La 4. edizione del Premio Maria A. Abenante è stata bandita dall’Associazione italiana biblioteche per ricordare l’umanità, la generosità, la dedizione e la professionalità di Maria Antonietta Abenante. Attraverso la premiazione di progetti avente la finalità di promuovere l’inclusione nelle sue diverse declinazioni crediamo di onorare le qualità etiche e professionali di una Collega, meglio di una persona, che ha fatto dell’inclusione uno degli impegni costanti della sua azione.
Nel bando si richiedeva che i progetti facessero riferimento ad attività e servizi innovativi che abbiano una dimensione collettiva, svolti nell’ambito di biblioteche di qualunque natura e tipologia, finalizzati a valorizzarne il ruolo sociale e culturale e la dimensione inclusiva. I progetti dovevano fornire informazioni specifiche sul raggiungimento degli obiettivi, gli utenti coinvolti, l’interesse suscitato. Deve essere o concluso o iniziato e concluso in una sua fase. Non è la descrizione di una idea progettuale, ma di come questa idea, tradottasi in progetto, è stata attuata (già in tutte le sue fasi o in quelle iniziali) in un contesto specifico.
I progetti candidati entro la scadenza indicata dal bando, ossia il 31 maggio 2024, sono stati 14.
Titolo del progetto | Candidati o candidato |
ReBUS – BiblioGo, una biblioteca incredibile! | Ricreazione Società Cooperativa Sociale |
BiblioCEP: Una Biblioteca Inclusiva nel cuore del Quartiere CEP | BiblioCep |
PREMIO SPAZIO ALLE PAROLE | Elisabetta Tamburini, Antonella Fallerini e Valentina Rovacchi |
Tutti per un libro, un libro per tutti! | Beretta Laura, Brandi Saba |
La fabbrica dei giocattoli ovvero Progettare, discutere, costruire | Daniela Tzvetkova, tutor Monja Selano |
Rimozione delle barriere cognitive e sensoriali nella Biblioteca del Polo universitario di Novara “R. Fossaceca” (Sistema Bibliotecario dell’Università del Piemonte Orientale) | Katia Milanese, Chiara Zara, Rosa Romeo, Fabrizio Fossati, Katia Finazzi, Stefania Albanese, Marta Bassotto |
LA BIBLIOTECA CHE CURA | IMAGO COOP. SOCIALE |
Nessuno escluso | Elisa Paludetto, Donata Caselli |
Testi accessibili | Laura Garbolino, Daniela Cabiati, Viviana Mandrile |
LA BIBLIOTECA CHE VERRÀ | TAGLIA MEDIA, Mariagrazia Perrone, Marinella Pastore, Irma Tramanzoli |
CIAV (Cinema ad alta voce) | Luigi Catalani |
Leggi per me | Biblioteca comunale San Matteo degli Armeni |
Biblioteca inclusiva – rimozione delle barriere fisiche e cognitive in Villa Obizzi |
Biblioteca civica di Albignasego |
FESTA DELLA LETTURA INCLUSIVA. DARE FORMA ALLE PAROLE PER CONDIVIDERE EMOZIONI | Daniele Ronzoni, Graziano Cosner |
La Commissione, costituita da Milena Tancredi (Presidente), Agnese Cargini, Piero Cavaleri, Madel Crasta, Franco Neri, Vittorio Ponzani e Paul Gabriele Weston ha esaminato i progetti pervenuti apprezzando l’elevato numero delle proposte progettuali presentate, alcuni dei quali completamente aderenti alle finalità del Premio e con un’alta qualità etica delle iniziative. La valutazione ha considerato cinque indicatori: Adesione al bando, Innovatività, Analisi del contesto, Analisi dei soggetti e degli strumenti, Durata nel tempo.
Dopo ampia discussione, la Giuria ha unanimemente selezionato cinque progetti, tra i quali scegliere il progetto vincitore.
Le menzioni speciali:
- Nessuno escluso
- BiblioCEP: Una Biblioteca Inclusiva nel cuore del Quartiere CEP
- LA BIBLIOTECA CHE CURA
I progetti vincitori ex aequo della 4. edizione del Premio Maria A. Abenante, ai quale verranno assegnate la targa e la stampa del manifesto del premio personalizzata ed incorniciata, sono:
- CIAV (Cinema ad alta voce), con la seguente motivazione:
CiAV (Cinema ad alta voce) persegue l’obiettivo di abbattere ogni barriera per una fruizione corale di opere cinematografiche (e non solo) da parte di pubblici differenti: ciechi, ipovedenti e vedenti, quest’ultimi bendati. La sala conferenze del Polo Bibliotecario di Potenza ha ospitato (22/11/2023 e 29/02/2024) una live performance teatrale e musicale comprendente un racconto audio narrato di poesie tratte da una raccolta di Rocco Scotellaro, nonché alcuni cortometraggi tra i più avvincenti nel panorama nazionale e internazionale. Si è trattato di una esperienza sensoriale altamente coinvolgente per il variegato pubblico che è stato immerso in un’emozionante dimensione uditiva. All’evento hanno fatto seguito l’ascolto delle sensazioni del pubblico (un centinaio di spettatori appartenenti alla comunità della città di Potenza) e le testimonianze di alcuni partecipanti ciechi e ipovedenti. Il confronto è stato rivelatore sulla questione della “biblioteca di immagini” (a livello mentale) a cui un cieco può attingere per immaginare e sognare. La Presidente dell’Unione Ciechi e Ipovedenti di Basilicata ha spiegato quanto sia importante l’attenzione al miglioramento degli effetti sonori nella produzione di film e audiolibri al fine di garantire ai ciechi una più efficace possibilità di immaginazione.
