L’AIB Puglia esprime soddisfazione per la recente decisione legislativa del Consiglio Regionale di inquadrare nel ruolo regionale i bibliotecari delle biblioteche ex-provinciali di Foggia, Brindisi e Lecce e per la devoluzione alla Città Metropolitana della biblioteca e bibliotecari della biblioteca ex-provinciale di Bari.
Ciò consentirà di salvaguardare il prezioso patrimonio di competenze e professionalità acquisito e formato nel corso di lunghi anni, a garanzia e vantaggio della collettività regionale che da un buon funzionamento delle biblioteche può avvantaggiarsi in termini di diritto all’informazione e di utilizzo dei presìdi del sapere per i molteplici servizi che essi erogano.
Anche in considerazione di questo buon risultato, da sempre caldeggiato da questa Associazione, non si comprende ed anzi si rimane oltremodo meravigliati per il fatto che un emendamento al disegno di legge regionale, votato nella competente Commissione e successivamente anche dal Consiglio, abbia di fatto azzerato il top management della Biblioteca “La Magna Capitana”, la più importante biblioteca ex-provinciale del Sud.
Tale increscioso fatto, inspiegabile e inspiegato, costituisce un intervento discriminatorio rispetto alle altre figure professionali e rappresenterà un danno incalcolabile per la buona gestione della Magna Capitana: proprio attraverso la sua competenza dirigenziale, infatti, la Magna Capitana ha potuto conseguire i livelli qualitativi attuali, ha potuto egregiamente governare una rete di decine e decine di biblioteche comunali ed anche assolvere a importanti funzioni di rango regionale.
Non è in questo modo che si tutelano il valore della professionalità e le buone pratiche manageriali ed è grave che ciò sia accaduto.
L’AIB Puglia manifesta pieno sostegno e solidarietà nei confronti del direttore della Magna Capitana inopinatamente e senza motivo estromesso dalla guida della Biblioteca e auspica una correzione dell’errore legislativo compiuto, nell’interesse non personale ma dell’intera collettività regionale, che da un moderno sistema di biblioteche adeguatamente dirette ha solo da guadagnare al fine di ridurre i gap con il resto del Paese.
Bari, 13 maggio 2016