Per fare un gruppo di studio e di lavoro sul coworking ci vuole…

Sentendo parlare per la prima volta di un gruppo di studio e lavoro sul coworking, ci si potrebbe domandare come sia nata questa idea, da dove abbia tratto origine il gruppo. Potremmo rispondere dicendo che l’ingrediente fondamentale, come per molto altro del resto, sono state le persone che, con la loro esperienza professionale e personale, la loro storia, la passione smisurata per il proprio lavoro si sono incontrate e hanno scelto di condividere e di esplorare, con lo stile che contraddistingue ogni impresa bibliotecaria che si rispetti. Basta questo allora? No, certamente, c’è molto di più, ma si tratta di un ottimo punto di partenza. Proviamo quindi a definire cinque elementi essenziali che, mescolati insieme, hanno portato alla nascita di questo gruppo e al suo riconoscimento da parte di AIB:

  • entusiasmo: indispensabile per partire quando ancora non c’era un orizzonte definito, è il miglior alleato ancora oggi per tutto quello che riguarda le attività e gli incontri del gruppo, tiene sempre viva la fiamma del desiderio di esplorare, conoscere, costruire, progettare
  • analisi e lettura della realtà: la pandemia ha portato a galla l’esigenza di pensare a nuovi spazi (dopo il lavoro da casa, si è passati al lavoro agile… e ora?) nei quali ridefinire l’esperienza del lavorare insieme, del condividere non solo un luogo ma delle professionalità. Allora ci siamo chiesti: dove si collocano le biblioteche in questo contesto di forte cambiamento?
  • approfondimento: le domande stimolano le riflessioni, l’analisi dei dati e l’approfondimento di quanto scritto e prodotto fino ad ora sull’argomento coworking, soprattutto all’estero ma anche in Italia
  • curiosità: rispetto ad un ambito così poco esplorato c’è la curiosità di comprendere più a fondo le dinamiche che già si sono affermate ma anche i bisogni latenti non ancora colti, con la consapevolezza che il ruolo delle biblioteche sia anche quello di essere sentinelle vigili di quanto accade nei territori, nelle società, nelle famiglie 
  • condivisione: ciascun componente del gruppo porta esperienze professionali, territoriali, personali differenti e contribuisce in modo determinante a rendere il gruppo uno spazio fecondo di idee, suggestioni, progetti… insomma di co-working!

Il cammino del gruppo è soltanto all’inizio e questi cinque elementi riempiono gli zaini alla linea di partenza di un percorso che abbiamo progettato tutti insieme ma che senza dubbio riserverà grandi sorprese. C’è ancora un altro asso nella manica di questo nuovo gruppo di studio e di lavoro sul coworking: l’apertura. Di orizzonti, di idee, di approccio. Per questo abbiamo scelto di tenere sempre una porta spalancata, perché chiunque sia incuriosito, interessato, appassionato possa entrare e ascoltare, portare il proprio contributo e partecipare. Solo così uno spazio di coworking potrà davvero portare buoni frutti.

 

Francesca Nidola
Gruppo di studio e di lavoro sul coworking