La Commissione ha apprezzato l’originalità del progetto, che non si limita all’organizzazione delle performance teatrali e cinematografiche, ma, con la collaborazione dell’Unione Ciechi e Ipovedenti, mira ad ampliare l’accessibilità nelle biblioteche e a dotarla di ausili informatici pensati per facilitare la lettura da parte di utenti con difficoltà visive. Al tempo stesso, grazie al coinvolgimento della cittadinanza agli esperimenti di lettura visiva, il progetto contribuisce alla diffusione di quella cultura dell’inclusione che va ben oltre l’adozione di soluzioni architettoniche e di dispositivi tecnologici, rafforzando l’idea che alla biblioteca spetti il compito di favorire la coesione sociale della comunità e di fungere da presidio essenziale della democrazia.
- Biblioteca inclusiva – rimozione delle barriere fisiche e cognitive in Villa Obizzi
Il progetto Biblioteca Inclusiva nasce con “l’obiettivo di trasformare la biblioteca in una vera e propria ‘città del sapere’ maggiormente accessibile, accogliente e potenziata rispetto ai percorsi, connotata da una forte identità contemporanea”, secondo quanto previsto dall’indirizzo strategico “Albignasego città della cultura” nel perseguimento dell’obiettivo operativo “Cultura come bene comune e accessibile” (Documento Unico di Programmazione 2024-2026, approvato con D.C.C. n. 32 del 29/09/2023). Scopo del progetto è stato rimuovere le barriere fisiche, cognitive, sensoriali che ostacolano la piena fruizione dei servizi culturali offerti dalla Biblioteca civica ospitata a Villa Obizzi, per attuare il diritto all’inclusione, contrastare la povertà educativa e ampliare la platea dei fruitori. Lo svolgimento del progetto ha comportato una serie di azioni, tra le quali: la progettazione e realizzazione di due stanze snoezelen – parola nuova nata dall’unione di due verbi in lingua olandese snuffelen (esplorare) e doezelen (rilassare) – rispettivamente per bambini e per adulti con disabilità cognitiva, ossia due ambienti multisensoriali funzionali alle caratteristiche delle persone autistiche, con sindrome di down o bambini con disturbi dell’attenzione; la formazione del personale dipendente e volontario; la progettazione di segnaletica in LIS (lingua italiana dei segni) per sordo-muti e in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) per ipovedenti e persone con difficoltà di lettura; l’ampliamento della collezione di libri ad alta leggibilità, in CAA, in braille, tattili e audiolibri (libri entrati a far parte del circuito di prestito interbibliotecario; il completamento degli interventi previsti dal PEBA. Tutte le attività sono state concluse nei termini previsti dal cronoprogramma e lo scorso 27 gennaio è stata fatta l’inaugurazione dei nuovi ambienti snoezelen, che sono stati resi fruibili alla cittadinanza e hanno suscitato l’interesse di altre biblioteche dei comuni limitrofi.
La Commissione, rallegrandosi per il puntuale completamento degli interventi nei termini e nelle forme previste, ha apprezzato l’approccio olistico seguito nella progettazione, per il quale la realizzazione degli ambienti è stata accompagnata dalla formazione del personale, dall’incremento della collezione con relativo potenziamento della cooperazione interbibliotecaria, e dalla messa a punto della segnaletica. Sono proprio questi due fattori – il rispetto dei termini e l’approccio olistico – più che la novità costituita dagli ambienti snoezelen a rappresentare buone pratiche da additare alla comunità bibliotecaria nazionale. Naturalmente, aver attuato la sperimentazione di ambienti con caratteristiche avanzate di accessibilità ed inclusione per un ampio e variegato numero di fruitori, grandi e piccini, ha contribuito all’esito del concorso.
La Giuria del Premio Maria A. Abenante 2024
Milena Tancredi (Presidente), Agnese Cargini, Piero Cavaleri, Madel Crasta, Franco Neri, Vittorio Ponzani, Paul Gabriele Weston
21 agosto 2024