Anna Bernabè
Bibliotecaria, iscritta all’Elenco degli Associati AIB, delibera n. E/2014/0710.
Sono nata a Faenza nel 1976 e, dopo la maturità classica, mi sono laureata in Lettere Classiche all’Università di Bologna, con una tesi in Biblioteconomia e Bibliografia. Fu durante gli studi universitari che nella mia mente si profilò molto chiaramente il desiderio di diventare bibliotecaria, quando iniziai a svolgere attività di volontariato presso la Biblioteca del mio Liceo, a Lugo. Ho poi approfondito da un lato le basi tecniche della nostra professione e dall’altro i temi della conservazione e valorizzazione delle collezioni antiche e di pregio attraverso master universitari. Dopo un’esperienza di lavoro presso la Biblioteca Comunale “L. Varoli” di Cotignola, dal 2005 sono bibliotecaria presso l’Università di Ferrara, dove ho prestato servizio sia presso la Biblioteca di Lettere e Filosofia sia presso quella di Economia e mi sono dedicata in particolare alle collezioni storiche conservate in diverse biblioteche del Sistema Bibliotecario d’Ateneo. Ho inoltre fatto parte della Commissione Tecnica del Polo Bibliotecario Ferrarese. Dal 2018 sono dottoranda presso l’Università di Bologna con una ricerca sulla valorizzazione delle collezioni storiche e di pregio nelle biblioteche di ateneo e sulla valutazione dell’impatto di queste attività sui pubblici non accademici, quale obiettivo di Terza Missione dell’Università. Sono iscritta ad AIB dal 2003 e ad AICRAB (Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche) dal 2017.
Mi identifico nei valori AIB perché credo profondamente nella necessità di condividere esperienze per individuare buone pratiche di servizio, e ritengo importantissimo impegnarsi in progetti comuni per contribuire, insieme, alla realizzazione della democrazia culturale.
Sono convinta della necessità di riconoscere (e far conoscere) il nostro profilo professionale, e dell’opportunità di un dialogo costruttivo con gli altri professionisti che si occupano del patrimonio culturale, al fine di elaborare percorsi efficaci di comunicazione a vantaggio di tutte le tipologie di pubblico.
Vorrei pertanto mettermi al servizio dell’Associazione, nella disponibilità a collaborare a tutte le linee programmatiche stabilite. Potrei contribuire in particolare alle attività sulle collezioni storiche e di pregio e al lavoro sulle biblioteche del contesto universitario, nell’ottica della virtuosa cooperazione con biblioteche di altra appartenenza istituzionale che caratterizza l’esperienza dei Poli SBN ‘misti’ della nostra Regione.
Adriano Bertolini
Sono nato a Parma nel 1960, ma ho (quasi) sempre vissuto a Reggio Emilia.
Mi occupo di biblioteche professionalmente da oltre vent’anni (ho iniziato nel 1998) e dal 2004 lavoro come bibliotecario presso l’Istituzione biblioteche del comune di Bologna.
Prima di approdare a questo “mestiere” ho fatto studi e lavori vari e dispa(e)rati: correttore di bozze, giornalista free-lance, redattore testi per agenzie pubblicitarie.
Tra il 1990 e il 1995 ho fatto parte del consiglio comunale del comune di Reggio Emilia occupandomi di cultura, scuola e riforma dell’ente.
Dal 2002 al 2004 sono stato rappresentante per la provincia di Parma nella commissione tecnica nel polo SBN parmense.
Dal 2013 sono a capo dell’unità che comprende le undici biblioteche decentrate dell’Istituzione Biblioteche del comune di Bologna. Ho lavorato ˗ principalmente – sul tema dell’armonizzazione coordinata, e sulla progettazione, dei servizi e delle attività delle diverse strutture.
Negli ultimi anni ho dedicato una parte considerevole del mio tempo a lavorare con le scuole superiori progettando e conducendo progetti di alternanza scuola-lavoro, di cui uno centrato sul tema biblioteconomico (Viaggio nel mondo delle biblioteche).
Ho progettato (insieme a una collega), realizzato e diretto, per tre anni il Festival dei Lettori, rassegna rivolta ai Gruppi di Lettura.
Sono formatore Sebina.
In quel che resta del tempo (libero dal lavoro) mi dedico a una passione che è soprattutto un piacere: il teatro.
Perché mi candido?
Per uscire da un certo vizio di autoreferenzialità, per dialogare con chi le biblioteche non le conosce, ma le finanzia, per costruire momenti non occasionali di incontro e di iniziativa con i differenti tipi di pubblico, per far parlare, non episodicamente, i diversi di bibliotecari tra di loro.
Ancora due cose.
