7 gennaio 2011
Dopo un processo lungo e non privo di difficoltà e polemiche (il Tavolo tecnico Amministrazione – OO.SS. appositamente istituito a suo tempo aveva concluso i lavori fin dal 25 giugno 2007), il 20 dicembre 2010 l’Amministrazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e le OO.SS. hanno approvato l’architettura organizzativa e le nuove declaratorie dei profili professionali.
Tra le sigle sindacali hanno sottoscritto l’accordo CGIL, CISL e CONFSAL/UNSA, mentre UIL, FLP, RDB/CUB e Federazione Intesa hanno confermato la propria contrarietà, a testimonianza di come persistano, all’interno del sindacato, posizioni diverse e difficilmente conciliabili.
Il personale è complessivamente articolato in tre Aree funzionali. Nella I Area la tipologia è una: servizi ausiliari. Nella II Area le tipologie sono tre: servizi amministrativi e gestionali per la tutela; servizi per la conservazione del patrimonio; servizi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio. Nella III Area le tipologie si riducono a due: servizi tecnico-scientifico per la tutela, per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio; servizi amministrativi e gestionali per la tutela, per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio.
I profili professionali sono stati ridefiniti sulla base dei servizi svolti: la I Area è articolata in un unico profilo; la II Area è articolata in complessivi 7 profili; la III Area è articolata in complessivi 21 profili.
Tutti i profili appartenenti alla III Area sono definiti con il termine di “Funzionario” seguito dalla specifica professionalità. Tra essi è il Funzionario Bibliotecario, afferente alla tipologia dei servizi tecnico-scientifici, che sostituisce e accorpa i precedenti profili di Bibliotecario, Bibliotecario Direttore e Bibliotecario Direttore Coordinatore. Per il Funzionario Bibliotecario, analogamente a tutti gli altri profili dell’Area III, è prevista una progressione economica su 7 fasce, dalla F1 di accesso alla F7.