Al Ministro dei beni e delle attività culturali
Egregio Sig. Ministro,
apprendiamo con soddisfazione che intende farsi carico del problema dei precari nelle scuole (esuberi di persone laureate e appassionate) e al contempo procedere ad assunzioni di personale al MiBAC. D’altro canto siamo sorpresi che alla penuria conclamata di professionisti bibliotecari si pensi di far fronte utilizzando profili completamente diversi. Ci chiediamo se Lei sia al corrente degli anni di formazione specifica, di base e avanzata, necessari in tutti i paesi civili per diventare bibliotecario, e se sia al corrente dei tanti bibliotecari italiani provvisti di curricula eccellenti che lavorano nelle biblioteche italiane da precari, spesso con contratti da fame. Ancora, ci chiediamo come si possa ignorare il fatto che ai giovani assunti con il concorso MIBACT per 500 funzionari dei beni culturali – a seguito del superamento di prove preselettive, scritte ed orali estremamente rigorose – fosse richiesto un elevatissimo livello formativo, con laurea magistrale e diploma di specializzazione post laurea o dottorato di ricerca specifici. La modalità da Lei ventilata (ma vogliamo credere si sia trattato di un fraintendimento) comporterebbe, oltre che una inopportuna equiparazione e contrapposizione tra professionisti con differente formazione e specializzazione, l’annullamento dei (presunti) vantaggi derivanti dalla semplificazione: sarebbe come reclutare medici di base per coprire le necessità in neurochirurgia, ematologia o chirurgia vascolare. La laurea in discipline umanistiche e la passione possono, in extrema ratio, costituire solo il substrato su cui poggiare l’apprendimento delle competenze necessarie per lo svolgimento di una professione complessa.
Signor Ministro, la grave carenza di personale bibliotecario nelle biblioteche nazionali centrali, che insieme all’ICCU costituiscono l’infrastruttura bibliografica fondamentale dell’Italia, si deve risolvere assumendo personale altamente qualificato, i bibliotecari migliori d’Italia!
Con ANAI Le abbiamo già chiesto un appuntamento al più presto anche per discutere il problema degli organici di biblioteche e archivi e prospettare le soluzioni opportune.
Le Sue dichiarazioni del 24 luglio alle Commissioni Cultura riunite di Camera e Senato ci convincono della necessità di un incontro urgente.
Restiamo pertanto in fiduciosa attesa di un Suo riscontro.
Molti cordiali saluti,
Rosa Maiello
Presidente Associazione italiana biblioteche
Roma, 26 luglio 2018
Prot. N. 148/2018