AIB-Associazione Italiana Biblioteche – Sezione Puglia
con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
dell’Università di Foggia
del Politecnico di Bari
dell’Università del Salento
promuove il Convegno
“Open your minds to open science: le molteplici forme dell’accesso aperto“
Bari, venerdì 3 febbraio 2017
Aula Magna Aldo Cossu, Palazzo Ateneo, Piazza Umberto I, n. 1
Abstract di Elena Giglia
Le politiche Open Access di Ateneo: strategie e percorsi possibili
Perché è utile avere una policy Open Access? Dopo una breve panoramica sui vantaggi dell’Open Access per i singoli e per le istituzioni, cercherò di condividere con voi quanto l’esperienza dell’adozione del Regolamento, all’Università di Torino, nel 2013, ci ha insegnato.
Abstract di Paola Gargiulo
IRIS e la disseminazione dei risultati della ricerca
Nell’era digitale è indispensabile che le infrastrutture e gli strumenti a supporto della ricerca accademico-scientifica rispondano in modo adeguato ai bisogni di una scienza sempre più data-intensive, collaborativa e aperta che richiede la massima integrazione e interoperabilità dei servizi.
Dare supporto alle varie fasi del processo della ricerca in modo integrato e massimizzare l’impatto e la circolazione dei risultati della ricerca costituiscono due obiettivi a cui IRIS – Institutional Research Information System – la piattaforma sviluppata da Cineca nell’ambito dei servizi a supporto della ricerca si prefigge di rispondere.
Dopo una breve illustrazione di IRIS quale soluzione integrata e conforme agli standard internazionali di un Current Research Information system (CRIS) e al medesimo tempo quale open repository per il deposito e la disseminazione in accesso aperto dei risultati della ricerca (pubblicazioni e dati), la presentazione si sofferma sulle sfide che oggi gli open repository e le infrastrutture a supporto della ricerca affrontano e sull’aspetto innovativo di IRIS nel contesto europeo e sulle sue potenzialità.
Abstract di Maria Chiara Pievatolo
Revisione paritaria, valutazione, responsabilità.
Siamo stati abituati a trattare l’anonimato della revisione paritaria come una garanzia di indipendenza per i revisori, in una procedura quasi-giudiziaria il cui esito è il “prodotto”, cioè il testo finalmente pubblicato. Questa prassi, costruita sui vincoli economici e tecnologici dell’età della stampa, ha però il limite di nascondere e cristallizzare in forma gerarchica una discussione che, in seno alla Royal Society, era nata come pubblica ed effettivamente fra pari, e di deresponsabilizzare una funzione che sta diventando sempre più delicata. La rete, però, offre la possibilità non solo di ridare alla discussione l’importanza e la pubblicità che merita, ma, soprattutto, di ricostruire un uso pubblico della ragione che rimetta al centro la responsabilità dello studioso. Basta, semplicemente, invertire l’ordine dei fattori.
Abstract di Alessandro Pierno
Open Access Journals: progettazione, valutazione, promozione
Le tecnologie digitali hanno profondamente cambiato il modo in cui ricercatori e studiosi accedono e condividono i risultati delle ricerche. Le riviste accademiche open access sono individuate come veicoli tra i più efficaci per favorire una disseminazione più ampia dei prodotti della ricerca universitaria.
Saranno illustrate le principali strategie per progettare, valutare e realizzare modelli sostenibili di riviste open access di qualità attraverso l’indicazione di possibili business model, l’adozione di best practices editoriali e l’uso coordinato di tecniche di comunicazione per aumentare la visibilità e massimizzare l’impatto di una rivista.
Abstract di Rosa Maiello
Accesso aperto e legislazione italiana: un quadro di sintesi
Le politiche per l’accesso aperto ai risultati della ricerca si fondando principalmente su raccomandazioni, incentivi economici e forme di autoregolamentazione adottate da università e istituti di ricerca, ovvero dalla stessa comunità scientifica. Un certo numero di stati ha adottato anche misure legislative dedicate specificamente all’accesso aperto alla letteratura scientifica e ai dati primari della ricerca – l’Italia è tra questi, grazie all’impegno dell’AIB – ma anche in questi casi si tratta di una legislazione molto soft. Alcune legislazioni affermano la libertà piena degli autori di riutilizzare le loro opere, altre fanno leva sulla responsabilità verso il pubblico dei soggetti che ricevono finanziamenti pubblici per la ricerca. Se si considerano la normativa sul contratto di edizione da un lato e quella sull’accesso aperto dall’altro, si può affermare che la legislazione italiana comprende entrambe le tipologie di misure e questa opinione viene rafforzata dall’esame delle norme sull’autonomia universitaria.
Resta il fatto che la libertà e la responsabilità degli autori e dei loro enti di appartenenza sono a loro volta influenzate dal combinato disposto di fattori esterni non sempre concordanti, a cominciare dai sistemi di valutazione finalizzati alla erogazione di finanziamenti o alla progressione delle carriere.
