Otto buone ragioni per una nuova regione
L’ICOM (International Council of Museums), l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche), l’ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana) nei rispettivi organi regionali, promuovono otto punti programmatici sui quali chiedono un impegno delle rappresentanze politiche che si candidano a governare la nostra Regione.
I Beni culturali (Musei, Archivi e Biblioteche) costituiscono parte specifica delle più ampie risorse culturali della nostra regione che nell’insieme riteniamo debbano costituire un nuovo asse strategico di sviluppo anche in coerenza e aderenza alle programmazioni e agli orientamenti europei. La specificità dei beni culturali è , infatti, quella di costituire un patrimonio che nei musei, nelle biblioteche, negli archivi viene contestualmente conservato e valorizzato come servizio permanente, e non episodico, alle comunità, con ripercussioni positive sulla formazione della cittadinanza, sull’apprendimento permanente , sul miglioramento continuo delle qualità sociali.
Recentemente i Musei, gli Archivi e le Biblioteche da un lato sono stati oggetto di scarsa attenzione da parte della programmazione di indirizzo regionale, dall’altro si è riscontrato un forte ritardo nell’adeguamento, anche legislativo, a quelli che sono gli standard di qualità internazionali, in particolare quelli fondati sulla integrazione dei tre beni.
Per questo indichiamo i seguenti punti programmatici, che riteniamo indispensabili per ripartire con il “piede giusto” nella prossima legislatura, e facciamo un appello ai candidati alla Presidenza della Giunta Regionale affinchè li sottoscrivano, impegnandosi a perseguire gli obiettivi di rilancio della politica di valorizzazione dei beni culturali in essi contenuti.
1- LEGGE QUADRO REGIONALE SULLA GESTIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
Attualmente i Musei, gli Archivi e le Biblioteche sono regolamentate da Leggi di settore che, per i motivi espressi precedentemente, risultano ampiamente inadeguate alla contemporaneità, in parte perchè ampiamente inapplicate, in parte perché inapplicabili. Riteniamo invece che costituisca un’inderogabile necessità la formulazione di una legge quadro che prima di tutto stabilisca l’unitarietà e l’integrazione tra le tre tipologie di servizio e successivamente, con la redazione di tre titoli legislativi propri, si occupi di normare i singoli servizi, prevedendo la contestuale abolizione delle legislazioni di settore esistenti.
All’interno di questa nuova azione legislativa, nel cui percorso costruttivo le tre associazioni si mettono a disposizione per ogni contributo scientifico necessario in ragione della titolarità professionale acquisita con la Legge n. 4 del 2013, e per la quale sono pronte a mettere a disposizione una propria proposta di Legge Regionale già elaborata in bozza, chiediamo che vengano previsti i punti successivi.
2- ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI MUSEALI, ARCHIVISTICI E BIBLIOTECARI
E’ necessario che ogni servizio museale, bibliotecario ed archivistico attivi una procedura di accreditamento presso la Regione Abruzzo, la quale ne fissi i criteri sulla Legge, e ne preveda l’attuazione mediante procedure di competenza affidate al Dirigente responsabile. Anche se alcuni percorsi ad esso richiamabili sono già presenti nelle leggi di settore ( pensiamo ai Musei ad esempio) , la procedura di accreditamento formalmente percorsa deve garantire almeno:
a- La trasparenza e la visibilità dei servizi accreditati;
b- Il possesso degli standard minimi da parte di ogni servizio come garanzia per i cittadini;
c- L’ammissione a procedure di finanziamento e sostegno previste dalla legge;
d- La titolarità dei singoli servizi a far parte di sistemi propri ed integrati tra loro.
Tale procedura, inoltre, impegna gli Enti proprietari e gestori dei servizi ( Enti Locali, Istituzioni, Fondazioni, privati , ecc…) a dar valore e credito ai beni.
Inoltre l’accreditamento va programmato anche all’interno di un servizio proprio della Regione, attraverso l’eventuale azione di supporto dell’Osservatorio Regionale di cui al punto seguente, che accompagni gli Enti piccoli o in difficoltà a raggiungere quegli standard minimi per accedere alla lista di Musei, Archivi e Biblioteche accreditati.
3- OSSERVATORIO REGIONALE SUI BENI CULTURALI : Musei, Archivi, Biblioteche
Attualmente non esistono dati unitari, né di quantità né di qualità, che indichino l’efficacia, i punti di crisi e le opportunità che l’insieme dei Musei, degli Archivi e delle Biblioteche evidenziano nella nostra regione.
Addirittura per alcuni settori non sappiamo neanche il numero dei servizi effettivamente attivi ed in che misura lo siano. La costituzione di un Osservatorio Regionale, magari articolato nel suo insieme in sedi di
settore, diventa fondamentale per :
a- Accompagnare gli Enti e le Istituzioni nel raggiungimento degli standard minimi di accreditamento;
b- Costituire una sede scientifica di elaborazione e supporto al legislatore e al settore gestionale per gli interventi normativi e di orientamento, oltre che per la funzione di indirizzo in merito alle progettazioni europee di settore.
c- Interagire con i sistemi regionali ( museali, archivistici, bibliotecari e integrati) per la valorizzazione dei servizi, dei patrimoni, delle documentazioni .
