OGGETTO: Avviso pubblico per l’affidamento di servizi bibliotecari presso la biblioteca comunale “Santa Margherita”
Egregio Sig. Sindaco,
siamo venuti a conoscenza del bando di cui all’oggetto, che a nostro avviso presenta profili fortemente discutibili.
A fronte della richiesta di una figura professionalmente preparata “in grado di assicurare una gestione ed un’organizzazione di qualità del servizio bibliotecario” per sopperire alla “carenza in organico di personale idoneo da preporre allo svolgimento del servizio”, non si capisce come l’art. 2 del bando possa prevedere che “NON è previsto alcun corrispettivo diretto da parte del Comune a fronte del servizio complessivo prestato ai sensi dell’art. 1”.
La figura di professionista richiesta dal bando presuppone da parte dei partecipanti il possesso di requisiti di preparazione accademica e professionale, e di competenze di tipo organizzativo e gestionale, oltre che tecnico operativo (come da Voi ribadito negli art. 1, 3, 5, 6 parlando di capacità di espressione di “proposte migliorative”, “abilitazione professionale”, “iscrizione al relativo Ordine professionale”).
La figura richiesta non può dunque essere in alcun modo assimilata a quella del volontario, al quale non si è tenuti a corrispondere alcuna retribuzione. Il volontariato, infatti, non può gestire direttamente i servizi della Pubblica Amministrazione, ma svolgere esclusivamente un ruolo di supporto privo di qualunque responsabilità organizzativa e gestionale. In ogni caso, in nessuna parte del bando in oggetto ricorre il termine “volontario”.
Missione dell’AIB è la difesa dei valori della professione bibliotecaria. Crediamo che sia interesse di tutti i bibliotecari favorire meccanismi e relazioni che contribuiscano ad accrescere il prestigio e la reputazione sociale del nostro lavoro, come indicano anche i documenti dell’IFLA – International Federation of Library Associations. Un bando come quello emanato va contro questi principi e ci pare del tutto inaccettabile.
Con la presente vi invitiamo a riconsiderare gli aspetti che abbiamo rilevato provvedendo a rettificare il bando, dandone la più ampia comunicazione possibile. Sono certo che vorrà comprendere le nostre ragioni, che si fondano sulla necessità di tutelare il ruolo dei bibliotecari e siamo disponibili a un confronto su questo tema. In caso contrario l’AIB si vedrà suo malgrado costretta ad assumere ogni azione utile a tutela dei propri Associati e della professione in generale.
Stefano Parise
Presidente Associazione Italiana Biblioteche
Roma, 22 marzo 2012
Prot. n. 31/2012