Candidati Sezione Toscana. Elezioni 2023

02/03/2023

 

 

ASTA GRAZIA

 

Porgendo i miei saluti , esprimo solo due parole per la mia candidatura al CER AIB, 2023 /2026 per 3 motivi :
1 – Faccio parte di AIB fin da quando vinsi il concorso per bibliotecari nel Comune di Firenze ai primi anni ‘90. Ho sempre ritenuto che i bibliotecari debbano far parte di una comunità, quale è AIB. Credo nel volontariato e ritengo che esso debba e
possa esprimersi in AIB. Sia nel bene che nelle cose più’ criticabili , l’AIB comunque è l’associazione che ci rappresenta e per questo va sostenuta portando il nostro contributo.
2 – Sono stata responsabile prima della biblioteca Isolotto, oggi BibliotecaNOva, poi della biblioteca delle Oblate e infine ho contribuito a formare il sistema bibliotecario fiorentino della quale sono stata responsabile e dal mio modesto
punto di vista, penso di aver acquisito un quadro sulla gestione e il funzionamento delle biblioteche pubbliche.
3 – Con la pensione ho trovato uno spazio per potermi ancora definire bibliotecaria attiva accettando da Anna Maria Tammaro la proposta di occuparmi di Bibelot. ,la rivista on line delle biblioteche toscane. Assieme ad alcune colleghe abbiamo messo in piedi una redazione molto collaborativa e vivace e assieme cerchiamo di dar voce alle diverse biblioteche della Toscana .
I precedenti 3 anni nel CER sono stati piuttosto difficili: hanno inaugurato la modalità di incontro on line a causa della pandemia e quindi non abbiamo piu lavorato de visu e hanno aperto uno sguardo diverso sulle biblioteche. Che impegnate nella resilienza hanno mostrato forza e chiarezza nell’individuare nuove strategie per mantenere viva la “ necessità di biblioteca” anche nei periodi difficili . Bibelot ha cercato di raccontarlo, come ha cercato di raccontare la difficile situazione dei biblioprecari fiorentini , che nella loro specificità, hanno comunque rappresentato tutte le problematiche del lavoro precario nelle biblioteche. Penso che Bibelot, può’ dare il meglio , se è viva la collaborazione con i soci e con tutta la comunità delle biblioteche e dei bibliotecari. Mantenere un rapporto più’ stretto tra Bibelot e il CER assicura il coordinamento delle inizative , la coerenza e l’omogeneità dei percorsi. Infine i prossimi 3 anni rappresentano un impegno verso la biblioteca di Comunità e le sfide per la boiblioteca del futuro ; mantenere viva l’attività del CER potrà costituire un riferimento e un supporto per tutte le
biblioteche Toscane.
Grazia Asta

 

 

GARGIULO ELEONORA

Sono laureata in Lingue e letterature straniere moderne. Per la grande passione che ho per il libro e la lettura mi sono avvicinata al mondo delle biblioteche, studiando e lavorando in diverse biblioteche toscane.

Il mio primo incarico, a seguito di concorso pubblico, è stato presso la Biblioteca Comunale di Castelfiorentino, poi a Empoli, a Scandicci. Dal 1995 al 2000 si sono susseguite numerose esperienze tra le quali anche la Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena e la Biblioteca Comunale Centrale di Firenze, ora Biblioteca delle Oblate.

Nel 1999 il mio primo lavoro importante: ho catalogato le Cinquecentine della biblioteca Comunale di Empoli pubblicando su CD Rom il Catalogo delle edizioni del Cinquecento, in cui le schede catalografiche sono corredate le immagini dei frontespizi, delle marche tipografiche e degli ex-libris.

Nel 2000 ho vinto il concorso pubblico presso il Comune di Vinci dove ho avuto la possibilità di approfondire le mie conoscenze non solo biblioteconomiche ma anche museali e amministrative.

Dal 2009 sono bibliotecaria presso la Biblioteca Comunale “Renato Fucini” di Empoli dove attualmente lavoro.

Già componente del CER dal 2011 al 2017 ho deciso di candidarmi per ripetere la precedente esperienza per me molto positiva e per dare il mio supporto all’Associazione.

 

GHILLI CARLO

 

Sono  nato nel 1960 a Volterra (Pi), dove ho studiato fino al diploma maturità. Dopo la maturità ho lavorato per 4 anni come operaio presso lo stabilimento Piaggio di Pontedera. Mentre lavoravo “alla Piaggio”, mi sono iscritto alla Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa dove mi sono laureato con la prof.ssa Maria Gioia Tavoni e con il Prof. Mauro Guerrini con una tesi di Biblioteconomia: “Charles Ammi Cutter. Le regole per il catalogo dizionario e la classificazione espansiva”. Contemporaneamente agli studi universitari ho frequentato un corso formativo/professionalizzante per bibliotecario documentalista organizzato da Regione Toscana. Nel 1985 ho iniziato a lavorare  a vario titolo e con contratti a tempo determinato nelle biblioteche pubbliche.  Dal 1991 ho lavorato come bibliotecario all’Università di L’Aquila dove ho collaborato all’avvio del locale polo SBN e ho curato l’edizione del catalogo a stampa dei periodici del polo scientifico. 

Dal 1995 lavoro nelle biblioteche pubbliche toscane. Dal 2002 faccio parte dello staff della Biblioteca comunale “Renato Fucini” di Empoli,  allora diretta dalla dott.ssa Maria Stella Rasetti.