L’Osservatorio dovrà avvalersi delle competenze scientifiche di riferimento: dai direttori di Musei, Archivi e Biblioteche, con le associazioni che rappresentano i professionisti del patrimonio culturale, alle Soprintendenze MIBAC ed a quella regionale sui beni librari, coinvolgendo infine le Università che abbiano attivato insegnamenti specifici nel settore della gestione e valorizzazione dei beni culturali.
4- SISTEMA DI VALUTAZIONE DEI SERVIZI : Musei, Archivi, Biblioteche
Dotarsi di un sistema di valutazione dei servizi sia nella loro dimensione locale che in quella territoriale e regionale, al fine di aver chiari gli indici di efficacia e gli interventi programmatori di miglioramento quantitativo e qualitativo. Si rileva l’opportunità di affidare il percorso valutativo ad una entità terza ed autonoma per garantirne trasparenza e affidabilità.
5- SOSTEGNO AI MUSEI, AGLI ARCHIVI E ALLE BIBLIOTECHE
Se è vero che i Beni Culturali costituiscono un indispensabile fattore di miglioramento della qualità della vita nella nostra regione, per la diffusione dei livelli di conoscenza nei cittadini e, di conseguenza, per lo sviluppo delle condizioni che favoriscono la crescita economica di un territorio, diventa necessario un significativo aumento delle risorse investite, concependole come investimenti e non come “spesa”, impegnandosi a portare progressivamente la percentuale destinata sul bilancio ai livelli medi europei. Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo calo di risorse, fino al depauperamento completo per alcuni settori. La riattivazione di risorse e le assegnazioni dovranno necessariamente essere regolate da Bandi ad evidenza pubblica, che garantiscano la certezza dell’accesso e la qualità dei programmi e dei progetti, oltre che la massima trasparenza preventiva nei criteri di assegnazione.
Il sostegno, inoltre, potrà essere costituito anche da quelle azioni di supporto, consulenza e accompagnamento che la Regione dovrà porre in essere per il miglioramento della qualità dei servizi in ambito locale.
6- SISTEMA INTEGRATO DEI BENI CULTURALI : Musei, Archivi, Biblioteche
Pur prevedendo sistemi regionali per singole tipologie di servizi, al fine di rendere coerenti ed efficaci le specifiche attribuzioni di musei, archivi e biblioteche, non si può prescindere dal costituire una sede trasversale ed integrata di gestione dei Beni Culturali in primo luogo a livello regionale, ma senza trascurare i livelli territoriali locali. Oggi l’integrazione delle informazioni costituisce, infatti, il fattore strategico e facilitante di accesso dei cittadini ai servizi, che vanno gestiti, resi e valorizzati con obiettivi comuni. Riteniamo importante che tale indirizzo sia presente e incentivato nella nuova Legge Regionale che proponiamo, aprendo naturalmente a modalità strategiche e operative da definire successivamente anche in sede di Osservatorio.
7- INCENTIVAZIONE DEL SOSTEGNO PRIVATO AI BENI CULTURALI: Musei, Archivi, Biblioteche
Riteniamo importante che nell’ambito delle proprie competenze di indirizzo e incentivazione, la Regione agevoli la possibilità che i privati finanzino e sostengano i beni culturali e le iniziative ad essi collegate. Oltre, infatti, alle incentivazioni in termini fiscali che la legislazione nazionale già prevede, vanno messi in campo strumenti che avvantaggino i privati che investono in iniziative culturali, ed insieme contribuiscano a suscitare la necessaria fascinazione e motivazione di marketing e imprenditoriale nell’ambito di un rilancio generale dell’immagine dell’Abruzzo.
8- I SAPERI COMPETENTI: LA FORMAZIONE
La variabilità, le differenti qualità e le valorizzazioni di servizio che i Musei, gli Archivi e le Biblioteche offrono nel panorama regionale, comportano una cura permanente dei saperi dei professionisti dei Beni culturali. Non esiste, attualmente, un progetto formativo regionale di supporto per chi opera in questi
servizi; rari sono i raccordi strategici con le Università, e l’aggiornamento viene curato prevalentemente dalle associazioni professionali di riferimento. Questa situazione non è più sostenibile anche in ragione della presenza sempre maggiore dei giovani che, a fronte di un precariato strutturale, non hanno opportunità formative in questi campi. E’ necessario integrare gli strumenti e le strategie di programmazione di competenza regionale in materia formativa e in materia di servizi culturali, con le coerenze necessarie alle opportunità offerte dai finanziamenti europei, al fine di creare permanenti percorsi di formazione e di aggiornamento. In una programmazione di questo tipo i saperi già esistenti nei servizi dei Beni Culturali possono costituire importanti agenzie formative.
Paola di Felice, Coordinatrice ICOM Abruzzo
Gianfranco Miscia, Presidente ANAI Abruzzo
Tito Vezio Viola, Presidente AIB Abruzzo