Stava per riaprire la Libreria “La pecora elettrica”, un centro di animazione culturale e di promozione della lettura a Centocelle, nella periferia Romana, grazie all’impegno di quanti si erano adoperati per la sua rinascita dopo un incendio doloso, quando un nuovo attentato incendiario ha provocato un nuovo stop alle buone pratiche di dialogo e di civiltà.
Chi ha paura dei luoghi della democrazia e della legalità come “La pecora elettrica” ha anche strappato lo striscione “Combatti la paura, difendi il quartiere”, affisso durante la manifestazione di migliaia di cittadini accorsi per esprimere il loro sdegno: la criminalità, gli affari illeciti proliferano all’ombra delle aree di degrado sociale e civile e hanno tutto l’interesse ad alimentarlo, a mantenere le persone separate l’una dall’altra, prive di luoghi d’incontro, prive di diritto di parola (le parole dei libri, le parole scambiate nelle conversazioni libere).
Ma non l’avranno vinta, la Pecora elettrica riaprirà.
L’Associazione Italiana Biblioteche esprime solidarietà ai gestori e si unisce al coro delle richieste alle istituzioni di un impegno sistematico e coerente a difesa dei luoghi della cultura e della legalità.
L’Osservatorio censura dell’Associazione Italiana Biblioteche
Roma, 7 novembre 2019
Prot. 184/2019