Cari associati,
scrivo sulla spinta dello stimolo prodotto dalla notizia dell’esistenza di un Disegno di legge concernente l’istituzione della Fondazione per gli Istituti e i luoghi della cultura della Sardegna andato in discussione in Giunta Regionale lo scorso 26 giugno.
Da tempo si vociferava intorno alla sua esistenza ma senza nessuna sicurezza fino al 25 giugno, data di pubblicazione dell’ordine del giorno della seduta della Giunta regionale <http://www.regione.sardegna.
Prima di proseguire mi corre l’obbligo di ricordare che i Progetti di legge si dividono in: Proposte di legge (‘PL‘), presentate da Consiglieri regionali; Disegni di legge (‘DL‘), presentati dalla Giunta regionale.
Ci troviamo in presenza di 2 progetti di legge redatti da due entità diverse ma finalizzati all’Istituzione di una Fondazione per i beni culturali:
- la Proposta di legge che attende il parere dell’Assessore per approdare alla discussione in Aula;
- il Disegno di legge che, se approvato dalla Giunta, andrà al vaglio della Commissione cultura.
C’eravamo lasciati a Isili con il rinnovato impegno per la difesa e lo sviluppo del sistema beni culturali anche attraverso l’elaborazione di proposte di modifica del Testo Unificato licenziato dalla Ottava Commissione e ci troviamo adesso a non capire il senso dello sforzo sino a qui profuso.
Ma cosa è accaduto intorno alla questione Fondazione Sardegna beni culturali dal 1 giugno ad oggi?
Mentre l’AIB Sardegna riprende, cogliendo la sollecitazione dell’Onorevole Sanjust, il lavoro di esame del T.U. e inizia a ragionare sulle proposte di modifica del T.U. su Facebook si scatena una discussione, non sempre edificante, in cui alle manifestazioni di sostegno o disapprovazione si sommano le questioni legate alla crisi della Biblioteca Satta di Nuoro.
Francesca Cadeddu
Presidente della Sezione AIB Sardegna