Preg.mo Assessore Elio De Anna,
l’AIB FVG, a seguito dell’incontro svoltosi lo scorso 19 novembre presso l’Auditorium della Regione, con la presente desidera portare alla sua attenzione alcune riflessioni in merito ai tagli alla cultura annunciati in quella sede.
Nel coro di voci rappresentate da istituzioni, enti, associazioni presenti, le biblioteche sono apparse certo come delle cenerentole, sia dal punto di vista della rappresentatività (mi permetto anche di evidenziare il fatto che l’AIB FVG, seppur citata come soggetto cooperante con la Regione all’art. 17 della L.R. 25/2006, non era stata invitata), sia dal punto di vista delle risorse ad esse destinate già nel presente.
Ma cenerentole non sono se si pensa ai numeri che esse sono in grado di vantare: oltre 200 biblioteche coprono in modo pressoché capillare tutto il territorio regionale, da Timau a Lignano, da Budoia a Pieris. Il numero dei cittadini che esse sono in grado di coinvolgere attraverso i loro servizi e le molteplici attività è considerevole: purtroppo non siamo in grado di fornirLe i dati complessivi, che sono comunque raccolti dal Suo Assessorato come allegati alle domande di contributo forniti dalle biblioteche richiedenti.
I servizi messi a disposizione sono ormai in grado di soddisfare le esigenze di tutte le età e categorie, a partire dai neonati (progetto NPL – che si rivolge alla fascia 0-6, progetto Crescere Leggendo – fascia 6-11) fino agli adulti (formazione permanente, es. alfabetizzazione informatica) ed anziani (progetti di mantenimento delle abilità), non trascurando le attività consolidate.
La L.R. 25/2006, sebbene giunta con notevole ritardo rispetto all’evoluzione delle tecnologie, ma soprattutto al modo di intendere la biblioteca sia nel contesto mondiale, che europeo, che italiano, ha comunque consentito di avviare una prima razionalizzazione delle realtà esistenti, favorendo la nascita dei sistemi ed avviando modalità di cooperazione inedite dopo anni di individualismo e campanilismo. Oggi non riteniamo che il lavoro sia terminato, sappiamo perfettamente che la strada è ancora lunga e che necessita di sinergie culturali ed operative incisive.
Abbiamo però la ferma convinzione che stiamo tutti operando per rendere migliori i servizi offerti ai cittadini in un momento storico che vede penalizzate proprio le fasce più deboli della popolazione. Oggi, ancora di più, le biblioteche sono diventate in molte realtà il solo presidio per la socializzazione oltre che per la diffusione della cultura e dell’alfabetizzazione. Se la scure dei tagli interverrà sui sistemi andando a sommarsi alle sempre minori disponibilità finanziarie degli Enti locali, si rischia di veder vanificato il faticoso lavoro fin qui fatto.
Ciò che maggiormente ci rattrista è la certezza che la riduzione del 60 % dei contributi erogati, che passerebbero così da 695.000 euro a 320.000 euro circa, non servirà a contribuire al risanamento del bilancio regionale di cui costituiscono già oggi una voce davvero minimale!
Non vogliamo con questa nostra avanzare la solita “lamentatio” distruttiva, bensì indicare alcuni possibili correttivi per valorizzare le contenute risorse, che comunque non devono venir meno, soprattutto per garantire continuità ed adeguato sviluppo ad un settore che altrimenti, se ulteriormente trascurato, porterebbe un aggravio alla già provata società civile.
Se le competenze della Regione sono fondamentalmente di indirizzo e coordinamento è indispensabile promuovere ulteriori interventi su scala regionale nel settore biblioteche quali ad esempio la prosecuzione della fondamentale opera di razionalizzazione dei centri bibliotecari che la L.R. 25/2006 ha avviato per garantire la possibilità di usufruire dei servizi bibliotecari in tutte le zone della regione (anche quelle più isolate e per questo più disagiate, dove la biblioteca costituisce spesso l’unico luogo di ritrovo per la comunità); il prestito interbibliotecario (con il nuovo MetaOPAC del portale regionale sarà ancora più facile realizzarlo e sicuramente molto apprezzato da parte degli utenti); la garanzia di mantenimento e crescita dei progetti di promozione della lettura, anche in sinergia con altri Assessorati (es. Istruzione e Welfare) nonché la possibilità di adeguare ed incrementare l’applicazione delle nuove tecnologie nei servizi bibliotecari.
Noi siamo pronti a discutere e a condividere con Lei e con la VI Commissione Cultura queste ed altre proposte per giungere ad un piano ragionato dei servizi bibliotecari del FVG, al fine di renderli più efficienti e coerenti con il contesto di crisi che stiamo vivendo. Siamo infatti convinti che solo da un confronto possano uscire delle soluzioni efficaci per tutti, ma soprattutto per i cittadini.
“Esiste da decenni una sottovalutazione clamorosa della cultura ……. da parte delle istituzioni rappresentative della politica, del governo, dei governi locali, ma anche della società civile”. “Non possiamo giocare con il rischio del fallimento del nostro Paese, ma il contenimento e la riduzione della spesa pubblica non vogliono dire che non ci possa essere una selezione. Scegliere è una responsabilità della politica: dire dei no e dire dei sì. E servono più i sì”: sono queste la parole del Presidente della repubblica Giorgio Napolitano pronunciate nel corso dei recenti Stati Generali della Cultura promossi a Roma dal Sole 24 Ore.
A questo punto, Assessore, se Lei ci sta e ci dice “sì”, possiamo iniziare a lavorarci insieme!
Confidando nella Sua adesione e nel Suo sostegno a queste riflessioni, La ringraziamo per l’attenzione e Le porgiamo distinti saluti
Il Presidente dell’AIB – Sezione FVG
dott.ssa Cristina Marsili