Lettura digitale in biblioteca: legalizziamola!

e-read_ITL’Associazione Italiana Biblioteche, aderendo alla campagna di sensibilizzazione “The right to e-read”, intende promuovere presso i cittadini e le istituzioni il tema della lettura digitale in biblioteca.
La campagna persegue l’obiettivo di ottenere una riforma della legislazione in materia di diritto d’autore chiara, in grado di fornire alle biblioteche e a tutti i loro utenti l’accesso alle ricchezze della conoscenza e dell’immaginazione umana, indipendentemente dal formato e dal mezzo di comunicazione.

Cosa chiede l’AIB in concreto?

Chiediamo che le biblioteche possano comprare e-book a prezzi accettabili e li possano usare a condizioni ragionevoli. Il problema è che molti editori vendono gli e-book a prezzi elevati, o non li vendono affatto alle biblioteche.
Chiediamo di poter offrire agli utenti delle biblioteche le edizioni più recenti, come si fa con i libri a stampa. Il problema è che alcuni editori (il 50%, secondo indagini recenti) rifiutano di fornire alle biblioteche le licenze d’uso necessarie a tale scopo.
Chiediamo che tutti i cittadini, non solo quelli in grado di spendere, possano accedere liberamente al prestito di e-book nelle biblioteche pubbliche.

L’attuale quadro giuridico impedisce alle biblioteche di svolgere efficacemente i loro servizi di base in ambiente digitale, in particolare per quanto riguarda l’acquisto e il prestito di e-book.
Per i libri cartacei il diritto esclusivo di distribuzione si esaurisce in ambito comunitario dopo la prima vendita, il che consente a una biblioteca di selezionare e acquistare edizioni a stampa, e di prestarle agli utenti secondo le loro politiche di accesso alle collezioni, orientate alla massima soddisfazione dei bisogni del maggior numero di utenti possibili, attuali e futuri.
Secondo l’interpretazione prevalente, l’accesso a contenuti online è un servizio non soggetto al regime di esaurimento comunitario, cosicché i titolari dei diritti sono liberi di decidere di volta in volta se consentire l’accesso ad un contenuto, con quali modalità, a quali condizioni tecniche ed economiche e per quanto tempo. Con questa interpretazione, saranno gli editori, e non i bibliotecari, ad avere il potere decisionale sulle collezioni e sui servizi digitali delle biblioteche. Ciò significa che le biblioteche non saranno più in grado di garantire il libero accesso ai contenuti, alle informazioni e alla cultura per i cittadini europei.
Nel luglio 2012, la Corte di Giustizia europea ha tuttavia stabilito che il regime di esaurimento relativo all’acquisto di software si applica sia ai download elettronici sia ai supporti fisici. Alcuni esperti legali sostengono che il regime di esaurimento dovrebbe valere anche per gli e-book.

Come puoi sostenere la campagna?

Puoi divulgare i temi della campagna “Lettura digitale in biblioteca: legalizziamola!” presso i cittadini, le istituzioni e i soggetti interessati.
La campagna di sensibilizzazione prevede anche un evento social, promosso dall’AIB su Facebook https://www.facebook.com/events/654310777977505/, che culminerà il 23 aprile 2014 in occasione delle celebrazioni per la Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’Autore. Aderisci all’evento e divulgalo tra i tuoi contatti!

Nel corso della conferenza stampa svoltasi il 23 aprile a Bruxelles, Eblida ha lanciato la raccolta firme a sostegno della campagna. Invitiamo tutti i sostenitori delle biblioteche a firmare la petizione e a diffonderla: https://www.change.org/en-GB/petitions/il-diritto-alla-lettura-in-digitale

Creata da Artemisia Gentileschi il 16/04/2014. Ultima modifica 04/09/2024 di Vanni Bertini
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