Dal 2008 dirigo la Biblioteca di Empoli e la Rete documentaria REAnet, sono inoltre il Responsabile del Servizio Biblioteca, Beni culturali, Archivio e Giovani del Comune di Empoli.

Ho gestito il fondo librario antico e ho curato il Sistema di Gestione per la qualità, nel 2011 della Biblioteca di Empoli; ho avuto un incarico dall’Università di Cassino per lo sviluppo del sistema bibliotecario del Lazio Meridionale;  gestisco per conto di Regione Toscana il sistema LIR di prestito interbibliotecario regionale. Ho sviluppato e gestisco “Leggenda- Festival della lettura e dell’ascolto”  un festival della lettura per bambini e ragazzi inserito nel 2020 tra i venti festival italiani da Nati per Leggere, selezionato nel 2023 tra i festival della letteratura che saranno presentati al Salone dle Libro di Torino. 

Anni fa, colpito dalla rapina di libri presso la Biblioteca dei Girolamini di Napoli, ho promosso la manifestazione “Bibliopride” e ho organizzato con la direzione Nazionale di AIB e con i colleghi fiorentini  la sua seconda edizione che si è tenuta in Piazza Santa Croce a Firenze.

Sono stato presidente della Sezione Toscana di AIB nel triennio 2019-2023. Con i colleghi del CER abbiamo affrontato un periodo molto difficile per le biblioteche della nostra regione, purtroppo non abbiamo potuto attuare tutti gli obiettivi che ci eravamo proposti, ma siamo sinceramente fieri di quello che siamo riusciti a fare.

Credo profondamente nei valori della libertà e della democrazia e penso che le biblioteche ne siano strumenti, per questo mi piace il mio lavoro e sono orgoglioso di essere un bibliotecario. Mi confronto volentieri con gli altri e sono sempre disposto a riconoscere i miei sbagli, ma non ho timore a dire quello che penso in qualsiasi sede e di fronte a qualsivoglia interlocutore.

Ho pubblicato alcuni lavori di biblioteconomia. Però preferisco leggere piuttosto che scrivere. Più della lettura e dei libri mi piace il ciclismo che ormai non pratico più da anni.

 

 

 

GIUBBOLINI FEDERICO

 

Laureato in Scienze Archivistiche e Biblioteconomiche presso l’Università degli Studi di Firenze con una tesi di laurea magistrale dal titolo “La terminologia psichiatrica: analisi e proposte per l’ampliamento del Thesaurus del Nuovo soggettario”. Ho lavorato dal 2017 nelle biblioteche a vario titolo: volontariato, servizio civile, contratti con le cooperative, borse di studio e libera professione. Attualmente lavoro come libero professionista alla Bibliografia Nazionale Italiana, come traduttore freelance per OCLC Italia e, in qualità di borsista, per la biblioteca della Fondazione Memofonte.

Iscritto all’AIB dal 2019, considero l’associazione un luogo d’incontro e confronto per i professionisti del settore. Mi candido al CER di AIB Toscana perché mi piacerebbe dare un contributo concreto soprattutto nel ramo della formazione: infatti AIB, con i suoi corsi di aggiornamento, funge da catalizzatore per la mobilità contrattuale dei biblioprecari presenti sul territorio.

 

 

 

 

PARDINI NICOLA

 

La mia storia da bibliotecario comincia nel 2000 quando ho iniziato a lavorare al Centro di documentazione del Centro Nazionale per il Volontariato a Lucca. Anche il mio percorso universitario alla Facoltà di Lettere e filosofia si è indirizzata verso la biblioteconomia, per concludersi con una tesi su “La rete di documentazione territoriale della Provincia di Lucca” con relatore Alberto Petrucciani.

La mia esperienza di bibliotecario viaggiante ha abbracciato in questi anni diverse esperienze in tutta la Toscana e tuttora seguo realtà significative tra Lucca e Pisa.

La figura del Bibliotecario va rilanciata come perno centrale della società e va valorizzato in ogni Ente, Istituzione culturale, compreso il variegato mondo della scuola e tutto il mondo del Terzo settore; per questo intendo candidarmi di nuovo al CER per continuare a portare avanti un percorso di rilancio di una figura e di un mondo, come quello bibliotecario, che può veramente dare un contributo speciale al miglioramento della nostra vita quotidiana nei nostri territori.

 

PENNI EMILIO

La mia storia professionale nelle biblioteche inizia nel 2005 con una entusiasmante esperienza di servizio civile in alcune biblioteche del sistema bibliotecario del Mugello, la mia terra d’origine. Da lì la voglia di crescere professionalmente non si è mai fermata.
Laureatomi in paleografia e diplomatica a Firenze, mi sono specializzato sul libro antico e ho conseguito il diploma presso la Scuola Vaticana di Biblioteconomia. Dopo alcune collaborazioni in ambito culturale (editoriale e museale), ho lavorato per 10 anni (dal 2007 al 2017) alla biblioteca delle Oblate di Firenze come operatore di front office, maturando l’esperienza del rapporto col pubblico e del reference; in parallelo ho collaborato con il coordinamento SDIAF nel settore dell’automazione gestionale del prestito.
Dal 2017 sono dipendente del Comune di Firenze e sono bibliotecario referente della biblioteca “Filippo Buonarroti”, nel sistema delle Biblioteche Comunali Fiorentine, dove sto dando il mio contributo tecnico e professionale nella promozione della lettura e delle biblioteche pubbliche come luogo d’incontro della comunità.
Iscritto all’AIB da 10 anni, vorrei potermi inserire nel contesto operativo dell’associazione e conoscere più a fondo questa realtà.