Spett.le
Amministrazione comunale di Ozzano dell’Emilia
Egregio Signor Sindaco,
come già segnalato con lettera del 28 dicembre 2020, prot. n. 314/2020, e ribadito nel colloquio con l’Assessore alla cultura avvenuto in data 1° febbraio 2021, l’AIB ritiene che non si può pensare di risolvere i problemi della scuola smantellando una biblioteca che funziona.
Ancora si augura che la Sua Amministrazione voglia trovare altre soluzioni.
Abbiamo seguito il suo recente intervento sulla pagina Facebook del Comune di Ozzano dell’Emilia e letto la documentazione pubblicata nel sito comunale, relativa al progetto di rigenerazione della sede della “Scuola media E. Panzacchi” e al suo trasferimento provvisorio presso il Palazzo della Cultura.
I materiali e le informazioni reperibili sulla scuola nel web sono rilevanti e ci rallegriamo per il progetto di costituzione di una moderna biblioteca scolastica, all’interno della nuova “Panzacchi”.
Invece, il fascicolo sulla “Biblioteca 8 marzo 1908” appare esiguo e limitato nei dettagli tecnici, operativi e funzionali inerenti lo spostamento della biblioteca dal Palazzo della Cultura nel medio termine e carente sul piano biblioteconomico e strategico, nel lungo periodo.
A medio termine non risultano accertati i luoghi e gli spazi in cui sarà trasferita la biblioteca, a parte alcuni locali di via Moro che non presentano, evidentemente, la metratura e le caratteristiche necessarie per ospitare l’intero Servizio.
Risulta chiaro, quindi, che la biblioteca dovrà essere smembrata in più locali e dislocata su più sedi, le quali non sono ancora state individuate in via definitiva.
Non è precisato quali servizi potranno trovare posto ed essere erogati in via Moro: un punto di prestito? Di consultazione multimediale? Una sala studio? Gli uffici del personale?
Si chiarisce, invece, che occorrerà trovare un deposito librario all’esterno dei locali disponibili in via Moro, ma nulla si aggiunge circa i metri lineari utili per lo stoccaggio dei documenti, i requisiti di conservazione delle collezioni, la facilità di raggiungimento e di movimentazione dei pezzi
Non è indicato dove potranno essere svolte “le attività correlate” e soprattutto non è indicato cosa si intenda per attività correlate di una biblioteca o ad una biblioteca.
In ultimo, non sono dichiarati i tempi previsti per l’adattamento dei nuovi locali a “servizi”, lo spostamento della biblioteca da piazza Allende e il suo ritorno al Palazzo della Cultura.
Le comunità si riconoscono in uno spazio fisico identificabile e accogliente e solo allora quel luogo potrà essere eletto come luogo della relazione e della prossimità: una frammentazione di spazi ubicati per la città non è una biblioteca.
Manca, a monte, il progetto funzionale e biblioteconomico e manca, a valle, il progetto di realizzazione.
L’accessibilità fisica ad istituti e luoghi della cultura facilita l’accesso ai saperi e la realizzazione di un sistema informativo adeguato, di cui le biblioteche sono un’infrastruttura indispensabile, sia per i servizi in presenza, sia per quelli erogati da remoto.
Le biblioteche sono organizzazioni che rappresentano e concorrono a costruire l’identità culturale delle comunità di riferimento e i loro servizi sono componenti necessarie delle politiche pubbliche per l’inclusione sociale, l’interculturalità, la rigenerazione urbana, il superamento delle diseguaglianze, dei divari digitale e territoriali.
Smantellare la “Biblioteca 8 marzo 1908” significa interrompere tutto questo.
Cordiali saluti,
Il Presidente regionale Il Presidente Nazionale
AIB Sezione EMR Rosa Maiello
Roberta Turricchia
Roma, 23 marzo 2021
Prot. n. 75/2021
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