Al Sindaco Alessandro Nardese
e p.c. All’Assessore alla Cultura Claudio Marian
Alla Dott.ssa Donatella Maschietto
Comune di Noventa di Piave
Egregio Signor Sindaco,
siamo costretti a tornare sul progetto dell’Amministrazione in merito alla Biblioteca del Comune di Noventa di Piave, in quanto abbiamo notizie ed elementi nuovi rispetto alle informazioni scambiate con la dottoressa Maschietto alcuni giorni fa. In particolare, leggendo il bando del Comitato genitori e le delibere del Consiglio comunale del 30 novembre 2012 e del 30 gennaio 2013, emerge come non si tratti di collaborazione di volontari da affiancare al personale professionale in biblioteca, ma di tutt’altra cosa.
Nelle delibere si parla di “gestione della biblioteca comunale”, nel bando si parla chiaramente di “selezione per operatori […] coinvolti nelle attività progettuali della biblioteca […] e che faranno esperienza, in particolare, nel servizio di rapporto con l’utenza (prestito librario, servizio di reference, attività di promozione delle lettura)”. Non siamo quindi in presenza di volontari che operano supportando in funzioni accessorie il personale professionalmente qualificato, ma di un affidamento esterno del servizio non attuata secondo le normali procedure ad evidenza pubblica ma realizzata attraverso un Comitato Genitori privo di qualsiasi titolo, non essendo impresa del settore ne’ risultando inserita nel Registro delle Associazioni di volontariato della Provincia di Venezia ai sensi dell’art. 6 della Legge 266/91. Riteniamo inoltre che questa modalità di affidamento contravvenga i principi stabiliti dalla normativa nazionale sul volontariato, in quanto le prestazioni rese dai volontari non possono essere in alcun modo retribuite; eventuali rimborsi spese devono infatti essere esclusivamente riferibili alla copertura delle spese vive effettivamente sostenute e non forfetizzate secondo un criterio orario, come risulta dalle informazioni in nostro possesso.
L’AIB, in quanto associazione professionale rappresentativa a livello nazionale dei bibliotecari italiani ai sensi dell’art. 26 del decreto legislativo 206/2007 (decreto del Ministro della Giustizia, 7 gennaio 2013), svolge un ruolo di rappresentanza per tutto quanto può concernere l’esercizio della professione bibliotecaria ed opera per affermare, accrescere e tutelare la dignità e la specificità professionale del bibliotecario.
A tal fine, chiediamo pertanto a codesta Amministrazione di annullare il bando “Avviso per la selezione di collaboratori per la realizzazione del progetto Biblioteca“ e di utilizzare le forme di gestione previste dall’ordinamento vigente, che meglio di quella attualmente individuata garantiscono una conduzione professionale del servizio: gestione associata, gestione mediante il sistema bibliotecario di riferimento o affidamento all’esterno sulla base di precisi criteri di competenza e qualificazione professionale.
L’attività dei volontari, per ambiti riconducibili ai servizi pubblici locali ancorché privi di rilevanza imprenditoriale, deve essere orientata ad attività di supporto delle funzioni proprie del bibliotecario (come sorveglianza, ricollocazione dei materiali, lettura ad alta voce ecc.).
Vi invitiamo pertanto a ripensare radicalmente il progetto alla luce di quanto esposto, riservandoci di agire nelle sedi competenti per richiamarvi al rispetto del principio generale della gestione improntata a criteri professionali, eventualmente integrata in via sussidiaria dalla presenza di volontari.
Distinti saluti,
Stefano Parise
Presidente AIB
Roma, 19 marzo 2013
Prot. n. 31/2013