1 – Premessa
1.1) Ordinamento penitenziario e biblioteca
L’ordinamento penitenziario italiano, prevede per tutti i detenuti il diritto di informazione attraverso il possesso di libri e giornali e dalla fruizione di radio e tv, salvo eccezionali limitazioni imposte dall’Autorità. L’ordinamento sancisce anche che ogni istituto penitenziario debba altresì dotarsi di una biblioteca interna, la cui gestione va affidata ad un educatore che può avvalersi dell’aiuto di detenuti. Come risorsa culturale importante, la biblioteca deve essere agevolmente accessibile a tutti i detenuti, i quali debbono poter fruire di tutte le pubblicazioni esistenti e anche di quelle disponibili presso biblioteche esterne. La scelta dei libri deve inoltre rispecchiare il pluralismo culturale esistente nella società esterna e evitare di praticare qualsivoglia forma di condizionamento culturale. La biblioteca carceraria viene a delinearsi inoltre come uno spazio aperto all’incontro, confronto e dialogo con la comunità esterna, in vista del reinserimento del detenuto nella società.
1.2) La biblioteca in carcere è una Public Library. La professionalità del bibliotecario in
carcere è fondamentale.
Crediamo sia da affermare e difendere con forza l’idea che la biblioteca in carcere è, e deve essere considerata, una biblioteca pubblica di base, anche se, per titolarità, è di solito una biblioteca statale, in Italia come in molti altri paesi. E’ una “Public Library” quindi e deve allora anche essere parte del sistema bibliotecario del territorio, e da questo trarne forza, legittimità, qualità del servizio.
Si pone allora il problema della professionalità del bibliotecario in carcere.
E’ evidente che la biblioteca del carcere può esistere e funzionare, singolarmente ed in rete, solo se e quando c’è qualcuno che se ne occupa con le giuste capacità, un professionista quindi che può essere interno o esterno all’istituzione. Il bibliotecario e l’istituzione devono cercare le condizioni affinché il servizio possa entrare in rete con altre realtà bibliotecarie del territorio.
2 – Finalità dell‘azione progettuale
Lo scopo del servizio bibliotecario nelle carceri è di formare o evidenziare gli spazi culturali ed informativi, gli spazi di confronto e discussione, gli spazi dove trovare strumenti d’accesso alla cultura, alle arti e alla società..
Il progetto Biblioteche Carcerarie si pone questi obiettivi, cercando di far sì che il servizio possa effettivamente regalare momenti di “evasione”, svago, cultura e informazione ai suoi utenti. Si è perciò trattato di porre come obbiettivo ultimo del progetto di venire incontro alla domanda dell’utenza , di sollecitarla, di incoraggiarne la manifestazione anche attraverso la realizzazione di una sezione locale e di sezioni multilingue.
3 – La regione Marche
Nella Regione Marche vi sono otto Istituti penitenziari: Casa Circondariale Ancona “Monteacuto”, Casa di Reclusione Ancona “Barcaglione”, C.C. Ascoli Piceno, C.C. Camerino, C.R. Fermo, C.R. Fossombrone, C.C. Pesaro, Casa Mandamentale Macerata Feltria.
La Regione Marche, gli Istituti penitenziari, l’Associazione Italiana Biblioteche, gli ATS responsabili territoriali dell’ubicazione degli istituti di pena, hanno dimostrato sensibilità verso questa tematica e si sono fatti promotori di azioni volte a realizzare progetti di consolidamento delle biblioteche carcerarie.
Gli ATS coinvolti con ATS capofila Camerino, posseggono la titolarità di progetto.
L’ AIB sezione Marche, per competenza scientifica in materia biblioteconomica è ente esecutore del progetto ed ha coinvolto nella progettazione l’azienda cooperativa Pierrecicodess Coopcultura che nella figura del suo esperto nella tematica delle biblioteche carcerarie, dott. Lorenzo Sabbatini ha contribuito sostanzialmente alla progettazione.
3.1) Soggetti coinvolti
Ambiti Territoriali (ATS) di Ancona, Camerino, Pesaro, Ascoli Piceno, Fossombrone, Montefeltro, Fermo
Associazione Italiana Biblioteche (AIB)
Pierrecicodess Coopcultua soc. cooperativa
dott. Lorenzo Sabbatini per Pierrecicodess Coopcultura
Ogni singolo ATS individuerà, con il supporto delle strutture carcerarie di riferimento, un detenuto operatore di biblioteca che affiancherà l’operatore bibliotecario esterno individuato dalla società Pierrecicodess Coopcultura.
Per operare fattivamente nell’intero territorio interessato dalle strutture penitenziarie si ipotizzano numero 4 operatori bibliotecari esterni:
Casa Circondariale Ancona “Monteacuto”, Casa di Reclusione Ancona “Barcaglione” 1 operatore
C.C. Ascoli Piceno, C.R. Fermo 1 operatore
C.R. Fossombrone, C.C. Pesaro, Casa Mandamentale Macerata Feltria 1 operatore
C.C. Camerino 1 operatore
Sarebbe auspicabile inoltre l’ individuazione da parte dei singoli soggetti coinvolti di uno/due referenti ( operatore bibliotecario esterno, volontario esterno) per poter effettuare valutazioni costanti relative allo sviluppo ed andamento del progetto.
Il coordinatore di progetto
I principali compiti del coordinatore di progetto prevedono:
elaborare la pianificazione e la programmazione di dettaglio,
organizzare efficientemente ed efficacemente le risorse umane,
favorire la comunicazione e l’affiatamento del team di progetto,
distribuire le risorse sulle attività e monitorarne lo svolgimento,
svolgere periodicamente il processo di controllo, relazionando ad AIB lo stato di avanzamento dei lavori
partecipare al tavolo di lavoro e mettere in atto le decisioni,
assicurarsi che gli standard di qualità adottati siano rispettati,
al termine del progetto provvedere alle attività di riepilogo, sintesi e relazione finale,
lavorare in un’ottica di miglioramento continuo dei processi.
L’ AIB Associazione Italiana Biblioteche, si occuperà di:
farsi garante del buon operato degli operatori assieme al coordinatore di progetto.
tracciare nuove linee di sviluppo dei servizi, condivise con le figure precedentemente citate
curare la formazione professionale degli operatori bibliotecari esterni e detenuti operatori di biblioteca
fungere da organo di coordinamento tra biblioteche carcerarie e biblioteche pubbliche, scolastiche, ecc. del territorio
4 – Sviluppo del progetto
Il progetto ha come obiettivi generali:
1)monitorare la situazione di partenza delle biblioteche carcerarie delle Marche,
2)stabilire obiettivi di crescita e miglioramento nell’organizzazione e gestione dei servizi bibliotecari e di mediateca indirizzati al soddisfacimento del fabbisogno socio-riabilitativo trattamentale e culturale dei reclusi ed a favorire e facilitare un rapporto diretto e personale dell’utenza detenuta con i servizi offerti dalla biblioteca interna all’istituto.
3)individuare e formare/aggiornare il personale a vario titolo individuato come “operatore” delle diverse realtà bibliotecarie
4)assistere il personale nelle diverse fasi di sviluppo del progetto
5)verificare e monitorare i processi di crescita
6)sintetizzare i risultati raggiunti e porre le premesse per sviluppi successivi.
Progetto a cura di Cooperativa Pierreci Codess coopcultura