L’intervento fornirà un quadro dei principi e delle norme che, direttamente o indirettamente e a diversi livelli, contribuiscono a definire l’ordine giuridico del mercato di riferimento e proverà a fornire alcune indicazioni per il futuro.
Abstract di Nicola De Bellis
Ricostruire il profilo bibliometrico di un’istituzione: l’esperienza dell’Ufficio Bibliometrico UniMoRe
La relazione illustrerà le fasi principali di costruzione di un dataset destinato alla valutazione interna delle pubblicazioni scientifiche prodotte da un dipartimento di area bibliometrica dell’Università di
Modena e Reggio Emilia lungo il periodo 2004-2015: l’identificazione degli obiettivi in accordo con i Responsabili Qualità di Dipartimento; la disambiguazione e la preparazione dei dati; la scelta ed il recupero degli indicatori grezzi dai database bibliometrici ISI Web of Science e Scopus; l’arricchimento del profilo con indicatori normalizzati derivati dalle piattaforme analitiche InCites e SciVal; la definizione del ruolo del catalogo della ricerca (IRIS) nel percorso analitico. I problemi emersi dall’interpretazione dei risultati di questo esercizio saranno discussi nel contesto delle attività dell’Ufficio Bibliometrico e del tentativo di elaborare una reportistica bibliometrica avanzata, allineata con gli standard internazionali, in relazione a diversi livelli di aggregazione: singoli documenti, autori individuali, gruppi di ricerca, istituzioni, riviste, discipline scientifiche e aree di ricerca.
Abstract di Antonella Toni – Maria Regina Maggiore
“Note di Matematica” e “Thalassia Salentina”, due antesignani dell’open access in Italia
Questo contributo si propone l’obiettivo di illustrare due riviste on line e ad accesso aperto, pubblicate dall’Università del Salento, che hanno fatto da guida nell’open access in Italia, ed il ruolo svolto dalle Biblioteche dei Dipartimenti di Matematica e del DiSTeBA nello sviluppo dell’editoria elettronica per la pubblicazione di materiale didattico e scientifico, in formato elettronico e ad accesso aperto. Il percorso di “Note di Matematica” e “Thalassia Salentina” avviato alla fine degli anni novanta, nell’ambito di progetti nazionali ed europei per lo sviluppo e la condivisione di risorse elettroniche, ha portato alla realizzazione di un modello di open access in continua evoluzione, consolidatosi poi a livello di Ateneo, in diversi ambiti disciplinari, e a livello nazionale e internazionale.
Abstract di Rosita Ingrosso
ESE: l’Editoria Accademica Open Access made in UniSalento
ESE Salento University Publishing è il servizio di Editoria Open Access dell’Università del Salento che ha lo scopo di offrire alla propria comunità universitaria (professori, ricercatori, dottorandi, personale tecnico e amministrativo, studenti, ecc.) la possibilità di disseminare i risultati della Ricerca Scientifica in modo efficace.
Il progetto editoriale ad accesso aperto dell’Università del Salento è stato tra i primi avviati in Italia e si è evoluto attraverso gli scenari che nel tempo si sono avvicendati, quali la riduzione dei fondi destinati alle Università e i sempre nuovi e stringenti parametri della Valutazione dei Prodotti della Ricerca. In questo intervento si illustrerà questo esempio di buona prassi che ha portato ad ottenere importanti risultati sia a livello nazionale che internazionale.
Abstract di Roberto Raieli
AIB studi, rivista di biblioteconomia e scienze dell’informazione: ‘teoria e pratica’ dell’accesso aperto
La relazione ripercorrerà brevemente la storia di AIB studi, il percorso dei suoi precedenti titoli e programmi editoriali, evidenziando come si sia sempre più sviluppata, con il sostegno dell’Associazione italiana biblioteche, la ‘vocazione’ alla costituzione di una rivista scientifica oltre che di interesse professionale, di orientamento internazionale, pienamente disponibile ad accesso aperto (rispetto al quale, dopo aver ospitato molta teoria, sta finalmente realizzando la pratica).
I passaggi critici dell’evoluzione dalla carta al digitale, all’indicizzazione e all’accesso aperto saranno esposti facendo riferimento alla concreta gestione della rivista e al reale lavoro di redazione, prospettando le evoluzioni ancora possibili in direzione dell’open science.
Abstract di Luigi Catalani
I progetti Wikimedia per l’accesso aperto alla conoscenza e la produzione di sapere libero
L’intervento si sofferma sui progetti promossi da Wikimedia per la promozione della filosofia open access e per la creazione condivisa di conoscenza a fini didattici e di ricerca. Particolare attenzione è dedicata a The Wikipedia Library, un movimento che mette in comunicazione il mondo della ricerca e Wikipedia per favorire la circolazione di informazione validata, alla campagna #1Lib1Ref, un’iniziativa che affida ai bibliotecari il compito di veicolare le fonti scientifiche attraverso l’enciclopedia collaboarativa e multilingue, infine ai progetti di collaborazione avviati da Wikimedia Italia con le università, le scuole e il CNR per la diffusione del sapere libero e la produzione di materiali didattici aperti.