte Aventino Fracastoro
- Cecilia BIGGI, I videogiochi in biblioteca
- Donata CEI, Nati per leggere. Un programma di promozione della lettura
- Luigi DE PALO, Le biblioteche e l’evoluzione del web: come cambiano il ruolo e la funzione di un istituto millenario
- Desiree DE STEFANO, La biblioteca pubblica, cantiere cittadino di integrazione. Buone pratiche tra Roma e Amburgo
- Francesca D’ELAUTERIS, Samonà e Savelli. Catalogo storico (1963-1982)
- Fabio FRANCESCA, L’identità grafica nelle edizioni Einaudi
- Anna GASPARELLO, Bambini con bisogni speciali: i picture communication symbol books nelle biblioteche di pubblica lettura
- Davide GIORGETTA – Valerio NICOLETTI, Amateur. Pratiche indipendenti tra archiviazione digitale e publishing
- Concetta LAURETTA, Per un repository internazionale delle arti effimere: progetto di digitalizzazione per la promozione del patrimonio artistico immateriale
- Raluca PERSIDA MARIN, Le biblioteche valdesi in Italia, con uno sguardo sulle premesse storiche e culturali (1170-1848)
- Giorgia PLACHESI, L’accettazione dei doni: un problema biblioteconomico
- Mario Alberto RATIS, Le biblioteche d’Italia dall’Unità al Fascismo
- Lavinia RISALITI, La classificazione dei libri a stampa della Biblioteca Palatina ad opera di Francesco Palermo
- Sara SACCO, La lettura digitale. Il caso delle biblioteche della Provincia di Roma
- Silvia SANGALLI, Per un museo del libro e della cultura scritta: la Raccolta Ascoli nella Fondazione per Leggere
- Anna SECCASPINA, Le biblioteche ecclesiastiche di Piacenza. Censimento, analisi e prospettive di sviluppo
- Lucrezia SIGNORELLO, I più antichi codici del Fondo Gaetani nella Biblioteca universitaria Alessandrina
- Elena SILLETTI, Il Progetto Manuzio di Liber Liber per una prima analisi e valutazione
- Caterina SPAGNUOLO, La biblioteca scolastica fra informazione e apprendimento
- Valentina Ines STORELLI, Le cinque leggi della biblioteconomia in un’era di cambiamenti. S.R. Rannganathan dialoga con la library 2.0
La Giuria esprime particolare soddisfazione per il numero elevato di lavori presentati in questa edizione del Premio.
Dopo attente valutazioni, essa ha stabilito all’unanimità di attribuire il premio dell’edizione 2015 a Anna Gasparello per l’opera Bambini con bisogni speciali: i picture communication symbol books nelle biblioteche di pubblica lettura, con la seguente motivazione:
Il lavoro di Anna Gasparello deriva da una tesi discussa all’Università statale di Milano, relatore il prof. Venuda, correlatore il prof. Montecchi, e costituisce uno studio originale su un tema non molto presente nella letteratura biblioteconomica italiana ma di grande interesse.
Oltre ad offrire indispensabili strumenti di lettura alternativa per l’apprendimento da parte dei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico, il lavoro costituisce un richiamo al ruolo sociale delle biblioteche.
Per questo crediamo che a Giorgio De Gregori questo lavoro sarebbe piaciuto, perché in linea con i suoi interessi professionali ma anche perché richiama il suo grande amore per i bambini, e per i problemi dei bambini “speciali”.
La Giuria desidera segnalare con particolare apprezzamento altre tre opere: il lavoro di Davide Giorgetta e Valerio Nicoletti, Amateur. Pratiche indipendenti tra archiviazione digitale e publishing, originale e innovativo sia per i temi trattati che per le modalità di presentazione, quello di Raluca Persida Marin, Le biblioteche valdesi in Italia, con uno sguardo sulle premesse storiche e culturali (1170-1848), che ha presentato una realtà bibliotecaria interessante e poco conosciuta, e quello di Desiree De Stefano, La biblioteca pubblica, cantiere cittadino di integrazione. Buone pratiche tra Roma e Amburgo, che ha affrontato con un punto di vista non esclusivamente biblioteconomico un tema centrale per le biblioteche con uno sguardo comparativo tra due realtà molto interessanti.
La Giuria si augura quindi che anche i risultati delle ricerche che non hanno conseguito il Premio – come le tre ora citate e altre – possano trovare uno sbocco di pubblicazione, per esempio sulle riviste del settore.
Roma, 16 novembre 2015
La Giuria del Premio De Gregori 2015
Simonetta Buttò – Anna Galluzzi – Alberto Petrucciani