TITOLO: Quando l’informazione è per tutti: information literacy education nella biblioteca pubblica e nelle biblioteche della PA
COORDINATORI: Laura Ballestra, Sara Chiessi
SALA: sala Galileo
CONTENUTI E OBIETTIVI
L’obiettivo del workshop è avviare una discussione e un confronto sulle possibili attività di information literacy education nel contesto della biblioteca pubblica o della PA, arrivando a elaborare alcune proposte pratiche o piani d’azione
PROGRAMMA
Introduzione al contesto: IL education per i cittadini: un quadro d’insieme provvisorio (Ballestra, Chiessi)
* Qual è il punto della situazione delle attività di information literacy svolte nelle biblioteche pubbliche – anche in base ai risultati dell’indagine promossa dal gruppo di studio sulla Information Literacy nel 2015;
* L’information literacy per i cittadini nelle biblioteche della PA: qualche considerazione d’insieme
Attività laboratoriale
* Il gruppo discuterà e si confronterà – a partire dalle esperienze già realizzate dai partecipanti e dalle rispettive realtà professionali e istituzionali – sui possibili ambiti tematici per le attività di IL per i cittadini, e sui potenziali target.
* I partecipanti, divisi in gruppi, potranno approfondire la riflessione concentrandosi su uno specifico ambito di interesse – tra quelli emersi nel corso della discussione – e/o una specifica modalità di IL education, facendo perno anche sulla documentazione di di fonte pubblica
* Il lavoro dei diversi gruppi sarà analizzato e discusso
TITOLO: Educare all’informazione nelle scuole
COORDINATORI: Luigi Catalani, Tommaso Paiano
SALA: sala del Parlamento
CONTENUTI E OBIETTIVI
L’alfabetizzazione informativa – information literacy – rientra tra le competenze di cui gli studenti hanno bisogno, inserite nel Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), ovvero il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale.
A partire dalle indicazioni contenute in questo documento, in particolare nelle azioni #14, #15 e #24, e dalle recenti sollecitazioni che giungono specificatamente dal mondo bibliotecario come l’IFLA Trends Report e il Manifesto per l’Information Literacy redatto dal nostro gruppo di lavoro, cercheremo di identificare e discutere strumenti e strategie utili per relazionarsi consapevolmente con insegnanti, animatori digitali, studenti, bibliotecari, genitori e cittadini coinvolti nel mondo della scuola.
Contenuti specifici di approfondimento potranno essere: privacy, impronta digitale e reputazione online, copyright e copyleft, disinformazione, bufale, falsi, sicurezza digitale, ricerca documentale, produzione di contenuti scritti, anche in modalità wiki (es: tesine, relazioni, voci enciclopediche, presentazioni, post, recensioni, giornali scolastici) e produzione di contenuti orali (es: interrogazioni, esami, pitch, conferenze).
La scuola e le biblioteche intese quindi come palestre dei processi informativi e comunicativi; il personale professionale, insegnanti, docenti e bibliotecari, intesi come guide che preparano alla consapevolezza informativa, all’autodifesa digitale, allo spirito critico, all’innovazione e alla creatività.
PROGRAMMA
- Introduzione al contesto
- Situazione delle attività di information literacy nelle scuole
- Individuazione degli ambiti tematici per le attività di alfabetizzazione informativa nelle scuole e dei possibili target (insegnanti, studenti, genitori, cittadini)
Attività laboratoriale
- Creazione di focus group in cui ideare e discutere strategie, contenuti, strumenti, modelli, destinatari e tempi per una proposta da sviluppare nelle scuole.
- Breve presentazione e discussione dei lavori.
TITOLO: Partire dall’Information Literacy per reimmaginare formazione e informazione nelle biblioteche accademiche e di ricerca
COORDINATORI: Alina Renditiso, Stefania Puccini, Laura Testoni
SALA: Sala degli Atti nella Biblioteca del Senato
CONTENUTI E OBIETTIVI
Nel corso del workshop saranno posti in rassegna i cambiamenti che attraversano le biblioteche accademiche / di ricerca e che impattano nelle pratiche di Information literacy.
* Ripensare la biblioteca accademica
In ambito accademico assistiamo al moltiplicarsi delle fonti documentali, che escono dai “silos” informativi chiusi e vengono intercettate dai motori di ricerca (in primis Google scholar); in quest’ottica è più che mai necessario che gli studenti che si affacciano al mondo della ricerca siano consapevoli della complessità e della varietà dell’ecosistema informativo.
La didattica e la struttura dei curricula richiede agli studenti del triennio la redazione di un elaborato scritto a conclusione del ciclo: è quindi importante che gli studenti siano consapevoli di quanto comporta essere a loro volta creatori di contenuti autorevoli e non meramente fruitori passivi di database e altri tool.
* Ripensare la Information literacy
Per le biblioteche accademiche si tratta quindi di “passare da un mondo statico, basato sui documenti, ad un ambiente informativo dinamico di strumenti e servizi per la creazione, la curation e il consumo di contenuti” (1). Il nuovo Framework per l’Information literacy pubblicato da ACRL e tradotto da AIB nel 2016 offre numerosi spunti per ripensare le pratiche di IL superando approcci addestrativi o meramente didascalici bibliotecario-utente.
Sono numerose le forme in cui può articolarsi l’intervento del bibliotecario: seminari brevi, corsi curriculari o non curriculari con o senza CFU (a secondo di quanto definito dalle singole strutture dipartimentali)
Obiettivo del workshop è affrontare i nodi ancora irrisolti nelle pratiche di information literacy nelle università italiane cercando di individuare i punti di forza, le principali debolezze, le cause di queste ultime e le possibili soluzioni, prefigurando una strategia condivisa di azioni per il futuro.
Attività laboratoriale
Sarà attivato un focus group in cui saranno coinvolti tutt* i/le partecipant* in modo informale e conversazionale.
Temi proposti:
1) Information literacy: cosa si fa e come viene fatto, metodo usato e principali contenuti
A. Attività: corsi organizzati dalla biblioteca fuori dall’offerta curriculare, seminari agganciati a un insegnamento, interventi all’interno di una lezione, ecc;
B. Modalità: laboratorio, lezione frontale con esercitazioni, modulo elearning, altro
C. Contenuti: vengono illustrati fonti e strumenti? si parte da casi concreti di percorsi di ricerca e si lavora su questi? viene svolta una parte sulla formulazione della domanda e sul processo di ricerca? Altro?
2) Cosa non funziona e perché; Cosa funziona meglio e perché
3) Cosa si potrebbe ancora fare per sviluppare/migliorare quello che si fa
4) Cosa non si fa e perché (principali motivazioni rispetto alle difficoltà di mettere in atto azioni indirizzate a migliorare le competenze informative degli studenti).
5) Principali azioni per avviare un progetto di IL.
Eventualmente, a scelta dei partercipanti, ci si può dividere in gruppi omogenei per area territoriale o per affinità.
(1) cfr Lorcan Dempsey: “Technology Co-evolves with Organization and Behaviors” in: New roles for the road ahead. Essays commissioned for ACRL 75th anniversary, 2015 The Association of College & Research http://www.ala.org/acrl/sites/ala.org.acrl/files/content/publications/whitepapers/new_roles_75th.pdf