A Todi (17.000 abitanti) l’Assessore alla famiglia e l’Assessore alla cultura, allo scopo di rendere la Biblioteca civica “maggiormente fruibile da coloro che forse più di tutti sono benvenuti, cioè i bambini con le loro Famiglie”, fanno proprio – attraverso un atto formale inviato alla Giunta comunale – la richiesta di un’associazione che ha raccolto 205 firme per rimuovere dalla sezione dedicata ai bambini alcuni libri per bambini con contenuti riguardanti temi “… divisivi tra le famiglie come l’omogenitorialità, la gestazione per altri, piuttosto che le unioni same sex e altri contenuti di carattere sessuale e, tutt’al più, collocarli in spazi a loro non riservati, con le adeguate e specifiche ed esplicite indicazioni rivolte al pubblico”.
Se il fatto non fosse un fatto grave (è un caso di censura e di emarginazione), potremmo ironizzare chiedendoci dove gli zelanti assessori collocherebbero – in una Biblioteca con una sezione dedicata alla culinaria – i libri di cucina vegetariana per non urtare la sensibilità dei carnivori, o viceversa.
Biblioteche come quella di Todi – che è inserita nel Servizio Bibliotecario Nazionale, aderisce all’AIB ed è attiva nel progetto Nati per leggere – offrono servizi specializzati per l’infanzia che comprendono lo sviluppo di collezioni di qualità e la promozione della lettura e dell’apprendimento. Sarebbe bene che i politici lasciassero alla Biblioteca il compito di organizzare al meglio le collezioni e i servizi e sostenerne lo sviluppo, invece di impegnarsi a nascondere i libri.
E quale vantaggio possono trarre i bambini e tutti gli abitanti di Todi, se la biblioteca diventa un luogo dove i libri si nascondono, un luogo che asseconda i conformismi e i pregiudizi di certi adulti? Per esempio, Zaff è un bambino, nato dalla penna di Manuela Salvi e dalle illustrazioni di Francesca Cavallaro, che vuole vestirsi da principessa e nessuno lo capisce, finché incontra una bambina che gli cede il suo vestito da principessa, del quale è stufa, e finalmente può infilarsi la divisa da portiere di una squadra di calcio come desiderava. Cosa avrà fatto di male Zaff ai grandi per essere escluso dalla sezione per bambini della biblioteca?
L’AIB condivide e sottoscrive la reazione della Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Umbria Maria Pia Serlupini, che ha dichiarato: “I libri hanno la grande forza di farci crescere, di far conoscere, di presentare idee e possibilità, di aiutarci a comprendere le diversità e a rispettare le differenze tutte come risorse e valori”.
Anche a questo servono le biblioteche, a comprendere le diversità e a farci crescere. Provino i grandi a mettersi nei panni dei bambini, magari in quelli di Zaff: ci guadagneranno in sensibilità e apertura mentale.
Rosa Maiello
Presidente nazionale AIB
Roma, 1 dicembre 2017