Attività 2010

Gli OPAC italiani presenti nel database del MAI al 31 dicembre 2010 sono 1395. A fine 2009 si registravano 1261 OPAC totali.
La crescita netta è stata di 134 nuove unità OPAC, con un aumento pari al 10,6 %. Calo nella crescita degli OPAC rispetto al 2009, che aveva visto un incremento record [il 18.5 %] in paragone agli anni precedenti.
Le interfacce OPAC connesse sono 391, di cui 390 di tipo web, numero decisamente maggiore rispetto al 2009 dove si registra un incremento del lavoro di connessione del 19 %. Le connessioni sono state maggiori rispetto al 2009 di 36 unità, attività di netting che va a sommarsi alle strategie di accorpamento tra OPAC in precedenza legati tra loro.

Per quanto riguarda la copertura geografica, la maggioranza degli OPAC resta di tipo “comunale”, mentre i nazionali si attestano sui 58 totali.


Tabella 1. Crescita degli OPAC e delle connessioni al MAI nel corso del 2010

Totale OPAC italiani presenti in banca dati (2009) 1261 (2010) 1395 + 134 10.6%
Totale OPAC connessi (2009) 355 (2010) 391 + 36 10.1%

Le attività di gestione, cura e manutenzione dei dati relativi agli OPAC, compiute dai numerosi redattori incaricati, si sono svolte anche per quest’anno con grande entusiasmo e attenzione.

Il lavoro della redazione si è concentrato sull’aggiornamento di metadati già acquisiti relativi ai cataloghi italiani andando a modificare i dati a repertorio per un processo di miglioramento dell’informazione che punta sempre ad innalzare gli standard qualitativi del database.


Tabella 2. OPAC suddivisi per tipo di copertura geografica [tra parentesi le interfacce connesse al motore]

â„– totale degli OPAC 1395 (391)
OPAC nazionali/multiregionali 58 (24)
OPAC regionali 95 (60)
OPAC provinciali 116 (60)
OPAC comunali 1112 (246)
OPAC extra nazionali 14 (1)

Tabella 3. OPAC suddivisi per tipologia di biblioteca (Un OPAC può essere misto e quindi essere etichettato in più categorie)

â„– totale degli OPAC 1395
(attenzione: non è la somma degli OPAC di ciascuna categoria in quanto un OPAC può contenere biblioeche di differenti tipologie
Biblioteche pubbliche 454
Biblioteche di università 251
Biblioteche di enti di ricerca 231
Biblioteche scolastiche 171
Biblioteche ecclesiastiche 142
Biblioteche statali 74
Altre biblioteche 502

I cataloghi di biblioteche scolastiche hanno segnato il maggior incremento (+37), seguiti da quelli degli enti di ricerca (+19), di biblioteche pubbliche e universitarie, entrambe a +18. Significativo è il trend delle “altre biblioteche”, a rappresentare il fatto che, sempre più, nuove e diversificate realtà stanno emergendo.Nel Corso del 2010, ai progetti MetaOPAC specializzati, si aggiunge il MetaOPAC del Club Alpino Italiano. Così si raggiungono i 13 partecipanti.
Aggiungendo questo nuovo MetaOPAC CAI, l’insieme delle connessioni che si riferiscono ai progetti MetaOPAC speciali ammonta a 408, a fronte dei 386 dell’anno precedente.
I tredici progetti MetaOPAC specializzati sono attualmente aperti e disponibili nell’WEB, risiedono su server CILEA e utilizzano il motore Azalai.
Poichè gli OPAC cambiano software, versione del software oppure configurazione, le connessioni a questi OPAC mutati richiedono di essere allineate a questi cambiamenti, con opera di manutenzione del MetaOPAC speciale ad opera del CILEA. Dal 2010 la manutenzione delle connessioni specializzate è curata dal CILEA solo se remunerata, mentre i MetaOPAC senza manutenzione, in ogni caso, possono restare aperti anche se non finanziati. Le metaricerche senza manutenzione, a seconda dell’evoluzione degli OPAC connessi, con il passare del tempo possono fornire un servizio inferiore al 100 %: il titolare del MetaOPAC specializzato può disconoscere il servizio, e richiedere al CILEA la chiusura del servizio stesso. A dicembre 2010 i progetti MetaOPAC specializzati senza manutenzione hanno in genere un’alta percentuale di connessioni attive e sono tutti servizi riconosciuti dai propri titolari.

