Il 12 febbraio 2020 alle ore 9.45, presso la sede della Biblioteca Universitaria di Genova in via Balbi 40, in collaborazione con il Club Unesco di Genova e la partecipazione dell’AIB Liguria e della Città metropolitana di Genova, si terrà la tavola rotonda: Può la sostenibilità culturale ripartire dalle biblioteche?.
All’evento prenderanno parte Massimo Ruggero (Presidente del Club Unesco di Genova), Maurizio Gregorini (Cultural manager del Comune di Genova), Francesco Langella (Presidente AIB Liguria), Paolo Giannone (Direttore Biblioteca Universitaria di Genova), Marta Guglielmi (Dirigente del Servizio Istruzione pari opportunità e sviluppo sociale di Città metropolitana) e Paolo Castelnovi (Presidente dell’associazione culturale Landscape for per il paesaggio attivo).
Ragionare insieme di come sia possibile superare le barriere di una sempre più manifesta povertà culturale ed educativa, partendo proprio dalle biblioteche, diventa un obbligo etico e morale oltre che ideologico. Sarà possibile farlo ripartendo dalle istituzioni bibliotecarie del territorio genovese e metropolitano, quali eccellenze istituzionali per raggiungere una nuova e più moderna concezione di sostenibilità culturale. Dalla lettura dipendono lo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità: è proprio con questa consapevolezza che il Centro per l’Unesco di Genova, d’intesa con AIB Liguria, ha deciso di promuovere e valorizzare, insieme alle istituzioni metropolitane e ai soggetti impegnati a svolgere con continuità sul territorio politiche pubbliche di promozione della lettura, la sezione di programma Unesco dedicata all’educazione allo sviluppo per la città. L’intento è dichiarare e sostenere le biblioteche come vettori per la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura, valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Tra gli obiettivi del Club Unesco di Genova certamente anche quello di poter contribuire insieme alle istituzioni locali al raggiungimento della qualifica di Città che legge, importante riconoscimento che garantisce a tutti i cittadini l’accesso ai libri e alla lettura – attraverso biblioteche e librerie – ospitando festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori. Infine partecipando attivamente a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderendo a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura, con l’impegno di promuovere la lettura con continuità anche attraverso la stipula di un Patto locale per la lettura che preveda una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise. Dalle rappresentanze culturali cittadine e da Unesco, dunque, un importante monito di cooperazione con le biblioteche genovesi e metropolitane, perché c’è bisogno di sempre maggiore collaborazione culturale tra le istituzioni locali. Un impegno per garantire un’offerta più coerente e percepita in maniera meno dispersiva dai cittadini per dare a Genova città metropolitana e alla nostra splendida Regione una rappresentanza associativa di Unesco sul territorio. Un tavolo di riflessione da cui partire per condividere e cooperare nel nome degli altissimi ideali che permeano educazione, scienza e cultura.