Protocollo d’intesa per i servizi bibliotecari negli istituti penitenziari italiani

Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Unione delle Province d’Italia, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) hanno sottoscritto un protocollo per la promozione e gestione dei servizi bibliotecari negli istituti penitenziari italiani.

Da oggi, grazie all’iniziativa promossa dall’AIB, tutte le realtà italiane impegnate in progetti di cooperazione bibliotecaria con gli istituti penitenziari hanno a disposizione una cornice di riferimento ispirata al principio costituzionale della finalità rieducativa della pena, da attuarsi anche mediante il diritto alla lettura e all’informazione.

L’ordinamento penitenziario italiano prevede esplicitamente la presenza di una biblioteca in ogni Istituto di detenzione, il cui funzionamento sempre più spesso si avvale dell’intervento del servizio bibliotecario degli Enti Locali. Il protocollo d’intesa, rivolto a tutti i soggetti coinvolti in progetti di promozione e sviluppo del servizio di biblioteca carceraria, consentirà di definire assetti organizzativi, attività e standard tendenzialmente omogenei, per consentire ai detenuti l’accesso alle pubblicazioni presenti in biblioteca e a quelle disponibili sul territorio.

L’accordo, di durata triennale, individua la cooperazione fra il servizio bibliotecario interno all’Istituto penitenziario e quello territoriale quale elemento fondamentale per garantire la soddisfazione degli interessi e dei bisogni di lettura della popolazione carceraria, è corredato da un modello di convenzione attuativa, prevede la possibilità per i detenuti ammessi ai benefici di legge di svolgere tirocini di inserimento lavorativo finalizzati all’inserimento occupazionale.

Nelle intenzioni dei firmatari la biblioteca deve diventare il centro informativo e di supporto all’apprendimento della comunità penitenziaria, in grado di garantire ai propri utenti un accesso ampio e qualificato alla conoscenza, all’informazione e alla cultura, senza distinzioni e discriminazioni di sorta.

Creata da Artemisia Gentileschi il 30/07/2013. Ultima modifica 04/09/2024 di Vanni Bertini
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