Tabella 4. Progetti MetaOPAC speciali (tra parentesi il numero degli OPAC connessi per ciascuno dei Meta specializzati) :

 

  • MAIA, specializzato architettura (64)
  • MAL, specializzato pubbliche lombarde (15)
  • Aerospaziale (11)
  • Biologia (88)
  • Slavistica (34)
  • Consigli regionali (17)
  • Giurisprudenza “La Sapienza” (10)
  • MAISBPA, pubblica amministrazione (17)
  • MetaOPAC Scolastico (65)
  • MetaOPAC per NILDE (46)
  • Tecnostoria (9)
  • MetaOPAC per Comune di Milano (15)
  • MetaOPAC Club Alpino Italiano (17)

Con la connessione di nuovi OPAC si amplia anche il raggio di software utilizzati. Gli OPAC utilizzano infatti applicazioni software diverse a seconda delle esigenze particolari.
Nel 2010, come già negli anni precedenti, sono state connesse alcune nuove tipologie di software. Particolarmente interessante la nuova connessione agli OPAC realizzati con Disconvery NG, che utilizza l’uscita SR del server Z39.50.
Le applicazioni software attualmente riconosciute dal MAI sono:

Il servizio di Gateway Cilea HTTP-Z39.50 (supporto al servizio di metaricerca MAI) prevede attualmente l’interrogazione di una trentina di OPAC Z39.50 utilizzando comuni pagine Web.
E’ stato fatto l’aggiornamento del gateway, ma purtroppo esprime lo scarso interesse della comunità bibliotecaria alla tipologia di OPAC z39.50.


Il totale degli accessi registrati nell’anno 2010 ammonta a 1.828.000.
Il numero di richieste giornaliere è quindi pari a circa 5008 interrogazioni, concentrate per lo più in un orario compreso tra le 11 e le 13 e tra le 15 e le 18.

Per quanto riguarda le ricerche compiute, forniamo di seguito le percentuali di indicizzazione per i singoli campi [dati al 26 aprile 2011] , a confronto con i dati del 2009:

  • autore 97 % (era 96 %)
  • soggetto 73 % (era 75 %)
  • editore 67 % (era 69 %)
  • data di pubblicazione 58 % (era 60 %)
  • ISSN/ISBN 50 % (era 50 %)
  • collana 43 % (era 43 %)
  • cddDewey 45 % (era 48 %)
  • tutti i campi 69 % (era 69 %)

Per il numero degli OPAC presenti per ciascuna Regione e relative connessioni alla metaricerca e per tutte le altre tipologie di statistiche relative agli accessi 2010 dalle tre differenti meta interfacce, vedere la pagina delle Statistiche 2010.

Anche per quest’anno la maggioranza delle ricerche avviene in modalità “globale”, che caratterizza l’80% degli accessi.
Dato l’ingente carico di richieste inviato dal MAI ai server OPAC, ancora nel corso del 2006 il servizio MAI era stato notificato al servizio sicurezza di GARR-CERT (Rete dell’Università e della Ricerca Scientifica Italiana) http://www.cert.garr.it/, che gestisce gli incidenti di sicurezza informatici.
La segnalazione riconosce l’agente Java Azalai come proveniente dal servizio autorizzato MAI, in modo che l’agente stesso sia riconosciuto più facilmente da parte dei CED degli OPAC italiani, piuttosto che filtrato come disturbo.

Nel corso del 2007 si era sviluppata una funzionalità nuova di tipo statistico, basata sulle mappe regionali.
E’ stata prodotta, nel corso del 2010, l’edizione aggiornata delle mappe statistiche.
Per ogni regione italiana è presente una mappa con i territori dei comuni: spostando l’indicatore del mouse sulle aree di pertinenza comunale compare un testo con il numero degli OPAC presenti in quel comune e il nome del comune.
Le mappe degli OPAC italiani sono frutto di un’elaborazione statistica realizzata con SAS software (versione 8.2, moduli SAS/BASE e SAS/GRAPH). Nelle mappe regionali l’elaborazione SAS disegna e colora diversamente le aree comunali, utilizzando una scala che prevede la partizione dei dati in otto classi. Con i vari diagrammi di consuntivo presentati, i dati prodotti sono raffrontati a livello nazionale.
I dati elaborati provengono dalla banca dati MAI OPAC italiani: esportati il giorno 2010-05-17 a cura di Paola Rossi, rappresentano il 99 % del Repertorio OPAC Italiani. L’estrazione prevede che, quando in un comune sono situate una o più biblioteche cooperanti ad un OPAC, per quel comune venga conteggiata una unità in più.
I servizi OPAC risultano presenti nel 50 % dei comuni.

