il 21 febbraio scorso si è chiuso il censimento nazionale dedicato ai servizi bibliotecari per ragazzi proposto dalla commissione dell’AIB che si occupa di biblioteche under 18.
Scopo del censimento era conoscere lo stato dell’arte delle biblioteche per ragazzi attraverso la raccolta di un adeguato set di dati relativi a prassi, servizi e buone pratiche, e profilare per la prima volta la comunità dei bibliotecari che si occupano della fascia 0 – 18.
Il questionario somministrato, che ha proposto 50 domande divise in otto sezioni (presentazione del questionario, chi compila, la biblioteca, i bibliotecari, gli spazi, i numeri, cosa succede in biblioteca, le biblioteche per ragazzi e il covid), è stato compilato da 601 biblioteche, e i risultati raccolti offrono una interessante fotografia dei servizi che le biblioteche pubbliche offrono ai loro utenti più giovani.
In particolare, ad una prima lettura, si possono già evidenziare alcuni elementi che ci raccontano di una comunità di bibliotecari, professionalizzata, attenta e sensibile, che seppure tra molte difficoltà (mancanza di spazi adeguati, scarse tecnologie, ecc.), riesce a erogare, per quantità e qualità, servizi di eccellenza mettendo in campo strategie gestionali e strumenti, che a ben guardare accomunano tutte le esperienze intercettate dal censimento.
Una comunità professionale e di pratica che sa mettere al centro delle politiche biblioteconomiche i giovani utenti ed essere nel cuore del proprio territorio, come si evince, ad esempio, dai dati relativi alle attività di promozione della lettura e di prestito realizzate durante il lockdown.
Qui trovate la presentazione dei dati del censimento delle biblioteche per ragazzi web con una serie di slide che raccolgono ed elaborano una prima serie di dati strumentali, gestionali ed economici.