L’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca (ANVUR) ha emanato un regolamento per il conferimento di file pdf di pubblicazioni scientifiche ai fini della Valutazione della Qualità della Ricerca per il settennio 2004-2010 che stabilisce che tale conferimento (in un database appositamente predisposto dal consorzio interuniversitario CINECA) deve essere preventivamente autorizzato dagli editori, e che è onere degli autori procurarsi tale autorizzazione, “manlevando” l’ANVUR, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il CINECA da ogni responsabilità in proposito.
La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) ha inviato all’ANVUR una richiesta di chiarimenti e/o modifiche alla procedura, rilevando come non occorra alcuna autorizzazione degli editori per compiere utilizzazioni imposte dalla legge. In attesa di risposta da parte dell’ANVUR, agli atenei è stato opportunamente raccomandato di sospendere i conferimenti di file e agli autori di evitare in futuro di cedere i diritti esclusivi agli editori. Ad oggi, l’ANVUR ha risposto parzialmente, su questioni secondarie, e ha accordato una proroga sulla scadenza per gli adempimenti.
L’Associazione italiana biblioteche sostiene da tempo la necessità di un riesame organico del diritto d’autore anche nell’ottica di assicurarne un’applicazione coerente con l’interesse pubblico e il rispetto di altri diritti e valori costituzionalmente garantiti.
Condividiamo appieno le osservazioni della CRUI ed auspichiamo che l’ANVUR le faccia proprie, evitando di creare un pericoloso precedente che anche in seguito potrebbe
dare luogo ad applicazioni parziali, fuorvianti e controproducenti delle leggi vigenti, con la duplice conseguenza di indebolire la posizione delle università, degli enti di ricerca e dei loro autori, e di appesantire piuttosto che semplificare l’azione delle pubbliche amministrazioni.
Si rimanda all’analisi giuridica della questione predisposta in collaborazione con l’Osservatorio su Diritto d’autore e Open Access
Il Presidente
dott. Stefano Parise
Roma, 21 marzo 2012