Liste di periodici e di CD-ROM

Nel Repertorio delle liste alfabetiche disponibili via Internet di periodici posseduti da biblioteche italiane (OPAC2) sono raccolte, alla data del 31 dicembre 2009, le liste alfabetiche – attualmente 127 di periodici messe a disposizione via web dalle biblioteche italiane (attualmente 118) ma che non si configurano come veri e propri cataloghi interrogabili.
Dato immutato ormai da anni, eloquente nella sua staticità.
Fino a 1999-02-07 il repertorio comprendeva anche liste di fascicoli doppi, poi eliminate integrandole nell’apposito repertorio di Scambi e doni tra biblioteche curato da Fabio Valenziano per la Virtual library del CILEA.

Dal 2002 non è più presente sul sito di OPAC italiani la sezione che raccoglieva le liste, disponibili via Internet, di risorse elettroniche su CD-ROM ad accesso locale possedute da biblioteche italiane (OPAC3), in quanto ferma e non più aggiornata alla data del 21 marzo 2001 con 72 risorse.

Questo genere di strumenti (liste), che non si configurano come veri e propri cataloghi interrogabili, sta registrando da qualche anno un decremento crescente, con nascite zero e numerose cessazioni.

Evoluzione degli OPAC

Negli ultimi anni si assiste ad un continuo cambiamento degli OPAC, legato principalmente alla presenza di materiale digitale (e-journals, e-books, versioni digitalizzate di materiale cartaceo), all’arricchimento dei cataloghi tradizionali con funzioni vicine al mondo dei social network o integrati con servizi offerti da siti commerciali (es. librerie online), all’utilizzo di software nati non per la gestione di OPAC ma adottati per la realizzazione di cataloghi.
Il tradizionale binomio documento – collocazione viene superato dal concetto di documento digitale – accesso, creando difficoltà nella gestione del MAI, nato espressamente per cercare materiale fisico, caratterizzato dalla presenza in una o più biblioteche del territorio italiano.

In più occasioni si è tentato di stabilire delle linee guida per l’inserimento degli OPAC nel repertorio, ma il panorama in continua evoluzione e la mancanza di identificazioni certe dei nuovi oggetti digitali hanno finora impedito di trovare una soluzione definitiva condivisibile.
Si è stabilito che il MAI, nato per gli OPAC, rimarrà tale e potranno essere prese in considerazione piccole modifiche non sostanziali che permettano di interrogare con più facilità i documenti digitali eventualmente presenti nei cataloghi (es. flag materiale digitale).
Sono inoltre stati scelti alcuni criteri per l’inserimento dei nuovi OPAC nel MAI:

  • OPAC che hanno al loro interno documenti digitali o digitalizzati;
  • Cataloghi di materiale digitale, purchè si tratti di tipologie equivalenti a medesimi formati cartacei tradizionalmente conservati dalle biblioteche;
  • Cataloghi di e-journals o di e-books, purchè siano presenti dati di consistenza e sia indicata la rete in cui è disponibile l’accesso.

La stabilizzazione dei nuovi cataloghi permetterà di individuare precise linee guida per la loro inclusione.

Convenzione AIB – CILEA

Nel corso del 2008 è stata stipulata una convenzione tra AIB e CILEA, un accordo che riguarda anche il servizio MAI, e che indica i ruoli e attività svolti rispettivamente da AIB e Cilea per la sua gestione.
Dall’anno 2008 il Cilea non riceve più finanziamenti né sponsorizzazioni per il MAI, e si assume il carico dei costi della gestione del MAI (server, personale, ecc).
Per far fronte almeno in parte a questi costi il Cilea vende i nuovi metaOPAC specializzati, di rapida realizzazione e a basso costo.

Rapporto a cura di Antonella De Robbio