Un’associazione professionale deve riflettere teoricamente su sé stessa e sui fondamenti della sua disciplina, deve connotarsi non solo come aggregazione portatrice di interessi specifici, ma anche come produttrice di pensiero critico e, perché no, di azione politica.
Su questo versante mi interessano soprattutto due temi su cui vorrei lavorare:
- il senso della biblioteca oggi in un tempo di frantumazione sociale e di tracollo dei sistemi educativi pubblici, nell’epoca della ridondanza informativa e del web pervasivo e falsamente democratico;
- la professione del bibliotecario, iniziando da un profondo, radicale ripensamento di chi siamo e di come siamo percepiti e riconosciuti socialmente, culturalmente e dunque professionalmente.
Andrea Bisi
Paolo Tinti
Impegnato in progetti di ricerca nazionali e internazionali, collabora con università e società scientifiche europee. Nel 2017 ha vinto il bando “Io Amo i Beni Culturali” della Regione Emilia-Romagna, con un progetto di costruzione di una public digital library di immagini e scritture del Novecento. Fa parte dei comitati scientifici di biblioteche dell’Università di Bologna, fra cui la Biblioteca Universitaria. E’ responsabile scientifico del CERB, Centro di ricerca in Bibliografia, Bologna. Dirige la rivista TECA, dedicata alle scienze del libro. E’ coordinatore degli scambi Erasmus+ di Bologna con l’Università di Valencia e di Salamanca.
Roberta Turricchia
Sono di Imola, classe 1965. Ho una figlia, una nipotina di pochi mesi e un Jack Russell.
Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l’Università di Bologna con una dissertazione su Lodovico Antonio Muratori. E del “Centro di studi muratoriani e dell’alta cultura del primo Settecento” di Modena sono socio corrispondente dal 2008.
Dal 1987 lavoro alla Biblioteca comunale di Imola, dove coordino i servizi al pubblico, occupandomi di reference, gestione e regolamentazione dei servizi, misurazione e valutazione.
Ho svolto incarichi di docenza d’ambito bibliografico e biblioteconomico per committenti quali AIB, Cedoc, Ecap Emilia-Romagna, Ecap Imola e altri. Sono autrice di alcuni contributi professionali e su L. A. Muratori.
Attualmente ricopro la carica elettiva di presidente regionale dell’Associazione Italiana Biblioteche per la sezione Emilia-Romagna e sono membro dell’Osservatorio AIB sulle biblioteche italiane.
Mi ricandido nuovamente al fine di garantire esperienza, continuità, coerenza e operatività immediata al nuovo CER, azzerando i rischi di stasi che i passaggi di consegne tra mandati e l’”acclimatamento” in AIB potrebbero comportare. Collaborerò in modo costruttivo e sistematico con le varie articolazioni della struttura associativa e la segreteria, dialogando e ascoltando gli associati e gli amici dell’AIB poiché la condivisione, la passione, la disponibilità, insomma le persone, sono il valore associativo. Mi impegnerò per un’ AIB più forte dal punto di vista politico (quindi numericamente più forte), per la tutela, la dignità e il riconoscimento della nostra professione e per una offerta formativa di qualità. Cercherò di rappresentare al meglio gli associati, i soci amici, le varie anime e tipologie di biblioteche presenti nella nostra regione e le differenti professionalità, con una attenzione particolare al valore sociale delle biblioteche.
Elisa Zanetti
Ho 46 anni, un marito e due figli. Sono arrivata alla professione quasi per caso, dopo una laurea in Lingue e letterature straniere e un tirocinio sperimentale di sei mesi organizzato dall’Azienda regionale per il diritto allo studio dell’Università di Bologna. Dal 2001 sono socia della cooperativa Open Group (gia Voli, già Teca-documenti al futuro) con cui ho avuto possibilità di maturare esperienza sia al reference in piccole biblioteche di provincia, sia in progetti di catalogazione in centri di documentazione e in biblioteche pubbliche e private dei poli SBN romagnolo e bolognese. Credo molto nell’aggiornamento professionale permanente e ho da subito riconosciuto nell’AIB un fornitore qualificato di corsi di formazione. Solo dal 2009, partecipando alla settimana IFLA di Milano, ho avuto modo di riconoscere i meriti dei colleghi che in questi anni si sono spesi per garantire la professionalità e la credibilità di tutta l’associazione, professionalità e credibilità confermate con l’esperienza come segretario regionale nel triennio che sta per concludersi. Mi ricandido al CER per continuare a sostenere la formazione permanente qualificata e qualificante della nostra Associazione ed il ruolo che l’AIB ha di interlocutore privilegiato a garanzia della nostra professione.